L’opposto è Radzivon Miskevich

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Non tarda davvero ad arrivare la notizia dell’ultima ora, Radzivon Miskevich è l’opposto della BioSì Indexa Sora.

Il posto 2 è rimasto vacante per pochissimo tempo, l’acquisto già bolliva in pentola ed ora è ufficiale, il classe ’95 Miskevich è il nome che si attendeva per completare la rosa che tra qualche mese difenderà i colori bianco-neri in SuperLega.

L’atleta bielorusso arriva dal VK Minsk e con la sua nazionale, con la quale è in ritiro, ha vissuto esperienze importanti.
L’allenatore Bruno Bagnoli ci guida alla scoperta de nuovo terminale d’attacco della BioSì Indexa Sora:

“E’ un giocatore bielorusso di 21 anni di prospettiva futura che, a fronte di proposte per acquisire la nazionalità russa, ha scelto invece di mettersi in gioco accettando la nostra proposta, investendo quindi su sé stesso”.

Quali sono le sue caratteristiche atletiche e tecniche?

“È un giocatore rapido, dotato di ottima elevazione che dovrebbe con il tempo adattarsi bene alle richieste del campionato italiano”.

Che tipo di attaccante è?

“Dispone già di una discreta manualità in attacco anche se dovrà certamente consolidare il suo bagaglio tecnico migliorando le sue direzioni sulle palle rapide e acquisendo maggiori variazioni di colpo sulle palle alte”.

Quali delle sue doti apprezzi di più?

“Certamente le sue doti fisiche, che abbinate a una grande motivazione possono, con grande dedizione nell’allenamento e un giusto periodo di apprendimento, fargli tenere il ritmo della SuperLega”.

Perché la scelta è ricaduta su di lui?

“Stiamo cercando di costituire una base di giocatori di prospettiva futura sui quali poter innestare anno dopo anno nuovi tasselli sempre più mirati e lui è perfettamente funzionale a questo tipo di progetto”.

All’interno del roster sorano quale sarà il ruolo di Miskevich e che contributo può dare alla squadra?

“Il suo ruolo sarà determinato dalla conclusione della campagna acquisti ove vedremo come chiudere il nostro roster. Sicuramente sarà determinante negli allenamenti e troverà ampio spazio in campionato.

Con Seganov che diagonale sarà?

“Sarà certamente la diagonale più giovane del campionato con tutti i pro e contro che ne derivano”.

Arriva dal VK Minsk, che stagione ha vissuto?

“Certamente ha vissuto una stagione da protagonista in un campionato però di basso livello. Pertanto, ancora più del regista, essendosi con la nazionale confrontato poco con realtà di alto livello, bisognerà vedere come reagirà di fronte alle altissime pressioni che sanno imporre i sistemi di muro-difesa in Italia”.

Che percorso pallavolistico ha vissuto per crescere e affermarsi come professionista a soli 21 anni appena compiuti?

“Oltre a giocare con continuità nella sua squadra di club ha potuto partecipare all’attività della sua nazionale dove ha migliorato il suo bagaglio di esperienza ma dove dovrà velocemente ritagliarsi un posto da titolare”.

Come pensi possa affrontare questa nuova sfida nel campionato Italiano?

“Sono convinto che abbia i mezzi per affermarsi nel medio-lungo periodo. Il ruolo di opposto è molto difficile da interpretare e lui dovrà da subito essere un riferimento preciso per lo sviluppo del cambio palla con giocate rapide e credibili per poi affinare con il tempo la capacità di gestire le palle alte. L’unica cosa che non mi piace è che per gli impegni con la sua nazionale salterà le prime sette settimane di preparazione incidendo così negativamente sull’intesa con il palleggiatore e nello sviluppo delle amichevoli e dei tornei ove parteciperemo”.