Mauti: “Ora che ci siamo ambientati, dobbiamo invertire la rotta”

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Nessun rimpianto e nessun rimorso per gli uomini di mister Maurizio Colucci che chiudono il girone di andata di SuperLega con una sconfitta rimediata contro la corazzata dell’Itas Trentino. Tre set in cui, però, Sora ha cercato di aggredire e convincere, passando sempre in vantaggio all’avvio di parziale per poi cedere solo alle battute finali.

La Globo ha retto il colpo soprattutto nelle prime due frazioni, mentre ha lasciato ‘correre’ maggiormente in chiusura della terza, quando il match era stato praticamente deciso.

Una buona prestazione, anche se dai due volti, che pianta un seme di speranza nel terreno volsco della pallavolo in vista di un girone di ritorno tutto da vivere e scrivere. Il libero lirense, Pierpaolo Mauti, commenta così l’incontro:

“Sicuramente Trento è una squadra fortissima. Siamo partiti bene nel primo e nel secondo set, ma nei momenti decisivi loro si sono accesi ed hanno fatto vedere quello che sono. Ripartiamo da qui, e lavoreremo in settimana per migliorare dove oggi abbiamo sbagliato. Sicuramente ci è mancata un poco di esperienza. Abbiamo Joao e Murilo che ci danno una mano in questo, ma ora che ci siamo ambientati sicuramente dovremmo invertire la rotta, perché in allenamento diamo sempre tutto. Sono molto contento e soddisfatto di come ho giocato, così come per come Alessandro Sorgente in fase di ricezione. Ce la metterò tutta per migliorare ancora di più e trovare sempre più spazio nelle prossime partite”.

Per i gialloblu si esprime coach Lorenzetti:

“Abbiamo un percorso che seguiamo a ritmi alterni. Oggi mi sembra che come atteggiamento e volume di gioco sia stato buono, e questo ci ha dato la possibilità di sopperire anche a certi cali d’attacco che abbiamo avuto. I ragazzi hanno fatto tutto quello che gli era stato richiesto. Credo che tra le prime quattro in classifica ci sia la possibilità che possa inserirsi qualche altra squadra, anche se le prime quattro non si sa bene chi siamo, perché c’è anche Milano che incalza. E’ un campionato che è cresciuto a livello tecnico e fisico, e con un calendario ristretto che ha reso ancora più complicato tutto, perché manca il tempo per adattarsi, però starci è un ‘onore, una fortuna, e quindi bisogna prendere tutto con positività”.

Adesso, però, testa ai prossimi impegni per iniziare una nuova fase con qualche consapevolezza in più e il bagaglio esperenziale su cui lavorare per trovare un assetto più prolifico.

Cristina Lucarelli