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Arrivano i primi saluti in casa Globo

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Scioglie le righe la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora.

Dopo la festa in piazza Santa Restituta, il saluto ai tifosi con buffet al PalaGlobo “Luca Polsinelli” e la cena societaria, tutti in vacanza o quasi.
L’Argos Volley infatti è già a lavoro per pianificare la prossima stagione partendo dalla propria importante struttura, mentre alcuni giocatori cominciano o portano a termine le trattative per il loro futuro nel mondo del volley.
E così, a pochi giorni dal termine della stagione sportiva è già tempo di saluti per due grandissimi atleti che hanno indelebilmente segnato le gesta sportive del club volsco, il capitano Marco Fabroni e lo schiacciatore Romolo Mariano.

Destinazione Monini Spoleto per il posto 4 che continuerà a calcare i palcoscenici della Serie A2 con la maglia del club neo promosso e che si troverà di fronte da avversario il suo ormai ex compagno Fabroni che dopo due stagioni in bianco-nero passa al bianco-blu dell’Emma Villas Siena.

La società Argos Volley nella persona del General Manager Adi Lami, ringrazia i due atleti per la professionalità e determinazione con la quale hanno vissuto il loro periodo a Sora, augurando il meglio che meritano per il loro futuro sportivo e di vita privata.

Romolo, dopo una stagione alla Globo, saluta tutti con un messaggio Facebook:
“Ho iniziato l’avventura a Sora scrivendo sulla sua pagina social e chiudo facendo altrettanto. Grazie a tutti per il supporto dimostrato durante la stagione. Sono fiero di aver raggiunto un traguardo importantissimo come la Superlega insieme a voi.
Vi lascio con un arrivederci perché chissà, magari le nostre strade si potranno un giorno incontrare di nuovo”.

Marco Fabroni invece è arrivato nel club due anni fa quando nei primi giorni di luglio 2014 l’Argos Volley scoprì la sua prima carta con una operazione di mercato che conquistò immediatamente il pubblico e la tifoseria locale. Il carattere e l’atteggiamento mentale mostrato dal capitano sia in campo che fuori, è stato da subito perfettamente in linea con quello che piace alla società di Patron Giannetti e anche a tutto l’ambiente che non gli ha mai fatto mancare il proprio affetto, e proprio queste due caratteristiche si sono rivelate vincenti.
Fabroni ha creduto molto nel progetto di Sora tanto che firmò un contratto biennale e a oggi può dire di aver fatto veramente bene. Ma arriva un punto in cui altre scelte vanno fatte e, condividendole con la società, il capitano ha deciso di andare a orchestrare altri palcoscenici.
A Siena rappresenterà il dopo Scappaticcio, ma come ha già dichiarato

“Ogni anno c’è un palleggiatore che lascia e io non ho paura del confronto. Ho sempre cercato di esprimere il mio gioco al meglio con i giocatori che avevo a disposizione e sono sicuro che anche il pubblico di Siena apprezzerà la mia voglia di giocare e di vincere. Anche il mio carattere, che potrebbe sembrare sopra le righe, in realtà è solo una conseguenza del desiderio di conquistare qualcosa di importante.”

E diciamo che a Sora, Fabroni tutto questo lo ha fatto, non ha avuto paura di nulla, ha espresso magnificamente la sua regia, ha fatto giocare e divertire i suoi compagni, si è fatto apprezzare per tutto questo dal pubblico alimentando in loro la sete di vittoria arrivata con la conquista della SuperLega. Grazie capitano a nome di tutta la società Argos Volley, di tutto lo Staff e soprattutto di tutto il pubblico.

Gara 5, Sora e Vibo alla resa dei conti

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Il momento della verità è arrivato. Chi merita un posto nell’Olimpo del Volley, la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora o la Tonno Callipo Vibo Valentia? Certo è che la lotta è stata dura, ognuna ha dimostrato tanto, pregi, difetti, qualità, sfortune, testa, cuore, sogni, virtù, diritti e doveri, ma domenica c’è gara 5 e se per la Tonno Callipo è una prova d’appello dopo il fallimento di due match ball, per Sora è la prima e unica chance.
Si è trovata sempre così la Globo, con le spalle al muro per tutta la serie Finale dove ogni gara era per lei da dentro o fuori, ma questa condizione le fa bene, è questa la pressione giusta che deve avere addosso in turno che è stato tutto e il contrario di tutto.

Domenica alle ore 18,00 Fabroni e compagni scenderanno sul rettangolo da gioco del PalaValentia per l’ultima gara del settantunesimo Campionato Italiano di Serie A2, la quinta del turno Finale di Promozione Play Off UnipolSai. E se Vibo ha dalla sua il fattore campo, Sora ha coach Maurizio Colucci, vero collante della e con la squadra. La sua intesa con i ragazzi non ha né eguali e né limiti, ed è stimato e apprezzato da tutta la tifoseria locale che nel week end si sposterà in massa per vivere l’evento, sostenere i propri beniamini, e poter dire ai posteri “io c’ero”. Sono ben quattro i pullman organizzati dall’Argos Volley e gremiti da Guerrieri Volsci che canteranno sugli spalti con il petto pieno d’orgoglio e tanti quelli che hanno deciso di attraversare l’Italia autonomamente.

È proprio coach Colucci a parlarci di questa serie, di come si è evoluta dallo svantaggio di 2 gare a 0 e di cosa hanno fatto i suoi ragazzi per mettere in atto una fantastica rimonta da fare invidia a ogni tipo di fantasia.

“Nelle prime due partite ci è mancata più di ogni altra cosa la continuità in battuta e ricezione, a differenza di quello che sono state invece gara 3 e 4 che ci hanno visto protagonisti. Mercoledì infatti siamo stati bravi ad aggredire in battuta e a riceverli bene dando la possibilità a Fabroni di smistare al meglio il gioco e dare continuità a tutti gli attaccanti. Gli uomini in più rispetto ai primi due match sono stati Mariano e Sperandio. Il Mariano che abbiamo visto purtroppo mancava da un po’, Sperandio invece ha fatto una partita quasi impeccabile. Se proprio volessimo trovare un neo in gara 4 lo sono stati qualche errore di troppo commessi nel primo set che hanno portato Vibo a vincerlo, ma poi siamo stati bravi a limarli seppure alle volte ci siamo lasciati trasportare dai momenti in cui eravamo in netto vantaggio.
A muro e in difesa invece, come è stato anche nella scorsa gara, abbiamo giocato molto bene toccando tanti palloni e chiudendo altrettanti muri, il tutto accompagnato da un’ottima difesa che ci ha reso sicuramente il gioco più facile.
Difficile ora immaginare gara 5 visto che queste 4 partite sono state tutto e l’opposto di tutto, ma sicuramente sarà il campo a parlare in base al nostro gioco. Noi ce la metteremo tutta e faremo del nostro meglio”.

“Sono contentissimo della prestazione della squadra ma soprattutto della mia risposta a quelle che erano state le prime due partite dove ho giocato male – dichiara il centrale Matteo Sperandio.
Siamo stati davvero bravissimi, e il fatto di andare sotto nella serie 2-0 credo ci abbia aiutato, ci ha messo con le spalle al muro e ci ha fatto sentire con meno pressione addosso perché consapevoli di non avere nulla da perdere, ragion per cui abbiamo giocato meglio e soprattutto eravamo più tranquilli.
Su gara 1 e 2 è gravata anche un po’ la mancanza del mio apporto, ma soprattutto abbiamo peccato di lucidità e cinicità, assenza importante nei momenti salienti del set e del match. Adesso andiamo a Vibo senza paura. Mi aspetto una partita difficile in un palazzetto che sicuramente sarà una bolgia, ma noi ce la giocheremo e dobbiamo farlo come dimostrato nelle ultime gare, e credo che così le soddisfazioni arriveranno”.

“Vedendoci giocare queste ultime due partite c’è un po’ di rammarico per gara 2 – dice l’altro centrale, Emiliano Giglioli -, se solo fossimo stati attenti e lucidi come dimostrato in seguito, adesso staremmo commentando ben altro risultato e la serie forse sarebbe già finita.
Gara 5 sarà sicuramente difficile perché troveremo un ambiente caldissimo tanto quanto il nostro, ma io so che a supportarci ci saranno tutti i tifosi che ne avranno la possibilità. Penso che questo sia il giusto coronamento di un percorso che ha visto noi e Vibo livellate, separate da alcune piccolezze che fanno pendere l’ago della bilancia a volte dall’una e a volte dall’altra parte, ma sicuramente dovremmo cercare di stare sul pezzo e mantenere l’attenzione alta. Con tutti questi scontri ravvicinati è importante lavorare sul recupero fisico e sulla testa perché sicuramente siamo galvanizzati da questi due risultati positivissimi e andremo a Vibo a giocarci il tutto per tutto”.

“Sapevamo che Gara 4 era la nostra ultima chance così come lo era stata gara 3 e quindi abbiamo dato il tutto per tutto – analizza lo schiacciatore Romolo Mariano -. Dai primi due match abbiamo imparato che non bisogna mai mollare e che dobbiamo essere cinici nel momento giusto, cosa che abbiamo fatto nelle ultime due partite grazie soprattutto al supporto del pubblico che è stato il nostro uomo in più. Metteremo ancora una volta in campo il massimo che possiamo perché questa sarà l’ultima gara possibile. Dobbiamo essere bravi a mantenere quella stessa concretezza che ci ha aiutato a pareggiare i conti e ci ha permesso di sfruttare le situazioni a nostro vantaggio e fare qualche break in più rispetto al nostro avversario. Gara 5 sarà una battaglia da entrambe le parti ma noi dobbiamo dare l’anima consapevoli che ad aspettarci c’è una squadra che ha il vantaggio campo e la nostra stessa volontà di chiudere nel migliore dei modi perché il livello è lo stesso da ambedue le parti”.

Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora

Contro Brescia la parola d’ordine è reazione

La Globo Banca Popolare del Frusinate Sora domenica tornerà in campo per affrontare la Centrale del Latte McDonald’s Brescia e lo farà davanti al suo pubblico del PalaGlobo “Luca Polsinelli” alle ore 18,00.

La parola d’ordine è reazione perché uno stop c’è stato e va affrontato. A dircelo è anche coach Maurizio Colucci che tratta il discorso sotto ogni punto di vista in quanto ritiene giusto parlarne:

“Sapevamo che sarebbe stata una gara difficile e dura da affrontare quella di Siena e così alla fine si è rivelata. L’avevamo preparata al meglio sia tecnicamente che tatticamente ma evidentemente alcune cose non siamo riusciti a metterle in pratica.
Nel primo set abbiamo giocato come sappiamo fare commettendo però qualche errore di troppo in battuta. Poi man mano siamo calati in tutti i fondamentali così, assieme a mister Soli, in corsa abbiamo cercato di fare qualche adattamento spostando di ruolo Rosso e inserendo Bacca. Quella che a Monterotondo si rivelò una buona strategia contro l’Emma Villas purtroppo non lo è stata, sicuramente non per demerito dei nostri ragazzi ma per merito di Scappaticcio e compagni. Bravi loro a saper reagire dopo il primo set grazie anche all’ingresso in campo di Tamburo che ha sostituito un Majdak che stavamo riuscendo a contenere sia in difesa che a muro. In generale e nel complessivo hanno fatto meglio in tutto rispetto alle partite precedenti riuscendo a legare tra loro tutti i fondamentali, cosa che in altre gare non gli era riuscita con la continuità dimostrata martedì”.

Dello stesso avviso è anche lo schiacciatore Romolo Mariano:

“A mancarci è stato sicuramente qualcosa a livello tecnico, non riuscendo così a esprimerci su buoni livelli in attacco e commettendo in generale troppi errori. Questo ha contribuito alla vittoria finale del nostro avversario anche se ovviamente Siena ci ha saputo mettere molto in difficoltà conducendo una buona partita dall’inizio alla fine per cui nel risultato c’è molto del merito avversario”.

Questa è l’analisi del match, ma prima di riprendere il lavoro in vista del proseguo del campionato le guide tecniche hanno chiamato i loro ragazzi a raccolta:

“Il giorno successivo l’incontro – racconta coach Colucci -, con mister Soli abbiamo rivisto e analizzato il match di Siena per poi parlarne e affrontare tutti i temi con i giocatori. Su questa base e conseguentemente a quanto emerso dall’analisi e condivisione collettiva, abbiamo strutturato il lavoro settimanale volto ovviamente a migliorare le criticità emerse in campo martedì”.

“Sora ora deve ripartire dalle sue sicurezze, quelle che l’hanno contraddistinta finora – afferma con determinazione Mariano -. Deve tornare a mettere in campo tutto quello che sa e che può, stando il più tranquilla possibile perché solo così può esprimere ai massimi livelli la pallavolo che sa giocare. Di avversari che cercheranno di metterci in difficoltà ne incontreremo ancora molti, ma a essere gli stessi dobbiamo rimanere noi”.

Si volta pagina dunque domenica al PalaGlobo, con Fabroni e compagni che vogliono aprirsi ogni positiva possibilità per mostrare ai tifosi la pallavolo che sono abituati a vedere, quella di alto livello, e la formula per farlo sarà evitare cali di concentrazione.

Affrontare la Centrale del Latte McDonald’s Brescia non sarà semplice per la Globo ma difronte ci saranno due roster di ottimo livello che metteranno in campo valori e motivazioni che accenderanno l’incontro.
Ai senatori e neo acquisti per la disputa della seconda stagione in cadetteria, Simone Tiberti, ottimo regista e organizzatore del gioco bresciano, e lo schiacciatore Alberto Cisolla, sono stati affiancati il giovane opposto ex Casa Modena, Fabio Bisi; il centrale triestino classe ’96 in arrivo dalla B2 di Trento, Marco Norbedo; e i riconfermati Emanuele Rodella, schiacciatore di posto 4, il centrale Andrea Agnellini e il libero Pasquale Fusco, tutti bresciani doc.

In otto gare di campionato questo sestetto ha guadagnato 9 punti classifica grazie alla vittoria piena casalinga con Siena, i tie break persi con Ortona e Civita Castellana e quelli vinti con Reggio Emilia e Castellana Grotte proprio lo scorso martedì a Brescia grazie a un ritrovato Cisolla.

Gli ingredienti per la grande pallavolo di serie A ci sono tutti, non resta che presentarsi all’appuntamento domenica alle ore 18,00 presso il PalaGlobo “Luca Polsinelli” per assistere all’ottava giornata di cartello che propone la sfida tra la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora e la Centrale del Latte McDonald’s Brescia.

I piccoli della “Riccardo Gulia” accolgono Rosso, Mariano e Santucci

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Per raccogliere i frutti del proprio lavoro è vitale essersi precedentemente applicati per una buona semina: quello che sta facendo la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora che, dall’inizio dell’anno scolastico, si sta adoperando in una serie di appuntamenti presso gli istituti scolastici della Media Valle del Liri dove di volta in volta, si fa promotrice di sport, vita sana e corretta alimentazione, senza mai dimenticare il fattore divertimento.

La scorsa settimana il coordinatore del progetto Maurizio Colucci, coadiuvato dagli immancabili assistenti della serie A, è andato a far visita ai piccini delle elementari “Riccardo Gulia”, primo istituto comprensivo di Sora. A scendere tra i banchi e trascinare i giovanissimi nella palestra della vita, tre degli atleti più amati della Globo, gli acquisti 2015-2016 Mattia Rosso e Romolo Mariano entrambi schiacciatori, e il senatore Marco Santucci, libero alla sua quinta volta in casacca volsca.

Ben 10 classi divise in due turni, hanno approfittato del momento in compagnia dei loro beniamini dapprima ascoltando le informazioni sulle motivazioni che hanno dato vita al progetto Argos Volley, dalle attenzioni riservate proprio all’età “più verde”, con i corsi di minivolley e il settore giovanile, alla possibilità di allenarsi con i campioni della serie A, per poi diventare parte attiva del colloquio.
Tanti i quesiti a cui sono stati giocosamente sottoposti Rosso, Mariano e Santucci, i quali hanno anche avuto modo di raccontare un po’ come sono arrivati nel mondo del professionismo senza mai dimenticare o mettere da parte studio e vita privata.

La parte più attesa della mattinata è stata però sicuramente quella della pratica: gli studenti entusiasti di imparare bagher, palleggio e schiacciata, non vedevano l’ora di cimentarsi nei fondamentali e strappare un “bravo” ai loro maestri d’eccezione.

Ad essere contenti non solo gli studenti del plesso, ma anche il corpo docente rappresentato dall’insegnante Stefania Di Poce:

“Questi incontri hanno sempre una valenza positiva per gli scolari e sono determinanti dal punto di vista educativo-formativo. Non solo perché fanno conoscere ai nostri ragazzi l’importanza della pratica sportiva o di un’alimentazione sana, ma perché la disciplina di gruppo, proprio come la pallavolo, insegna a unire le proprie forze per il perseguimento di un comune obiettivo, a essere al fianco dei compagni nei momenti di difficoltà e gioire con loro in quelli di diletto, così come a mettere da parte per un breve istante l’individualità a favore del collettivo, il desiderio di protagonismo a favore dell’unione”.

Soddisfatto anche il martello Romolo Mariano:

“Andare nelle scuole a far conoscere la nostra realtà è sempre molto appagante, così come lo è il rapporto con i ragazzini, parlare con loro di argomenti correlati allo sport, cercare di inculcare l’idea che spirito di sacrificio non voglia dire solo rinunce, anzi, ma togliersi molte soddisfazioni e divertirsi con i propri compagni. I bambini sono stati attivissimi, sia con le domande sia con il gioco, evidentemente molto atteso. E sono sicuro che per loro, quanto per noi, momenti del genere marchino un piccolo ma fondamentale ricordo e che, in qualche modo, il nostro messaggio non sarà certo accantonato con i saluti”.