Gino Giannetti: “Il motivo per il quale oggi noi siamo a Sora”.

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Dopo aver vinto il Campionato di Serie B2, nella stagione 2008/2009 la Globo Pallavolo Sora fa il suo esordio nella serie nazionale di B1 ospitando le sue sfidanti all’interno del Pallone Tensostatico di via Sferracavallo, non prima però di aver provveduto, a spese della società Argos Volley, all’adeguamento della struttura alle esigenze regolamentari della categoria con un investimento di circa €70.000 mai richiesti all’ente comunale.
Nuovo look per le mura casalinghe e roster potenziato con atleti top di categoria per una stagione esaltante che ha vissuto un testa a testa spettacolare con Gela fino alla penultima giornata quando, con 26 vittorie e 3 sconfitte la Globo Pallavolo Sora ha conquistato sul campo la promozione in Serie A2 continuando a scrivere pagine importanti della sua storia sportiva.

“Successe – racconta il Patron Gino Giannetti -, che per la prima volta una neopromossa vinse il campionato di B1. Ci ritrovammo quindi, dopo solo sei mesi, a gioire come dei matti per essere arrivati in serie A2, ma allo stesso tempo a scoprire che non avremmo più potuto giocare al tensostatico.
Armati di grande voglia siamo emigrati a Frosinone dove abbiamo giocato per due anni, dal 2009 al 2011. Nel frattempo a Sora iniziarono i lavori per la realizzazione del palazzetto di via Ruscitto e, alla fine di questi due anni, l’amministrazione comunale ci convoca per informarci che la struttura era quasi pronta ma non avevano risorse economiche a sufficienza per portare a termine tutti i lavori.
Così la giunta Casinelli, formata dal vice Sindaco Paolacci e l’assessore ai lavori pubblici Roberto De Donatis , prima che finisse il mandato, fece un atto di indirizzo in cui spiegava che c’erano sia motivazioni di carattere d’urgenza, dato che avevamo la possibilità concreta di tornare a Sora, e sia tutte le caratteristiche per poter chiedere a un privato di terminare un’opera che sarebbe altrimenti rimasta incompiuta e in balia delle intemperie. Ci siamo così ritrovati a interagire con il Comune che ci ha fatto delle richieste ben precise. Non siamo stati noi quindi a decidere, ma all’interno di un capitolato già appaltato il Comune ci ha espressamente chiesto di ultimare lavori di impiantistica, di alcuni arredi sportivi e di attrezzature, con spese già appaltate per circa 188.000 euro.
Arriva il momento delle votazioni-elezioni, cambia la giunta e cambia l’amministrazione. Il nuovo consiglio comunale approva uno schema di delibera della convenzione e fa in modo che inizino i lavori, i quali in soli tre mesi permisero alla nostra società di tornare immediatamente a giocare nel nostro paese, a casa. Una soddisfazione immensa che ci ha veramente segnato, in tutti i sensi. E solo questo è il motivo per il quale noi oggi siamo a Sora.
Vorrei fare un piccolo inciso su questo nostro essere a Sora, senza polemica trattare alcuni contenuti della convenzione. Sto parlando della possibilità dell’ente Argos Volley di poter intitolare suppletivamente in modo commerciale il palazzetto, diritto espresso dall’articolo 3. Mi pare oltremodo fuori luogo che si continui ancora a parlare di questo, non vogliamo togliere niente a nessuno ma ce ne dispiacciamo quando l’amministrazione stessa che ha firmato la convenzione, e quindi giuridicamente ne deve rispettare il contenuto, è la prima a non esprimersi correttamente quando parla del Palazzetto, che si chiama PalaGlobo M.llo Capo Luca Polsinelli. Inoltre, nell’art. 3 c’è scritto che l’Argos Volley è nella facoltà di cedere un’intitolazione commerciale addizionale. Ci tengo a ribadire che non vogliamo assolutamente e in nessun modo sostituire l’intitolazione a un nostro eroe patriota, ma sia ben chiaro che quello che facciamo aggiungendo PalaGlobo non è qualcosa di illegale anzi, in special modo per i due firmatari, l’Argos Volley e il comune di Sora, non chiamarlo in tal modo è illegale.
Altro importante accento deve essere posto sul concetto dei mancati costi, perchè quando si provano a fare delle cose veramente sinergiche tra un ente e una società, qualcuno dovrebbe riconoscerne i pregi. Proviamo a fare due conti su quanto il comune non ha speso facendo questo investimento. Il comune non ha speso la ristrutturazione del pallone tensostatico di €56.000 + I.V.A. Non tutti sanno che in un ambiente privato l’I.V.A. è a credito e a debito, in un ambiente pubblico l’I.V.A. è un costo. All’epoca era del 21%, quindi il comune ha risparmiato circa €67.000. A questo va per legge aggiunto un 10% di spese, qualora avesse fatto tutto il comune, così sarebbero diventati circa €73.000. Ricordo ancora quando Ernesto Tersigni mi chiamò dicendomi – Ora che entrerai nel palazzetto c’è un problema perché avrai a disposizione due strutture sportive su Sora, ed è una cosa molto antipatica da spiegare -. Io risposi di liquidarmi così gli avrei reso la struttura tensostatica ma lui disse – Ma dai, adesso abbiamo fatto tutto questo -. Preso in quel momento di grande gioia personale, aziendale e societaria visti i tempi giusti della chiusura dei lavori al PalaGlobo, gli promisi che il giorno dell’inaugurazione gli avrei restituito gratuitamente le chiavi del tensostatico, cosa che ho fatto e che con mio grande stupore ho visto tempo dopo scritto nelle delibere.
Tornando a oggi, ci siamo ritrovati con due delibere di giunta, una per le attrezzature e una per gli impianti, che recitavano che avremmo dovuto spendere per conto del comune €188.000 + I.V.A., più il 10% di quelle spese, per un totale quindi di circa €250.000. Questi €250.000 più gli €70.000 circa precedenti, portano a una mancata spesa del comune di circa €320.000, divisi temporalmente dal 2008 al 2010. Penso che anche un semplice padre di famiglia potrebbe capire che dal 2008 al 2010 con 8 anni di un mutuo che il comune non ha fatto, di €320.000, anche pagandolo al 10% avrebbe prodotto almeno €30.000/32.000 di interessi l’anno, per un totale di €120.000 di interessi. Possiamo quindi tranquillamente affermare che il comune ha quindi evitato di spendere almeno €420.000.
A oggi però a noi non ha restituito niente nessuno, e di quei €188.000 + I.V.A. che avremmo dovuto spendere, siamo riusciti a rendicontarne €169.000 risparmiandone ulteriori €12.000, se dovessimo rientrare in possesso degli €170.000, il comune ne avrebbe così spesi €250.000 in meno, e questo è un concetto chiaro, semplice e matematico sul quale si basa il contenuto della convenzione che prevede il pagamento delle utenze a carico del comune.
Dal momento in cui veniamo a capire che le utenze pagate dal comune ammontano a circa €40.000 o 50.000 l’anno, in questi cinque anni neanche in questo caso il comune ci ha rimesso. Vorrei però fare un piccolo distinguo partendo dalla polemica che si aprì attorno al 2013 con l’amministrazione Tersigni che pose l’accento sulla nostra richiesta di un documento che ci desse modo di tracciare gli eventi fatti da terzi all’interno del PalaGlobo, pretesa avanzata, come nel rispetto della convenzione, in quanto custodi del palazzetto.
A oggi abbiamo un elenco di eventi, che vanno da Brignano alle recite scolastiche, di almeno un centinaio di attività terze fatte con grande gioia nel PalaGlobo M.llo Capo Luca Polsinelli. Abbiamo sempre aperto con collaborazione ed entusiasmo le porte del PalaGlobo a tutte le associazioni e manifestazioni programmate senza mai aver preteso nulla. Non si capisce quindi il motivo per il quale ci dovremmo vedere rendicontate anche queste spese. Volerci addebitare per forza le utenze di manifestazioni di terzi è fuori luogo soprattutto per il fatto che noi non abbiamo mai chiesto come si puliscono i bagni prima e dopo manifestazioni del genere, o rendicontato materiali di consumo, le pulizie, la custodia, e tanto altro ancora. Tutte queste cose, non hanno mai avuto nessuna quantificazione”.

To be continued…

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Sora

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