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In regia Georgi Seganov

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Ultimi movimenti di mercato per la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora che a due giorni dalla chiusura dei tesseramenti annuncia la sua regia: a orchestrare il gioco sorano sarà Georgi Seganov.

Classe 1993 per il palleggiatore bulgaro nato a Razlog, cresciuto pallavolisticamente tra le fila del CSKA Sofia club che lascia per approdare a Sora, e che quest’anno ha esordito in World League da titolare con la sua Nazionale.
“E’ un giocatore completo, dotato di buon talento al palleggio con ampi margini di crescita – dice un entusiasta coach Bruno Bagnoli -. Ha buone mani e grandissima motivazione al miglioramento pertanto penso possa crescere insieme alla società e a tutti noi”.

Seganov fa parte di quel progetto di futuribilità dal quale è partita la società Argos Volley per affrontare le stagioni che l’attendono in SuperLega e che coach Bagnoli ha sposato in pieno lavorando in tal senso fin dal primo giorno da sorano, infatti alla domanda – perché hai scelto un palleggiatore così giovane? – la guida tecnica risponde:

“Ottimizzando le risorse a nostra disposizione, di comune accordo con la Società, abbiamo optato per questa scelta di prospettiva futura in considerazione del fatto che è meglio avere un opposto affidabile e un palleggiatore giovane, molto motivato con ampi margini di crescita, piuttosto che un palleggiatore esperto e un opposto incerto che incida negativamente su tutto lo sviluppo del cambio palla di squadra”.

Che tipo di regia è quella di Georgi?

“Fino ad ora la sua regia in nazionale è stata abbastanza scolastica poiché arrivava da un campionato di basso livello e non è stato aiutato da una ricezione sufficientemente costante e precisa ma sono convinto che, in presenza di una ricezione di qualità, con una batteria di schiacciatori che possa essere credibile per una pallavolo veloce su tutti e nove i metri della rete, possa tranquillamente competere con i palleggiatori giovani del nostro campionato”.

Arriva dallo Cska Sofia, una delle società più titolate della Bulgaria che milita nel massimo campionato del paese con una bacheca ricca di numerosi trofei nazionali ma anche Coppe dei Campioni e Coppe delle Coppe, che stagione ha vissuto?

“Il campionato in Bulgaria è un po’ povero quindi certamente ha potuto allenarsi bene sulla tecnica individuale ma difficilmente ha potuto confrontarsi con realtà di livello simili alla SuperLega”.

All’interno del roster che Sora sta allestendo quale sarà il suo ruolo e che contributo può dare alla squadra?

“Se riusciremo ad accaparrarci un opposto con le giuste caratteristiche sono convinto che riuscirà a farci lottare con le squadre della nostra fascia e in virtù dei miglioramenti possibili a gioco lungo possa darci le migliori soddisfazioni”.

La diagonale non è ancora completata, che tipo di opposto ci vorrebbe accanto Seganov e all’interno del sestetto allestito?

“Servirebbe certamente un opposto abituato al livello della SuperLega, quindi quello delle migliori nazionali, che sappia giocare alla grande la palla veloce, con buone capacità di adattamento sia di gambe che di braccio, per aiutare lo sviluppo di gioco in primo tempo e sulla pipe grazie alla sua credibilità”.

Continua a scegliere atleti di scuola bulgara, perché li preferisce?

“Essenzialmente perché all’interno di un rapporto qualità prezzo eccellente hanno buone capacità ma soprattutto grande voglia di lottare ed emergere; in sintesi vogliono venire a Sora alla Globo! Mi piacciono i giocatori affamati e Gotsev e Seganov lo sono; in più certamente Gotsev con la lingua potrà aiutare Seganov a inserirsi molto velocemente”.

Che percorso pallavolistico ha vissuto il giovane palleggiatore per crescere e affermarsi come professionista a soli 23 anni appena compiuti?

“Si è evoluto nel CSKA di Sofia, una squadra che ha buone tradizioni in campo pallavolistico”.

Nonostante la giovane età, Seganov è già parte integrante della sua Nazionale, quali sono le esperienze più significative che ha vissuto e i traguardi raggiunti con la maglia del suo paese?

“Ha partecipato con la sua nazionale al Mondiale nel 2014 e quest’anno, dopo essere stato premiato al Memorial Wagner come miglior palleggiatore, ne ha preso in mano le redini”.

Come pensi possa affrontare questa nuova sfida nel campionato Italiano?

“Il rendimento di un palleggiatore dipende molto dalle situazioni che gli gravitano intorno; dal punto di vista ambientale sono certo si troverà molto bene, speriamo allo stesso modo che anche l’equilibrio di squadra lo possa premiare”.