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Gli uomini in camice dell’Argos Volley

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Un grande risultato sportivo non può prescindere dal team, dal gruppo. E’ un concetto che conosce molto bene l’Argos Volley, che quest’anno ne ha raggiunti diversi di obiettivi grazie proprio a quel mix esplosivo di competenza, professionalità, talento e passione che l’hanno sempre caratterizzata. Se la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora è arrivata dove è arrivata, è perché sussiste questo lavoro di squadra che ne ha esaltato le possibilità.

Fondamentale, in tutto ciò, l’apporto dello staff medico, che ha lavorato a stretto gomito con quello tecnico e la squadra, curando in maniera certosina lo stato di salute degli atleti bianconeri. A tal proposito la società ringrazia i suoi uomini ‘in camice’: i dottori Elvio Quaglieri e Antonio Pellegrini, l’ortopedico Raffaele Cortina, il massaggiatore Luigi Duro, il preparatore atletico Giacomo Paone, la nutrizionista Daniela Capobianco, la ‘Clinica Santa Teresa’, sempre a fianco dell’Argos per la diagnostica, e la ‘Fisioglobal’, struttura partner del club di patron Giannetti che si occupa dell’attività fisioterapica. Ed è proprio il fisioterapista e osteopata Antonio Ludovici a dare voce a questa attività e a fare il punto sulla partecipazione importante della sua Fisioglobal nella quotidianità della pallavolo volsca:

“La collaborazione fra la Argos Volley e la Fisioglobal ormai perdura da ben oltre un decennio, consolidata da una comunanza di passioni ed intenti. Anche quest’anno, come per le precedenti stagioni, l’approccio ufficiale per la Fisioglobal con gli atleti della Superlega è stato in occasione dei test fisici iniziali, attraverso i quali forniamo allo staff dei preparatori dati riguardanti le condizioni di ciascun atleta, stilando uno spettro delle condizioni individuali per permettere il miglior avvio del lavoro finalizzato ad un raggiungimento della condizione fisica ottimale nelle corrette tempistiche. Assieme a Stefano Trotta, ai dottori Raffaele Cortina ed Elvio Quaglieri, alle ragazze dello staff Fisioglobal e al massaggiatore Luigi Duro che segue gli atleti sotto il profilo fisico per la Argos Volley, siamo stati in grado di stabilire degli elevati standard di efficienza nel trattamento e recupero dagli affaticamenti ed infortuni che inevitabilmente accompagnano l’attività sportiva di alto livello.
Da quest’anno la struttura si avvale a questo scopo anche della preziosa presenza e collaborazione di Chiara Ottaviani, già allenatrice del settore giovanile dell’Argos Volley, a lei è affidato il compito di calendarizzare i trattamenti in collaborazione con lo staff sanitario e di seguire gli atleti nelle sedute.
Il lavoro è stato costante e minuzioso, al fine di mantenere positive le performance di rendimento degli atleti. In questo iter è fondamentale conciliare le tempistiche di recupero e l’efficacia delle terapie per ottenere risultati ottimali e concreti nel minor tempo possibile, il tutto applicando le dovute cautele.
Il risultato della lunga esperienza condivisa è un ottimo equilibrio di competenze che fin ora hanno reso esiti all’altezza delle aspettative. La Fisioglobal ha da sempre mostrato particolare attenzione alle necessità della Argos Volley, affiancandone il percorso anno dopo anno, condividendone le soddisfazioni e facendosi trovare pronta a fornire la professionalità necessaria ad ogni salto di categoria.
Penso che la collaborazione sarà ancora duratura e solida nel tempo, a connubio delle professionalità che entrambe le parti sanno da sempre mettere in campo”.

I presupposti per un’altra grande stagione ci sono praticamente tutti, non resta che attendere qualche mese per creare ancora qualcosa di unico tutti insieme!

Cristina Lucarelli – Globo Banca Popolare del Frusinate Sora

Ludovici presenta l’innovativo “The Bridge”

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L’Argos Volley è lieta di congratularsi con uno dei suoi uomini dello staff medico, Antonio Ludovici, fisioterapista e osteopata presso la Fisioglobal di Isola del Liri, per il recentissimo successo di una sua personale invenzione.

A testimonianza delle eccellenze che ruotano attorno alla società bianconera, Ludovici diventa un esempio per tanti: dalla passione verso lo sport in generale e il suo lavoro, ha ideato e poi realizzato nella pratica un innovativo macchinario da palestra, da poco brevettato e che sostituisce, come spiega lui stesso, in tutta sicurezza, un complicato training per i glutei che esclude il coinvolgimento del quadricipite e sfrutta la flessione del ginocchio e l’estensione dell’anca.

The Bridge, così come ho chiamato il mio macchinario, su suggerimento della mia collega Silvia, è stato progettato per palestra, per la difficile esecuzione dell’hip trust – spiega Antonio Ludovici. Quando le descrissi il macchinario lei mi disse “in italiano è il ponte” e così abbiamo pensato alla giusta denominazione. Solitamente l’hip trust si mette in pratica utilizzando un bilanciere sopra le cosce, ma è scomodo perché le ragazze non riescono, quindi chiamano l’istruttore, si carica poco peso, è molto complicato e viene spesso boicottato per tali motivi. Mi è venuto in mente perché, allenandomi in palestra, è successo quello che ho appena descritto: vedo una ragazzetta che chiama l’istruttore, sistemano il bilanciere, 10 minuti per eseguire i movimenti ed ho capito che non andava bene. Mi è venuto un lampo ed ho subito pensato ad una evoluzione dello stesso per facilitarne l’utilizzo. Mi sono fatto aiutare da un mio amico che è un tuttofare ed abbiamo realizzato ciò che avevo in mente e sinceramente è venuto bene, era proprio quello che mi serviva. L’esercizio viene svolto in maniera molto semplice e rapida, in piena sicurezza, perché abbiamo fatto in modo che si adatti alla persona, in modo che sia impossibile farsi male. Ho avuto vari contatti con aziende importanti, ho trovato un produttore di Padova che ha creduto molto nel prodotto, facendone un paio di esemplari da portare alla fiera del fitness di Rimini. Essendo un macchinario nuovo, che non esiste al mondo – cosa strana perché mi sono chiesto se nessuno ci avesse mai pensato – ha attirato molte persone e si è rivelata una scelta vincente. Al di là del macchinario in sé, l’esercizio è importante per le donne soprattutto perché allena i glutei ed è molto efficace, ma erano impossibilitate a farlo perché era complicato. Così, invece, avranno vita facile. E’ esclusivamente da palestra, anche se in determinate situazioni potrebbe essere usato per la riabilitazione, seppure non sia lo scopo principale. Il primo che mi ha aiutato a costruire il prototipo è Angelo Sardellitti, e devo ringraziare anche Alessandro Lucarelli, proprietario della palestra di Avezzano che è riuscito a mettermi in contatto con il produttore e grazie a lui abbiamo reso realtà questa idea”. 

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Fisioglobal e Antonio Ludovici, da anni a lavoro per la forma fisica dell’Argos Volley.

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Il campionato regolamentare di SuperLega sta volgendo al termine e, proprio sul più bello, la Biosì Indexa Sora si sta togliendo le soddisfazioni migliori di questa stagione.
Nonostante i tanti impegni, i bianconeri sono arrivati al fotofinish ancora pieni di energie e grinta per affrontare gagliardi il post season e i play off. Il merito di tutto ciò va cercato non solo nella tenacia e nella forza di volontà degli stessi atleti, non solo nell’abile lavoro di preparazione e dello staff tecnico in generale, ma anche nello staff medico che sempre si è distinto facendosi trovare pronto per ogni tipo di esigenza e risolvendo in tempi-lampo qualsiasi piccolo affaticamento dei beniamini sorani.

Per quest’anno, comunque, normale amministrazione per la Fisioglobal, il centro fisioterapico di Isola del Liri che da anni si occupa della forma fisica dei volsci, come spiega il fisioterapista e osteopata Antonio Ludovici:

“La mia collaborazione con l’Argos volley è nata tanti anni fa. Il presidente Vicini aveva bisogno di un punto di riferimento per la squadra. Venne nel mio studio, parlammo un po’ e ci accordammo per questa collaborazione. Da lì in poi a fianco a lui ho conosciuto Maurizio Panarello, colui che provvedeva un po’ a tutto. Mi relazionavo con lui per qualsiasi cosa, per tutte le problematiche e per organizzare il lavoro. Da lì, il primo allenatore che ho conosciuto è stato Alberto Gatto. Con lui e Maurizio ci siamo trovati sempre bene, c’è stata sempre un’ottima intesa, e sinceramente siamo andati sempre bene.
Il mio lavoro, nello studio di fisioterapia che ho, consiste nel seguirli nelle varie attività che si svolgono durante la settimana, quindi eventuali problemi che si possono presentare; nel caso ci sia un piccolo infortunio, vengono da me, li controlliamo e facciamo la giusta terapia. Ovviamente la cura più adatta viene sempre decisa dal dottor Cortina, che è l’ortopedico della squadra. Con il dottor Cortina collabora il dottor Quaglieri, medico sociale, ed anche lui provvede a seguire i ragazzi. Io mi relaziono tantissimo con Luigi Duro, che è il massaggiatore della squadra, e con lui organizziamo le varie attività per quanto riguarda la fisioterapia, coordinandoci anche con il preparatore Giacomo Paone.
Per quanto riguarda il lavoro di quest’anno, sta andando veramente bene. Io meno lavoro e più significa che il lavoro di team va bene, funziona, quindi mi posso ritenere soddisfatto. Vorrei poi dire un grosso grazie alle persone cui devo un pensiero particolare, come i componenti della famiglia Giannetti, perché è da tanto che collaboriamo e sono orgoglioso di farlo e di continuare questo percorso. Una grande qualità dei Giannetti è senza dubbio la tenacia: sin dall’inizio avevano grandi progetti e sono riusciti a realizzarli e a mantenere le promesse. Li ringrazio per avermi dato la possibilità di far parte di questa grande famiglia. Sono inoltre grato a tutti quelli che ruotano attorno alla società, perché è veramente un gran bell’ambiente e, non per ordine di importanza, ai collaboratori della Fisioglobal, sempre professionali e scrupolosi nell’adempimento di tutti i loro doveri: Stefano, Teresa, Manuela, Emanuela, Chiara, Valentina e le segretarie che sono Stefania e Barbara”.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora