Gino Giannetti e la “scelta politica” che allontana la Biosì Sora dalle scuole, dalle parrocchie, dai giovani

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Un’intervista piena di amarezza, la delusione dovuta alla poca tutela di un patrimonio che non era unicamente sportivo, ma anche sociale ed educativo e di contro, l’orgoglio, la consapevolezza di aver lasciato un’impronta che niente e nessuno potrà cancellare. Questo è quanto emerge chiaramente dalla testimonianza che il patron della Biosì Sora, Gino Giannetti, ha rilasciato al direttore di Nuova Rete, Pasquale Mazzenga, a cui ha raccontato il percorso Argos Volley, da dieci anni a questa parte, da Sora a Frosinone, da Frosinone a Sora e poi nuovamente dalla città bianconera a quella gialloblu. Perché la Biosì è costretta a lasciare la sua città, le sue scuole, le sue parrocchie, a salutare il suo habitat naturale e a confinarsi in un nuovo spazio, che certamente non è quello dei suoi natali, ma l’unico che ne consente la sopravvivenza. Se Sora non ha saputo fare nulla per proteggere una sua ricchezza, l’Argos ha invece fatto tanto per questo territorio:

“Ci rimango male quando ascolto in consiglio comunale che il minigolf è una scelta politica, che è stato deciso di fare qualcosa sostenendo uno sport per tanti piuttosto che uno per pochi – spiega Gino Giannetti. Evidentemente queste persone non hanno avuto modo di andare nelle scuole perché credo siamo gli unici a portare attrezzature nei plessi. Abbiamo normalmente avvicinato a questa pratica gratuita almeno 9500 ragazzini quest’anno, e dovremmo fare ancora meglio. Penso che questi signori non siano entrati ultimamente in una parrocchia, dove noi abbiamo portato il nostro piccolo contributo. Abbiamo creato un protocollo d’intesa con la diocesi Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo e siamo stati ricevuti dal Papa per il modello operativo completamente innovativo che abbiamo proposto, un modello che adesso sta per essere copiato dalla Lega in tutta Italia: noi andiamo nelle nostre parrocchie, con i nostri atleti a capire la realtà quotidiana che ci circonda, e parlare di religione e di valori a tutto tondo. Ascoltare questo tipo di dichiarazioni da parte del nostro sindaco Roberto De Donatis fa veramente male, non solo a me o alla società Argos, ma penso faccia male a tutti quelli che ci hanno finora sostenuto e che credevano nelle nostre iniziative”.

Forse in corso Volsci, tra le mura dell’aula consiliare, non tutti sanno che le attività Argos Volley per i più giovani hanno generati fatti, non parole, numeri concreti, non chiacchiere: 2/3 visite a settimana in tutte le scuole del comprensorio, per un totale di circa 50 appuntamenti che hanno visto gli atleti della SuperLega portare la loro testimonianza di sportivi in tutta la valle di Comino; circa 1200 alunni e circa 500 bambini delle parrocchie invitati a vedere le partite della Biosì Sora; 3 progetti in essere per i ragazzi del comprensorio – “Progetto Oasi dei Sapori Volley Cup”-“Progetto Diocesi”. “Progetto Accoglienza Hospitality” – per un totale di 9500 studenti; 14 esercitazioni svolte dagli alunni dell’Alberghiero di Sora, corso Ricevimento-Sala-Cucina, per la sala Hospitality e “accoglienza pubblico” nel palazzetto (per le quali l’ente scolastico ha riconosciuto crediti formativi) per un totale di oltre 100 alunni coinvolti. Questo apporto è una tangibile e netta dimostrazione dell’amore che il club lirense ha per i suoi luoghi di appartenenza, dove opera quotidianamente, mettendo in campo risorse umane ed economiche per raggiungere questi risultati e regalare una possibilità di sano sviluppo al futuro. Perché il futuro sono quei ragazzetti che hanno parlato con Rosso di religione, che hanno palleggiato con Mattei, che si son fatti spiegare da Santucci come vive un giocatore professionista, che hanno sognato di fare la stessa strada di Lucarelli; quei ragazzetti che adesso, nello stesso posto dove si accingono alla lezione di catechismo, poi possono divertirsi a giocare a pallavolo con il kit regalato dall’Argos Volley. Ma la scelta politica è stata quella di allontanare questa realtà. Scelta politica”.

Cristina Lucarelli

Preparazione, Giacomo Paone spiega il lavoro fisico della prima fase.

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Terminata la prima settimana di preparazione, la Biosì Sora si ferma giusto nel giorno di ferragosto per riposare e godersi la meritata giornata di festa, ma sempre con in mente l’obiettivo di questo periodo, ossia raggiungere la migliore forma fisica possibile. A tale scopo il lavoro differenziato, svolto sotto la guida di coach Maurizio Colucci – mister Barbiero è fuori sede in quanto impegnato con gli azzurrini dell’under 19 -, coadiuvato dal suo team, è propedeutico alla prevenzione da infortuni, alla valutazione dei singoli atleti e soprattutto alla stagione agonistica vera e propria. Sedute di piscina e beach volley completano il normale training tra palestra e tecnica, scelte studiate a tavolino dal competente staff, come spiega il preparatore atletico Giacomo Paone:

“Nei primi mesi di preparazione il lavoro prevede un duro allenamento per mettere su i primi mattoni, quelli fondamentali al fine di costruire la squadra. Soprattutto nelle prime settimane, si lavorerà molto in sala pesi, con la ghisa e con specifici esercizi funzionali in base al ruolo. L’allenamento sarà svolto anche in piscina e sul campo da beach volley, dove si andrà a migliorare la propriocezione.
Da settembre il carico cambierà, lasciando la piscina e la sabbia e si continuerà a lavorare in sala pesi e sul taraflex. Avendo avuto contatti con loro nel periodo precedente alla preparazione ho elaborato dei protocolli personalizzati da svolgere nel mese di luglio, affinché arrivassero già pronti atleticamente per affrontare la mole di lavoro odierna e della stagione a seguire. Quindi la macchina – giocatore è già in movimento; riprenderemo con un carico di lavoro e un’intensità che andranno via via aumentando e modificandosi in base alle esigenze personali. Sempre in ambito di preparazione atletica, gli esercizi svolti inizialmente saranno analitici, per poi arrivare ad esercizi sempre più specifici per il volley, quelli che porteranno il singolo e il collettivo ad uno stato di forma ottimale fin dalla prima parte del campionato. Il gruppo è giovane e credo che sia un ottimo punto di forza per noi, sia per la quantità che la qualità di allenamento che potrà sostenere, sia per i tempi di recupero e sopratutto per la fame di successo che ha”.

Ieri, mercoledì 16, la franchigia volsca ha ripreso appunto il proprio percorso di allenamento e lo ha fatto sul taraflex del PalaGlobo di via Ruscitto alle ore 17.45; per la giornata di oggi invece è prevista una doppia seduta, alle 9.15 piscina e nel pomeriggio, alle 18.00, sabbia; venerdì si prosegue con la palestra al mattino, a partire dalle ore 9.00, mentre al pomeriggio Fey e colleghi potranno avere una mezza giornata di riposo; sabato si riparte con la piscina alle 9.15 e il beach volley alle ore 18.00, mentre domenica sarà concesso uno stop per tutto il giorno. Per chi volesse curiosare, la preparazione è aperta al pubblico.

Cristina Lucarelli – Biosì Sora