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Padova mette metà dell’opera in cassaforte

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Alla Kione Arena Padova batte ancora in tre set la Biosì Indexa Sora.
Termina senza possibilità di replica gara 1 degli Ottavi Play Off Challenge UnipolSai con il risultato positivo che si traduce nel vantaggio patavino di 1-0 nella serie con la possibilità di chiuderla già domenica prossima al PalaGlobo “Luca Polsinelli” dove però già coach Bagnoli e i suoi ragazzi prometto grande battaglia.

Padova ha guidato e condotto il gioco nei primi due set, con Sora brava a rincorrere e restare a tratta attaccata nel punteggio ma mai incisiva e determinata allo strappo finale. Nella terza frazione di gioco invece Rosso e compagni hanno dettato le regole per l’1-5 e il 3-10 guadagnandosi la grande occasione di riaprire il match. La Kione è stata brava a lavorare punto su punto al recupero, all’aggancio e alla vittoria finale ai vantaggi. Così la squadra di casa si è aggiudicata gara 1 degli Ottavi Play Off Challenge UnipolSai con il regista Zoppellari MVP, mentre Sora rimanda la sua possibilità a domenica prossima al PalaGlobo.

Assente di giornata tra le fila della BioSì Indexa Sora, il libero Marco Santucci bloccato dalla febbre, anche se coach Bagnoli non ha potuto fare a meno di chiamarlo in causa in qualche occasione. Al suo posto nel sestetto titolare il neo papà Denis Kalinin sostituito a sua volta in banda da Nicola Tiozzo.

“Siamo partiti bene con il cambio palla – spiega al termine della gara coach Bagnoli –, nonostante l’assenza di Santucci, tenuto a riposo data la febbre alta prima dell’inizio della partita. Con Kalinin libero siamo riusciti a ricevere abbastanza bene e a sviluppare un buon cambio palla nel primo set ma, complice una battuta non all’altezza, siamo andati in difficoltà. Man mano che è andato avanti il match siamo riusciti a giocare meglio migliorando al servizio, ma siamo calati in attacco e cambio palla. I posti quattro hanno fatto davvero fatica e questo ha consentito agli avversari di sviluppare una rimonta molto importante nel terzo set che non ci ha consentito di chiuderlo quando eravamo in vantaggio per 24-22. Per gara 2 sicuramente dovremmo ripartire e cercare di essere più efficaci in attacco, fondamentale nel quale possiamo fare bene, e cercare il sostegno del nostro pubblico che può darci una grossa mano”.
“Abbiamo commesso i soliti sbagli, me compreso – continua lo schiacciatore Francesco De Marchi . Dovremo rimanere concentrati e limitare al minimo quegli errori che troppo spesso ci hanno condizionati nei momenti chiave. Ora dobbiamo allenarci al meglio per riaprire la serie e giocarci il passaggio in Gara 3”.
Sul fronte opposto, l’MVP di giornata, il palleggiatore della Kioene Padova Francesco Zoppellari dice:
“Oggi era molto più difficile vincere contro Sora. Stiamo affrontando con grande motivazione questi play off e si è visto. Siamo stati in grado di sfruttare il fattore campo e questo ci potrebbe comunque avvantaggiare anche in caso di un’eventuale Gara 3. E’ la mia prima partita da MVP e ne sono molto contento. Dedico questa vittoria a mio padre e alla mia famiglia”.

Allo starting players, come nello scontro di due settimane fa, coach Baldovin schiera la diagonale Zoppellari-Giannotti, la coppia di centrali Volpato e Averill, i martelli Fedrizzi-Marr, e il libero Balaso.
Mister Bruno Bagnoli invece è costretto a rispondere con Seganov opposto a Miskevich, Mattei e Gotsev al centro della rete, Rosso e Tiozzo in posto 4 e Kalinin libero.

Si avvia punto a punto il match con tutti gli attaccanti sorani, serviti da Seganov, a segno per il 5-5. Si apre subito però una serie negativa per Rosso e compagni che in 6 azioni compiono 5 errori che trasformano il punteggio nel 6-10. Miskevich lavora bene per il cambio palla al quale però non segue break così, con una lunghezza per parte il set arriva al 16-12. Allunga fino al +6 del 19-13 la Kione sempre aiutata dagli errori avversari che, uniti alle belle e incisive giovate di Fedrizzi e Maar, si traducono in un importante gap difficile da ripianare. Rosso e Mattei recuperano per i bianconeri ospiti qualche lunghezza, e Miskevich sembra voler far restare i suoi attaccati al set con il 21-18. A queste belle intenzioni però non segue l’incisività utile al sestetto di coach Bagnoli per l’accelerata necessaria a tenere viva la contesa, così Padova mette a referto il primo set con il 25-21.

Il secondo game si apre seguendo lo stesso copione del primo con 5-5 firmato da Miskevich da un lato del campo e capitan Volpato dall’altro, trasformato nell’8-8. A scappare avanti per prima è sempre Padova con il parziale di 4-0 che segna sul tabellone il 12-8. Sora rincorre bene restando attaccata al punteggio fino al 15-13 ma i patavini lavorano molto bene nei fondamentali offensivi mettendo i volsci in difficolta in ricezione e con attacchi dalle ottime traiettorie che portano la contesa sul 19-15. Marr ottiene il cambio palla che manda Volpato in battuta da dove crea ancora scompiglio nelle retrovie avversarie autografando un mini break di 4-0 che fa salire vertiginosamente il tabellone sul 23-15. Rosso interrompe la striscia positiva dei locali, coach Bagnoli manda in campo al posto di Tiozzo uno degli ex di giornata Cico De Marchi che subito scalda il braccio, e assieme al muro ai danni di Giannotti e all’ace entrambi di Mattei, è 24-20. Ci pensa Maar a togliere le castagne dal fuoco per i suoi chiudendo il game 25-20.

Sotto per 2 set a 0 coach Bagnoli conferma De Marchi in campo e la sua Sora cerca e trova dentro di se energie e motivazioni per restare nel match. Così, con Miskevich e Gotsev in attacco e Seganov all’ace, la BioSì Indexa è in vantaggio per la prima volta 1-5. Marr spezza il gioco positivo avversario ma solo per due punti perché con Seganov a una mano a servire Gotsev, Sora si riprende la battuta e la consegna nelle mani di De Marchi che, aiutato sulla rete dal suo capitano, continua la mattanza fino al 3-10. Mister Baldovin richiama i suoi e cerca di dare indicazioni per uscire dalla situazione critica e sostituisce anche Marr con Milan. Con Avril dai nove metri Padova recupera qualche lunghezza e poi anche con l’ace di Giannotti che vale il 9-12, ma purtroppo sono due errori della prima linea volsca a rimettere il set in parità 15-15. È la guida tecnica sorana ora a fermare il gioco e parlare ai suoi uomini e alla ripresa è ancora il centrale bulgaro a dettare legge sulla rete per il 20-17. Troppo fallosa sora in questo importantissimo momento che vale gara 1 e infatti Fedrizzi e compagni ne approfittano per la nuova parità del 20-20. Sora sembra padrona del set che continua a condurre portandolo al set ball, ne ha due a disposizione per rimettere la posta in palio in gioco ma i suoi attaccanti non passano più. Si va ai vantaggi ma la BioSì Indexa non riesce a oltrepassare la sua metà campo con il 24-26 che consegna gara 1 direttamente nelle mani della Kione Padova.

KIOENE PADOVA – BIOSÌ INDEXA SORA 3-0

KIOENE PADOVA: Zoppellari, Giannotti 12, Averill 7, Volpato 6, Fedrizzi 10, Marr 10, Balaso (L), Shaw, Bassanello n.e., Koncilja 1, Milan 6, Link n.e., Sestan n.e.. I All. Valerio Baldovin; II All. Nicola Baldon. B/V 5; B/P 14; Muro 4.

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 1, Miskevich 17, Rosso 7, De Marchi 3, Gotsev 13, Mattei 3, Kalinin (L), Santucci, Marrazzo, Sperandio n.e., Tiozzo 2, Lucarelli n.e., Corsetti (L) n.e., Mauti n.e.. I All. Bruno Bagnoli; II All. Maurizio Colucci. B/V 3; B/P 10; Muro 5.

ARBITRI: Omero Santanassi, Andrea Pozzato.
ADDETTO AL VIDEO CHECK: Fascina.
SEGNAPUNTI: Brasolin.

PARZIALI: 25-21 (’26); 25-20 (‘25); 26-24 (’30).

MVP: Zoppelari.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Dopo la regular season ancora Sora-Padova, ne parla Cico De Marchi

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Chiusa la regular season al tredicesimo posto, per la Biosì Indexa Sora ha inizio il cammino nei playoff 5 posto SuperLega: avversaria di questo primo step, valido per gli ottavi, è la Kioene Padova delle tante battaglie, la stessa che ha incontrato nell’ultima giornata utile di campionato regolamentare. Diciotto le volte che le due squadre si sono incontrate, di cui sedici in cadetteria con dieci precedenti in favore padovano e sei ad appannaggio lirense; due, invece, gli scontri targati A1, messi in cassaforte uno per parte. Domenica 12 saranno i volsci ad andare in terra patavina, mentre il 19 il PalaGlobo riaprirà le proprie porte ai tifosi di casa per sostenere i bianconeri in battaglia.

Questa prima tornata di playoff prevede che la migliore tra le due squadre debba aggiudicarsi due match su tre, per cui un eventuale spareggio andrebbe a collocarsi in data 26 marzo, nuovamente presso la Kioene Arena. Match ricco di illustri ex, tra l’altro, da cui spiccano i nomi dello schiacciatore Francesco De Marchi, del centrale Andrea Mattei, del capitano Mattia Rosso e non in ultimo quello del tecnico mantovano Bruno Bagnoli. E proprio Cico De Marchi è uno di quei volti più legati alla città veneta: è Padova il suo luogo di nascita, suoi sono i colori che per anni ha indossato e onorato tra A2 e SuperLega; ora, però, deve difendere quelli bianconeri, è la casacca volsca a cui deve rendere giustizia, in una sfida davvero insidiosa e per lui decisamente sentita. Quindi a De Marchi spetta il punto della situazione:

“In questo esordio in SuperLega per Sora, siamo riusciti a fare una prima parte di stagione molto buona, dove abbiamo anche raggiunto risultati forse inaspettati, ma meritati, perché abbiamo lavorato sodo. Nel girone di ritorno abbiamo avuto qualche difficoltà, diversi infortuni che hanno magari fatto inceppare la macchina e creato qualche problema. Adesso stiamo recuperando: abbiamo la chance dei play off e dovremmo giocarla al meglio delle nostre possibilità. La mia stagione personale è stata dura: vengo da un anno segnato dall’infortunio; durante l’estate mi sono davvero speso molto per trovare la forma fisica migliore e quando sono arrivato a Sora ho trovato persone come Giacomo Paone e Luigi Duro che mi hanno aiutato molto nel recupero fisico e a stare bene in campo. Sono stato un po’ sfortunato con la distorsione alla caviglia, arrivata in un momento in cui stavo giocando ed ero in forma. E’ stata una bella botta, ma ora sto bene e voglio giocarmi tutte le possibilità fino alla fine. Ora arriva lo scontro contro Padova, la mia città e nonostante il forte legame, ora sono un avversario e torno lì per vincere e provare a continuare la corsa ai playoff. La Kioene, nonostante il risultato contro di noi nell’ultima di campionato, ha avuto qualche problema di gioco durante l’anno. Sicuramente bisognerà prestare attenzione al loro opposto, Giannotti, perché quando si accende fa la differenza e, personalmente, credo che il secondo palleggiatore, Zoppellari, stia facendo bene; è entrato contro di noi e ci ha messo in difficoltà perché è molto veloce e da pochi punti di riferimento. Sarà una partita molto combattuta: loro saranno carichi dopo il risultato ottenuto in casa e vorranno ripetersi; noi andremo lì a viso aperto, certi dei nostri mezzi e con in mente il loro stesso obiettivo. Sarà una partita molto combattuta”

Cristina Lucarelli

Tra un match e l’altro, De Marchi, Mattei e Santucci non saltano la scuola

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Settimana fitta d’impegni sull’agenda bianconera dell’Argos Volley, che riesce comunque a dividersi efficacemente tra le ultime partite del campionato di SuperLega, gli appuntamenti con le scuole e le visite in parrocchia. Il planning dell’educativo e del sociale viene sottolineato con l’evidenziatore e si ritaglia un palcoscenico di primo piano, come è successo lo scorso venerdì, quando il libero Marco Santucci, lo schiacciatore Francesco De Marchi e il centrale Andrea Mattei si sono recati presso la scuola media di Castelliri, appartenente all’Istituto Comprensivo di Isola del Liri, accompagnati come sempre dal coordinatore tecnico del progetto, coach Maurizio Colucci. Una mattinata densa ha arricchito d’esperienza i giovanissimi del polo didattico che hanno accolto con estremo entusiasmo i campioni della Biosì Indexa Sora, tempestandoli di domande circa ogni aspetto della vita di un professionista della serie A. A tenere banco, soprattutto la competizione a loro riservata dalla società volsca, ossia il torneo interscolastico “Oasi dei Sapori Volley Cup”, che da l’opportunità ai ragazzi del comprensorio si sperimentare sul campo il gioco della pallavolo, imparare divertendosi non solo uno sport, ma una disciplina di vita. Il momento “magico”, difatti, e tanto atteso, è stato proprio quello della pratica con i tre pallavolisti, raccontato attraverso le parole di Francesco “Cico” De Marchi:

“L’attività che noi giocatori svolgiamo all’interno delle scuole credo sia un veicolo molto importante non solo di informazioni, ma anche per la trasmissione di determinati valori insiti nella natura stessa del volley. E’ un momento molto particolare che lascia un segno non solo negli studenti, ma anche in noi: venire a contatto con questi ragazzi, dialogare con loro, mostrargli il gesto tecnico, cercare di insegnarlo è un’esperienza che accresce anche il nostro di bagaglio. E’ stato un piacere vedere la loro volontà, la loro disponibilità, notare quanto si stessero divertendo e con quale impegno cercassero di vincere le mini sfide a cinque punti che gli avevamo proposto. Spero vivamente che questo percorso esprima al massimo la validità di uno sport sano come la pallavolo e che continui ad avvicinare a questo mondo sano, pulito, i più piccoli e magari proprio tra loro ci saranno i campioni del futuro”.

Sulla stessa scia di quanto affermato dallo schiacciatore padovano, anche la dichiarazione della docente Anna Grazia Bengazi:

“Gli studenti sono stati molto felici di incontrare dei professionisti come i giocatori della Biosì Indexa e ancor di più lo sono stati quando hanno avuto la chance di cimentarsi con loro nella pratica dei fondamentali e in piccole gare. Il lavoro dell’Argos, a braccetto con la scuola, è importante proprio per questo, perché consente ai ragazzini di fare gruppo, di capire cosa sia il momento di aggregazione e il rispetto di compagni, avversari e regole, oltre al palese beneficio fisico che sicuramente si trae dal movimento e da uno sport come la pallavolo che, ricordiamocelo, a livello scolastico è sicuramente tra i primi ad essere insegnato e svolto”.

La visita è dunque terminata con tante fotografie e l’invito agli scolari del plesso a partecipare mercoledì alla gara interna contro Ravenna, al prezzo speciale di 1€.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

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La Biosì Indexa Sora torna alla vittoria e lo fa nel modo più bello, riscattando un precedente che non è andato giù facilmente a nessuno: se all’andata fu l’Exprivia Molfetta ad aggiudicarsi il match tra le mura del PalaPoli, con il risultato secco di 3-0, al ritorno i bianconeri si sono imposti anche loro sul parquet amico, mettendo in tasca l’intera posta in palio. 3-1 sul taraflex del PalaGlobo, dopo che il primo set è scivolato dai palmi volsci all’ultimo secondo. Niente paura, però; sul quadrato casalingo suona la carica ed è chiaro che bisogna invertire la rotta e centrare l’obiettivo, un obiettivo che è alla portata e che diventa indispensabile, quanto per la classifica, quanto per cementare l’autostima di un gruppo che c’è e non deve vacillare. Allora tutti si danno da fare, col cuore, con le braccia, con le gambe; ottima prestazione di squadra, tra cui emergono quelle individualità che possono fare la differenza, ad iniziare dal solito Miskevich, passando per De Marchi che proprio sul più bello ha dovuto lasciare la banda, restituendola però a capitan Rosso, sempre tra i migliori in campo. Non poteva non esser soddisfatto patron Gino Giannetti, che dichiara:

“Splendida vittoria. Sono 3 punti importantissimi che muovono la classifica. Adesso aspetteremo le nostre rivali domenica, nel frattempo ci godiamo questa eccellente presenza di pubblico nel nostro palazzetto. Il clima è stato caldo e sinceramente mi aspettavo forse qualcosa in meno, per cui sono molto felice. Una presenza così massiccia di venerdì, con una diretta Rai, non era semplice. Questo, quindi, ci lascia ben sperare. In altri momenti quel set buttato alle ortiche avrebbe potuto farci soccombere. Per di più De Marchi è dovuto uscire ma abbiamo visto carattere da parte di tutti, giovani e meno giovani, e questo ci ha permesso di raccogliere tre punti di platino”.

Sulla stessa scia, Mattia Rosso:

“Questi sono tre punti fondamentali per noi, prima di tutto perché venivamo da sconfitte pesanti – spiega il posto 4 cuneese. Dopo il primo set perso al fotofinish non era facile recuperare questa partita. Siamo stati, però, bravi e pazienti. Abbiamo fatto le cose giuste al momento giusto e ci siamo meritati i 3 punti. Questa per noi era la prima di sei finali perché inizia la seconda parte del campionato, decisamente più abbordabile. Abbiamo iniziato col piede giusto e sicuramente già mercoledì con Latina voglia vendicare il risultato dell’andata. Altre volte abbiamo giocato bene nonostante i set persi all’ultimo momento, questa sera, invece, è il primo di tanti avversari che concedono di più e sono al nostro livello, quindi come succede a loro succede anche a noi. Sicuramente la reazione dal punto di vista emotivo è stata importante. Non era facile, ma siamo stati bravi. Io vengo da un periodo un po’ di acciacchi ma ho recuperato al cento per cento. Le decisioni, ovviamente, le prende Bruno, ma io cerco di farmi trovare sempre pronto sia da titolare che da primo cambio, l’importante é fare il bene della squadra”.

Alle voci di giornata si aggiunge quella di Francesco “Cico” De Marchi, schierato titolare da coach Bagnoli e che, fino al momento dell’infortunio, ha disputato un’ottima gara:

“Sono molto orgoglioso della prestazione della mia squadra, ma è il giusto premio per il lavoro che quotidianamente svolgiamo in palestra. Vittoria col cuore, questa, che capita giusta dopo i progressi visti a Piacenza. Lì non era facile strappare un punto, eppure ce l’abbiamo fatta. Oggi abbiamo dato il nostro meglio e ringrazio anche il pubblico che continua sempre a sostenerci nonostante il periodo negativo di sconfitte contro le big del campionato. A parte l’infortunio, dunque, non posso che essere contento. La caviglia sinistra è molto gonfia, ma il fatto che possa tranquillamente camminare è indice che non sia nulla di grave. Certamente faremo tutti gli accertamenti del caso, ma credo di essere nuovamente in forma entro una settimana. Mi dispiace sia capitato proprio oggi che stavo andando bene, ma purtroppo sono cose che in campo capitano, l’importante è recuperare prestissimo”.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Venerdì sera Sora anticipa con Molfetta in diretta Rai

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Dopo il break del week and tutto dedicato alla Del Monte Coppa Italia con la Final Four di SuperLega vinta dalla Diatec Trentino e la Finale della Serie A2 conquistata dalla Emma Villas Siena, si ritorna in campo per la regular season del 72° Campionato di massima serie e ad aprire l’ottava giornata del girone di ritorno è proprio la BioSì Indexa Sora nell’anticipo in notturna.

Venerdì alle ore 20,30 il PalaGlobo “Luca Polsinelli” accoglierà calorosamente l’Exprivia Molfetta, avversario dell’anticipo televisivo in diretta Rai Sport 1. A commentare sulle frequenze nazionali le gesta dei sestetti in campo, il giornalista Marco Fantasia, mentre a dirigere la gara saranno i signori Fabrizio Pasquali e Matteo Cipolla.

L’ultima volta che la BioSì Indexa Sora dei coach Bagnoli e Colucci è scesa in campo, ha vissuto una domenica davvero impegnativa al PalaBanca di Piacenza dove contro la LRP però è tornata a muovere la classifica mollando il colpo solo al tie break. Era in grande emergenza il roster volsco con il virus intestinale che non ha lasciato scampo a nessuno degli atleti costringendolo a tre settimane di grande problematicità ed emergenza.

Ora l’infermeria è vuota, con il rientro in palestra anche del centrale Andrea Mattei a meno di un mese dall’intervento all’anulare della mano sinistra, e dunque il club volsco è pronto ad affrontare nel miglior modo possibile l’ultima parte di campionato che lo attende.

“Il punto conquistato a Piacenza, nonostante l’emergenza che siamo stati costretti a vivere e fronteggiare, è stato molto importante per tutti noi e proprio da questo vogliamo ripartire – spiega lo schiacciatore Francesco De Marchi -. Venerdì è il turno di Molfetta, una squadra molto quadrata e con un’ottima diagonale. Sabbi sta facendo la differenza sia per il risultato del gruppo a livello di punti e percentuali, che per se stesso. Senza ombra di dubbio è lui il giocatore da tenere d’occhio. Viaggia con una media di 35 punti a partita e noi dovremo cercare di contenerlo senza ovviamente tralasciare gli altri componenti della squadra, tutti temibilissimi.

Ci aspetta dunque una partita difficile ma credo che ci stiamo allenando bene tanto da poterla affrontare al meglio. Anche Mattei è tornato dei nostri e quindi abbiamo più possibilità di esprimerci anche in allenamento.

Sarà sicuramente una battaglia e starà a noi dare il massimo, e con la spinta del nostro fantastico pubblico avremo sicuramente una marcia in più.

La pausa di campionato è stata utile per recuperare sia gli infortuni che gli affaticamenti oltre agli influenzati, ma soprattutto per lavorare su alcuni aspetti tecnici così da essere preparati nelle prossime partite nelle quali avremo difronte squadre più alla nostra portata contro le quali potremo meglio esprimere il nostro gioco”.

 

Sulla carta il match mette difronte la nona della classe contro la tredicesima, Molfetta infatti ha in cassaforte un bottino di 22 punti contro i 13 di Sora. I sestetti vengono da un percorso completamente inverso con l’Exprivia che arriva a Sora dopo aver inanellato tre vittorie consecutive conquistate contro Padova, Ravenna e Latina ma che nella parte finale del campionato è attesa dalle big della classe Perugia, Civitanova, Modena e Trento oltre Monza.

I bianconeri invece hanno già affrontato le quattro potenze in apertura del girone e ora dovranno mettere in campo la loro migliore pallavolo per guadagnare più punti possibili nel rush finale nel quale riceveranno tra le mura amiche oltre Molfetta, Latina, Vibo Valentia e Ravenna, mentre in trasferta sarà attesa da Milano e Padova.

 

In questi giorni di riposo dunque entrambi i club hanno lavorato in vista dello sprint per una quanto più prolifica e competitiva parte finale di stagione regolare.

Lo scontro di giornata in passato, e più precisamente negli anni 2011 e 2012, si è concluso con due vittorie per parte quando però le squadre partecipavano al campionato di Serie A2. Nel match giocato a Molfetta durante il girone d’andata invece, i padroni di casa si imposero per 3-0 con coach Gulinelli appena subentrato alla guida tecnica del roster. Gli ex di giornata sono tre, Francesco De Marchi a Molfetta nel 2013-2014 e Andrea Mattei nel 2012-2013 nel campionato di Serie A2, a campi inversi invece Niki Hendriks a Sora nell’anno sportivo 2012-2013.

 

Questa dunque l’aticipo di SuperLega in programma al PalaGlobo “Luca Polsinelli” a partire dalle ore 20:30.

Biglietti in vendita al prezzo di € 10,00 presso il botteghino del PalaGlobo in via Ruscitto; Caffè Novecento – viale San Domenico; Bar Civico 41 – via Napoli; Papa Rossi – piazza Santa Restituta; Caffetteria del Corso – corso Volsci; Dolce & Caffè – via Veneto; Caffetteria del Borgo – via Giacomo Matteotti; Bar La Piazzetta – Centro Commerciale La Selva; Thuban Viaggi – via San Nicolola; Bar Pasticceria Facchini – piazza XX Settembre, Isola del Liri; Bar Gelateria Cinemateatro – via Lungoliri, Isola del Liri.

Oppure attraverso la comodissima opzione online su www.liveticket.it.

 

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Cico De Marchi, pallavolista con la passione per il metal

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E’ l’ultimo arrivato in casa Biosì Indexa Sora, ma non certo l’ultimo degli sconosciuti. Parliamo di Francesco “Cico” De Marchi, schiacciatore classe ’86 con un passato che canta vittorie acclarate e suona fame di nuove avventure. 193 cm di altezza, nato e scresciuto ad Agna, in provincia di Padova, Francesco vanta un curriculum che lo ha visto protagonista non solo nei campionati italiani di A1 e A2, ma anche in massima serie all’estero, in Francia al Rennes e in Germania a Berlino. Venuto su con l’ammirazione per Samuele Papi e la passione per il metal, in questo periodo si sta distinguendo tra le fila volsche per determinazione, caparbietà, capacità e serietà professionale, mettendosi in luce soprattutto nelle ultime partite dove è sceso in campo titolare.
Chi è Francesco “Cico” De Marchi?

“Francesco De Marchi è una persona semplice, che ama divertirsi come tutti, ma avendo sempre la testa sulle spalle. Si impara sempre dagli errori del passato e ad oggi sono attento a non ripeterli più”.

Come nasce il soprannome “Cico”?

“Il mio soprannome è nato quando ho iniziato a giocare a pallavolo a Treviso. Avevo 16 o 17 anni e subito mi hanno catapultato in prima squadra e lì c’erano i vari campioni come Bernardi, Gravina, Vermiglio, Cisolla, Fei ed è stato proprio quest’ultimo a darmi questo nomignolo perché inizialmente mi chiamava “ragazzo” perché ero il più giovane di tutti. Una mattina venne e mi disse che il soprannome “ragazzo” gli sembrava un po’ triste e che avrebbe voluto cercare qualcosa di più internazionale, ma semplice, e lì fu coniato “Cico””.

Come ti sei appassionato al volley, come hai iniziato?

“Mi sono appassionato alla pallavolo dopo un torneo scolastico, quando andai a fare il provino appunto a Treviso. Fui scelto durante questa competizione, nonostante ai quei tempi fossi ovviamente ancora grezzo nei gesti tecnici, ma i vari allenatori presenti videro qualcosa in me; chiesero così a mio padre se avessi voluto fare quindi una prova. Io giocavo ancora a calcio e non volevo smettere, ma il giorno che arrivai a fare il provino in palestra c’era la serie A e vidi Papi, sicuramente più “piccolo” della media, allenarsi con questi giganti di 2m, che saltava un sacco e tirava forte. Proprio guardando lui, che era alto come me, mi venne la voglia di provarci: iniziai a scaricare foto, vedere video e partite in tv, a studiarlo, fino a quando il mio sogno si è realizzato. Ed infatti, in molti mi dicono che in alcuni gesti ci somigliamo parecchio”.

Racconta un episodio pallavolistico che ti sta particolarmente a cuore.

“Ne ho vissuti tanti, dai vari campionati vinti…In quattro anni di A2 ho vinto 3 campionati e ho disputato due Coppa Italia. In A1 anche ho fatto buone cose, nel 2012 sono arrivato anche in nazionale e mi sono giocato un posto per Londra proprio con Papi; due anni fa, però, forse il ricordo più bello e cioè la Champions League con Berlino con il terzo posto conquistato ed io che ho messo a terra l’ultimo pallone, o anche lo scudetto, la Coppa di Germania o quella Europea sempre dello scorso anno, ma la Champions resta l’episodio più emozionante”.

Come ti trovi a Sora e con quali compagni hai legato di più?

“Mi trovo molto bene, non posso dire il contrario. Sono qui da circa tre mesi e ringrazio la società per avermi dato l’opportunità di rimettermi in discussione dopo l’infortunio. Mi trovo molto bene con tutti i compagni, in primis con Mattia, con il quale ci conosciamo da giovani, abbiamo fatto tutto il percorso di nazionale insieme, abbiamo giocato nello stesso club per qualche anno. Anche con Sveto ho giocato a Verona e dunque ci conoscevamo già, con Sperandio e Tiozzo condividiamo la provenienza e spesso parliamo tra di noi in veneto, ma comunque ho legato davvero un po’ con tutti”.

Come ti vedi da qui a cinque anni?

“Innanzitutto mi auguro di giocare ancora; sicuramente sarò più maturo e cercherò sicuramente di lasciare qualche traccia buona di me”.

Sei superstizioso, hai qualche portafortuna?

“No, questo genere di cose non mi appartiene, non ci credo. Non amo fare la classica routine quotidiana prima di una partita o di un allenamento, mi farebbe impazzire, io amo vivere alla giornata. L’unica cosa che faccio è ascoltare prima di ogni training e di un match della musica metal”.

Hobby e passioni.

“Come ti dicevo prima la musica è una delle mie più grandi passioni, ascolto rock e metal. Suono la batteria ed infatti a casa ne ho due e con gli amici del mio paese abbiamo creato una sala prove, dove ho lasciato una delle due e grazie ad uno dei miei migliori amici, Dario, ho reso possibile il fatto di dare lezioni ai ragazzi della nostra città nonché prenderne io quando sono a casa”.

Se non avessi fatto il pallavolista, cosa avresti fatto?

“Sicuramente non avrei abbandonato il calcio, magari avrei fatto motocross, per via dell’adrenalina, delle emozioni che ti da quel tipo di attività. Ma sicuramente il mio più grande sogno sarebbe stato essere un musicista a tutti gli effetti, una rockstar”.

Un pregio e un difetto di Cico.

“Credo che il mio più grande difetto sia essere pignolo: se una cosa non è fatta come dico io, posso essere molto scocciante. Sono fissato con l’ordine, la pulizia e che le cose funzionino come dico io. Una qualità credo che sia sicuramente la mia bontà: so sopportare tante cose, situazioni, persone”.

Hai un motto?

“Si, una frase che mi ha detto Lorenzo Bernardi: “Non aver paura di aver coraggio”. Io rischio sempre, ma almeno so di averci messo il cuore, la faccia e tutto quello che potevo dare”.

Cosa cambieresti di te?

“Forse cambierei un pochino la mia testardaggine: a volte mi impunto troppo su cose che magari potrei farmi scivolare addosso. Comunque ci convivo da 30 anni, fa parte di me e vedo che alle persone care non dispiace…dunque me la tengo così!”.

Cosa pensi della pallavolo attuale?

“Visto che è la mia professione ed è anche un gioco, non posso che dire che la cosa più bella del mondo è lavorare giocando! Il livello qui in Italia è sempre molto alto e per forza di cose devi dare sempre il 100% per non restare indietro. Ci sono molti giovani che stanno entrando nel nostro campionato e sono davvero forti e fanno presagire un futuro certamente d’oro per il volley azzurro”.

Cosa farai quando smetterai di giocare?

“Sicuramente non allenerò, non fa per me ripetere ogni giorno gli stessi gesti, perderei la pazienza e invecchierei molto prima. Credo di restare nell’ambito sportivo, magari come personal trainer”.

Cristina Lucarelli

Sora, da presunta “squadra materasso” a matricola insidiosa

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Ne son passati di palloni sopra la rete da quando la Biosì Indexa Sora ha fatto il suo debutto in SuperLega, proprio in punta di piedi, come si confà a quella che doveva essere la Cenerentola di questo campionato, la cosiddetta “squadra materasso” pronta ad attutire i colpacci dei bruti di turno. Con le prime quattro partite arrivarono le altrettante sconfitte già preventivate, ma che comunque turbano ugualmente gli animi di chi, fino a pochi mesi prima, era abituato a dettare legge un po’ ovunque.

Contro Monza arriva l’ora dell’inversione di rotta, si pensava, ma nonostante fosse palese che qualcosa in campo stesse cambiando, la vittoria “una tantum” viene offuscata dalle nere nuvole di Piacenza e Verona. Ci vuole il derby per dimostrare che il guerriero volsco non è affatto morto e che è pronto ancora una volta a scendere in battaglia e a sguainare tenacia da vendere. In casa dei pontini è il tie break a cambiare il destino bianconero: un punticino che serve però ad innescare quello “strano” meccanismo che da allora vede Sora sempre a punteggio. Tre vittorie consecutive, contro Milano, Vibo Valentia e Padova, per avviarsi alla chiusura del girone d’andata con una marcia decisamente diversa rispetto agli inizi e la possibilità sempre meno futuristica di poter accedere agli ottavi di Coppa Italia. A separare la Biosì Indexa dal giro di boa resta solo un ultimo ostacolo, quello della Bunge Ravenna dell’ex coach Fabio Soli, trasferta da cui i laziali dovranno ricavare quel quid per “cacciare di casa” i romagnoli, con i quali convivono in decima posizione della classifica a quota 11 punti.

A parlare del particolare momento del Sora, l’ultimo acquisto fatto a metà ottobre dalla società di patron Giannetti, lo schiacciatore Francesco “Cico” De Marchi:

“Siamo molto cresciuti dall’inizio di stagione ad oggi e dobbiamo continuare a lavorare per migliorare ancora, fare il nostro meglio giorno per giorno, continuare a impegnarci in palestra come stiamo facendo. Il lavoro paga, quindi continuiamo su questa strada concentrandoci su quanto di buono abbiamo già mostrato di e farne il nostro punto di forza. Ora domenica abbiamo l’ultima gara del girone di andata e dobbiamo riuscire a portare a casa punti. Questa è stata sicuramente una settimana piena, densa, dove abbiamo studiato molto bene l’avversario in cerca di quei punti deboli di cui approfittare. Loro hanno sicuramente un buon opposto, Torres, che non si esime dal tirare forte e dei buoni schiacciatori come il francese Lyneel che da molto equilibrio in ricezione e l’olandese Van Garderen, che conosco da passati trascorsi in Germania, davvero un ottimo giocatore. Sicuramente sarà una partita combattuta e difficile, spero per noi però che riusciremo ancora a far soffiare il vento dalla nostra parte”.

La Biosì Indexa, abituata alla lotta senza esclusione di colpi, cercherà per cui di battagliare duramente per conquistare una grande soddisfazione che non è solo la qualificazione alla coppa, sebbene il trofeo sia ovviamente di prestigio, ma cancellare dalla sua bacheca l’affissione che la voleva come ultima ruota del carro. D’altra parte anche Ravenna scenderà in campo col dente avvelenato di chi, magari, si aspettava qualche referto più positivo in questa prima metà di competizione. Un match, quindi, dalle tinte, sapori e aspettative molto forti, poco adatto allo spettatore più cauto.
Cristina Lucarelli

A Latina derby in campo e in panchina

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Inedita per la BioSì Indexa Sora la sfida infrasettimanale del nono turno di SuperLega che la vedrà protagonista per la prima volta di un doppio derby, quello in campo dove sarà contrapposta alla Top Volley Latina, e quello tra le panchine con i fratelli Bagnoli alle conduzioni tecniche.

Tutto questo andrà in scena domani sera alle ore 20,30 al PalaBianchini di Latina e quello che si preannuncia è uno scontro infuocato dall’importanza della posta in palio. Entrambe le formazioni infatti sono affamate di punti classifica, desiderose di muovere posizioni e poter dire finalmente la loro non solo mostrando cose buone ma concretizzandole in risultati utili ad aggredire le dirette rivali.

Latina e Sora sono separate da un solo punto che i pontini hanno guadagnato nel tie break perso a Ravenna ma il loro vero digiuno lo hanno interrotto alla settima giornata di campionato superando in quattro set l’Exprivia Molfetta. Una vittoria scaccia crisi che serviva, come è stata anche quella di Sora sul Monza, ma alle quali però non è seguito altro. Arrivano infatti al match entrambe con una sconfitta sulle spalle rimediata in trasferta dove la Top Volley è caduta in quattro set a Piacenza, e la BioSì Indexa a Molfetta.

Sulla stessa barca dunque i due club laziali ai quali il destino, per il loro primo incontro, non ha di certo riservato una situazione semplice, ma forse meglio così perché a guadagnarci è sicuramente il grande spettacolo che la pallavolo offrirà.

“Questo match sarà una ghiotta occasione per ritornare a giocare in maniera brillante e aggressiva – dice con convinzione coach Bruno Bagnoli -. Dopo un periodo in cui abbiamo dovuto gestire alcuni problemi fisici che non ci hanno consentito di mantenere o incrementare il livello di gioco che avevamo raggiunto, ora speriamo di poter ripartire nel migliore dei modi. Consci delle difficoltà relative al fattore campo e alla forza di Latina, peraltro rinforzatasi certamente con l’arrivo di mio fratello Daniele, siamo vogliosi di un pronto riscatto in primis rispetto alla qualità del gioco. Il derby è certamente fra Sora e Latina e nulla sarà aggiunto per lo scontro con mio fratello Daniele, i protagonisti saranno certamente i giocatori”.

Daniele Bagnoli, fratello del sorano Bruno, è il nuovo tecnico della Top Volley:

“Entrare a stagione in corso non è mai così semplice ma ci siamo trovati in una situazione dove la squadra aveva bisogno di dare una sferzata alla classifica mentre per quanto mi riguarda io avevo voglia di tornare ad allenare nel campionato italiano. Per quanto riguarda il match con Sora ai giocatori ho raccomandato di avere come punto di riferimento noi stessi, il nostro gioco e le nostre caratteristiche. Sarà importante vedere come reagirà il gruppo messo sotto pressione dalla necessità di vincere per forza. Sarà una partita alla pari. Il destino ci ha riservati questo scherzo della mia prima in casa proprio contro mio fratello. Nel corso degli anni è successo tante volte di essere l’uno di fronte all’altro anche in una finale scudetto, e ho spesso avuto il vantaggio di guidare squadre più forti di Bruno. Ci tengo a vincere davanti al nostro pubblico, a partire bene e perché no a mantenere il mio trend positivo contro Bruno”.

Il punto di vista degli atleti invece lo spiega lo schiacciatore sorano Francesco De Marchi:

“Latina è una squadra quadrata con in rosa atleti che da diversi anni militano nella serie, e ora a questi si è aggiunto un allenatore vincente e dalla buona mentalità. Non solo per questo la gara sarà di alta intensità, ma soprattutto perchè alla Top Volley manca la vittoria in questo campionato. Nel derby entrambi i team vorranno ben figurare ma soprattutto fare punti, e come ben sappiamo queste sono le gare in cui tutto può succedere. Noi stiamo lavorando uniti, la situazione difficile non ci ha di certo diviso e sicuramente lo stiamo facendo a testa bassa dato il poco tempo a disposizione. Non sarà una gara semplice, ancora una volta fuori casa, ma siamo agguerriti quanto loro e quindi ce la metteremo tutta”.

Sora si rinforza con Francesco “Cico” De Marchi

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Francesco “Cico” De Marchi è il nuovo schiacciatore della BioSì Indexa Sora.

La notizia rimbalza sui social da un paio di giorni ma l’Ufficialità è arrivata solo ieri nel primo pomeriggio dopo la firma del contratto e il perfezionamento del tesseramento presso la Federazione Italiana Pallavolo.
Subito Cico è stato messo nelle condizioni di esordire, così, nel giro di un paio d’ore ha preparato il borsone con la sua nuova maglia bianco-nera dentro, ed è partito alla volta di Civitanova Marche per l’incontro con la Cucine Lube dove Rosso e compagni hanno vinto il loro primo set in SuperLega.

Per il grande pubblico tutto è partito da qui, da un post che l’atleta stesso ha pubblicato sulla sua pagina Facebook:

“Dopo mesi di “sofferenza” oggi ho trovato un accordo con la Società Argos Volley Sora che mi ha dato la possibilità di ritornare a giocare in Italia e in A1 per questa stagione!!! Voglio però ringraziare in primis la Società Delta Volley Porto Viro che mi ha fatto allenare con loro in questi mesi, per prepararmi a una possibile chiamata. Nota curiosa, ritroverò il mio amico di mille avventure Mattia Rosso… Sono felice ed emozionato, perchè dopo tre stagioni all’estero torno in A1. Quindi non vedo l’ora di ricominciare”.

Mentre per il vertice societario dell’Argos Volley e per lo Staff Tecnico, la storia De Marchi-Sora è nata qualche tempo fa:

“Dopo aver valutato attentamente le opportunità di mercato, in relazione poi a quelle che sono le nostre possibilità – spiega coach Bruno Bagnoli -, abbiamo deciso di dare fiducia a Miskevich come opposto titolare. A quel punto, abbiamo provato alcuni giocatori per cercare di alzare la qualità dell’allenamento e avere delle alternative valide anche per la partita, e Cico De Marchi è riuscito, nella settimana di prova, a vivacizzare molto gli allenamenti, convincendoci grazie alla sua motivazione”.

Cico è il soprannome spagnoleggiante che gli affibbiò per primo Alessandro Fei ai tempi delle loro giovanili nella Sisley quando, nel 2004, era soltanto un ragazzino. Adesso l’esperienza sulle sue spalle è tanta: dai tempi in cui poco più che ventenne difendeva i colori della Pallavolo Padova e dopo la lunga gavetta in Serie A2 tra Corigliano e Latina, e le puntate in massima serie sempre con il club della sua città, Padova, e Verona tra il 2011 e il 2013 dove ha conosciuto e condiviso tante avventure con coach Bagnoli e Sveto Gotsev, lo schiacciatore ha arricchito di molto il suo bagaglio.
È però all’estero che ha scritto le pagini migliori della sua carriera. Per la stagione 2013-2014 approdò a Molfetta, ma le strade tra l’atleta e il club pugliese si divisero agli inizi di gennaio 2014. Cico ne percorse una diversa che lo porto fino in Francia, nel Rennes Volley 35.
Il vero periodo d’oro arrivo però nelle due stagioni successive quando dal paese dei Galli si trasferì in Germania tra le fila dello Sport-Club Charlottenburg di Berlino dove ritrovò anche un suo ex compagno di squadra nel Padova, il tedesco Kromm, oltre al connazionale Serniotti in panchina. Nell’ultimo anno sportivo infatti ha inanella un triplete alzando al cielo la Coppa di Germania, la Coppa Cev e vincendo lo scudetto.

“Con questo gruppo abbiamo riscritto la storia del club – disse all’epoca De Marchi -.
Per me in realtà quest’ultima è stata un’annata un po’ sfortunata perché ho dovuto fare i conti con un brutto infortunio al ginocchio che mi ha tenuto a lungo fuori. Ma ho recuperato in tempo per l’ultima parte della stagione, quella più importante. La vittoria della Cev ha seguito di poco la conquista della Coppa Germania, che la società non portava a casa da 12 anni. A questo punto non ci siamo di certo fermati, eravamo in ballo e abbiamo ballato anche per lo scudetto che abbiamo vinto”.

“De Marchi è un giocatore completo – continua coach Bagnoli -, che già conosce il campionato italiano e può giocare sia come posto quattro che come opposto, di conseguenza sicuramente siamo convinti di aver fatto un acquisto importante per la qualità degli allenamenti e magari, anche per la partita. Dopo una stagione dove ha giocato poco a Berlino a causa di un problema fisico al ginocchio, ora ha perfettamente recuperato e si è dimostrato assolutamente motivato per questa nuova avventura. Speriamo quindi che si possa integrare nella maniera più veloce possibile così da alzare la qualità di tutto il nostro gioco”.