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“Oasi dei Sapori Volley Cup”, torna a scuola l’Argos Volley

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Torna a scuola l’Argos Volley con il progetto “Oasi dei Sapori Volley Cup” dedicato ai giovanissimi alunni del comprensorio. Doppio appuntamento ieri mattina per il capitano schiacciatore Mattia Rosso, l’altro martello Kupono Fey e il libero Pierpaolo Mauti, che hanno incontrato i ragazzi della scuola media di Broccostella, appartenente all’istituto comprensivo “Evan Gorga”, divisi in due gruppi.
Gli alunni si sono dimostrati sin dalle prime battute molto interessati alla vita che conduce un giocatore di SuperLega, un ragazzo che è riuscito a fare della propria passione un lavoro: tantissimi i quesiti, che hanno riguardato le sedute di allenamento, la dieta di un professionista, i tecnicismi di questa disciplina. Tanta curiosità e desiderio di cimentarsi soprattutto nel torneo interclasse che riguarda gli studenti del comprensorio e nello specifico proprio il triennio delle medie e il biennio delle superiori. Gli scolari di seconda e terza media, avendo già partecipato nelle precedenti edizioni, hanno mostrato tanto entusiasmo e la volontà di fare ancora meglio quest’anno, sotto l’occhio vigile di un coach da A1; perché, come di consuetudine, i ragazzini impegnati nelle sfide della competizione organizzata dalla società volsca in collaborazione con l’azienda agricola-agriturismo Oasi dei Sapori, sono preparati durante la stagione da un atleta della Biosì Indexa che, per l’occasione veste i panni del mister, insegnando fondamentali, regole, azioni e gioco di squadra.
Molto affascinati dall’opportunità gli studenti della prima che faranno il loro esordio proprio quest’anno. Dopo una prima fase all’interno della scuola di appartenenza, dove si giocheranno partite tra pari classe, i migliori potranno accedere alla seconda fase tra le mura del PalaGlobo, il tempio del volley sorano, teatro domenicale di match di massima divisione nazionale. Proprio sul parquet di via Ruscitto avverranno gli incontri tra le migliori di ogni istituto e da questi usciranno le finaliste che si contenderanno coppe e premi nella giornata conclusiva del torneo, prevista solitamente per fine maggio. Dopo le spiegazioni di rito e le tante domande, Rosso, Mauti e Fey si sono messi all’opera, giocando con i loro allievi d’eccezione. Palleggio, schiacciata, bagher e tanto divertimento per tutti nella palestra di Broccostella:

“E’ sempre stimolante per i nostri alunni la partecipazione a questa iniziativa, oramai consolidata dell’Argos Volley – spiega la docente Antonella Mancini. Il fatto che i ragazzi possano rapportarsi a degli atleti di spessore come quelli della Biosì Indexa Sora, non può che favorire una sana propensione allo sport e ad una vita sana. La nostra scuola partecipa da diversi anni al progetto e siamo sempre stati soddisfatti e contenti di ripeterci l’anno successivo, con i giovani che si avvicinano sempre più volentieri alla pallavolo, sempre molto ben predisposti e interessati a questa attività. E’ un modo anche di confrontarsi con la realtà di altri istituti, sviluppando una competitività rispettosa e acquisendo una consapevolezza dei concetto di gruppo e divertimento positiva”.

Pierpaolo Mauti aggiunge il proprio punto di vista:

“Questo genere di lavoro a contatto con i ragazzini e dal risvolto sociale, e non solo sportivo, fa bene non solo ai nostri utenti, ma anche a noi stessi, insegnandoci a fare una sorta di coaching. Il fatto di dover trasmettere i valori del nostro sport è un compito di grande responsabilità che noi ci assumiamo con piacere, sperando di riuscire ad appassionare i più piccoli si alla pallavolo, ma anche all’attività motoria in generale e a far capire loro l’importanza di un’alimentazione equilibrata, di uno stile di vita il più sano e felice possibile e della nozione di coesione e collaborazione tra loro”.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Rosso: “Della gara contro Piacenza ci resta un grande rimorso”

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Anche se arriva per la Biosì Indexa Sora un’altra sconfitta, questa volta la compagine bianconera può gonfiarsi il petto per aver tenuto banco fino alla fine e averci provato a prolungare la partita al tie break. La Wixo LPR Piacenza si sapeva sarebbe stata una squadra ostica da affrontare, ma l’esercizio sarà espressamente importante per la prossima gara, quella contro la BCC Castellana Grotte di venerdì prossimo, l’8 dicembre.
La bella performance del Sora è commentata così dal libero Mauti, schierato in avvio di match ma che poi ha lasciato spazio al rientrato Santucci:

“La squadra ha combattuto fino all’ultimo punto, peccato per il risultato. Bravi gli avversari, ma bravi anche noi a lottare fino al termine gara. Stiamo migliorando di giorno in giorno grazie ai consigli che ci dà il nostro mister in palestra quotidianamente. Secondo me avremo un proseguo di stagione molto positivo. Purtroppo è mancata aggressività nei punti finali. Infatti il quarto set si è concluso 25 a 23 per gli avversari. Eravamo in vantaggio di 4 punti, che ci avrebbero consentito di raggiungere il nostro obiettivo, e li abbiamo persi. Anche a loro è mancato qualcosa, noi siamo stati bravi a sfruttare i loro momenti di difficoltà, così come anche loro lo sono stati altrettanto a sfruttare i nostri. Il punteggio parla chiaro, 3 a 1 per gli avversari, ma sono sicuro che ci toglieremo molte soddisfazioni”.

Voleva fare punti, invece, capitan Mattia Rosso che dice:

“La partita di stasera, dal mio punto di vista, è finita con un grosso rimorso, perchè non so se ci ricapiteranno occasioni come questa di vincere. Loro sono un’ottima squadra, anche se non sono in buon momento di forma, e lo si è visto. Abbiamo avuto una ghiottissima occasione di riaprire l’incontro nel quarto set. Siamo stati molti punti avanti contro una formazione, con tutto il rispetto, non così irresistibile come altre che abbiamo affrontato nelle gare precedenti. Dobbiamo tornare martedì ad allenarci in palestra, e poi venerdì a Castellana Grotte ci aspetta un’altra gara molto importante in cui ci confronteremo contro l’ultima della classe insieme a noi. Speriamo di riuscire a portare a casa il risultato”.

Per gli avversari emiliani analizza la contesa, invece, Alletti:

“Noi venivamo da due brutte sconfitte e avevamo voglia di riscattarci. Siamo riusciti a partire bene e poi alla lunga è uscita Sora. Noi sapevamo che non sarebbe stata una partita facile, e che loro avrebbero giocato con cattiveria anche per tutte le vicende extra pallavolistiche. Noi siamo stati bravi nel quarto game, nonostante fossimo sotto di qualche punto, a rimanere aggrappati alla partita e a portarla a casa. Sono soddisfatto della mia prova più della vittoria, si può sempre migliorare. Adesso abbiamo ancora un’altra settimana di lavoro che ci attende, ma oggi era importante portare a casa i 3 punti e prendere un po’ di tranquillità”.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Pierpaolo Mauti: “In campo non mi sentivo solo, ma spinto da tifosi e compagni”.

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Il piccolo di casa Argos Volley è cresciuto ed è diventato un atleta freddo e temerario, in grado di gestire criticità ed emergenze. Entrato a gara iniziata, col dovere di sostituire l’esperto Santucci, il giovane Pierpaolo Mauti si è reso protagonista di un’ottima prova contro la Calzedonia Verona, guadagnandosi il plauso del pubblico e i complimenti di compagni, tifosi, staff, complimenti anche da ex colleghi che hanno utilizzato il canale dei social per far avvertire la propria stima a quello che fino a poco tempo prima era uno che aveva poco praticato il campo da gioco. 73% di ricezione positiva e 36% di perfetta non sono numeri scontati: Pierpaolo si è messo in luce e ha dimostrato tutta la sua forza, tutto il suo talento.

Tra i tanti commenti apparsi sulla bacheca del libero, spicca quello dell’ex bianconero Matteo Sperandio, amico di tante battaglie, che gli scrive simpaticamente: “Grande Pier ho saputo bravissimo! Continua così! La prossima volta riuscirai ad allacciarti bene anche la scarpa sinistra come la destra!”.

Il più contento di tutti però è lui, Pierpaolo, che racconta:

“Tutti sapevamo che non sarebbe stata una partita facile; ci siamo impegnati molto durante la settimana per prepararla al meglio e quando sono stato chiamato in causa dall’allenatore per sostituire Santucci ho cercato di farmi trovare il più pronto possibile. Chiaramente subentrare ad un campione come Marco è stato un onore per me, anche se sono molto dispiaciuto per il suo acciacco fisico e spero riesca a risolverlo il prima possibile. Sapevo dentro di me, e sentivo che l’allenatore, i compagni e il pubblico credevano nella mia presenza, avevano fiducia nei miei mezzi, non temevano una brutta figura; io ho cercato di ripagarli, mettendo anima e corpo in campo, ho cercato di buttarmi su ogni palla e, per quello che potevo, incitare i compagni, spronarli a fare sempre meglio. A fine partita sono stato felicissimo di ricevere tutti quei complimenti dalle persone presenti, da quelle che hanno sempre sperato di vedermi sul rettangolo da gioco, che contavano sulla mia tenacia. Infatti mia madre, mia Zia e mia sorella erano lì, felici e orgogliose della mia prestazione ed appena ho potuto sono corso ad abbracciarle. Io sono solo una persona ma in campo non mi sentivo solo, perché ero spinto dalla forza d’animo dei tifosi, che ringrazio per avermi incitato a gran voce, e da tutti i miei colleghi, che a fine gara non hanno perso tempo per stringermi in un forte abbraccio”.

Non meno, dallo staff al gran completo, giungono i più sinceri complimenti ad un prodotto del proprio vivaio, con la speranza che tanti altri piccoli bianconeri possano percorrere lo stesso cammino nel mondo del professionismo che ora parla chiaro: Mauti è un libero da SuperLega nonché il futuro della Biosì Indexa Sora.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Sora-Verona: le voci dei protagonisti

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Lascia il palasport “Città di Frosinone” con una sconfitta la Biosì Indexa Sora che, nonostante abbia condotto un match con tanta grinta e voglia di sfatare la cabala che l’ha vista fino ad ora non riuscire a tagliare il traguardo, non riesce a sopraffare la Calzedonia Verona. I tre set in cui si è giocata l’ottava di campionata vanno letti attraverso gli eloquenti parziali (20-25; 27-29; 23-25): tre parziali che raccontano una Sora in perenne lotta ma che scivola sul finale, dopo aver tenacemente più volte condotto il gioco e rimontato l’avversario, scavalcandolo e poi cedendo sul più bello, forse complice quella sottile tensione che una squadra così giovane ancora deve imparare a gestire.

Protagonista assoluto del match diventa il libero Pierpaolo Mauti, chiamato a sostituire Santucci che ha accusato un affaticamento. E’ proprio il giovane atleta a commentare la sua performance e quella generale della squadra:

“Questa è stata una partita molto difficile e tesa. Purtroppo Santucci ha avuto un risentimento muscolare e mi è dispiaciuto molto. Io ci ho messo l’anima e ho dato tutto per la squadra. Ho cercato di buttarmi su ogni pallone, ma il risultato è stato comunque quello del 3 a 0 per gli avversari. Bravi loro, ma molto bravi anche noi. Ripartiremo presto in palestra per cercare di migliorare le cose che sono andate male e aggiustare tutte quelle piccolezze che riusciamo a capire grazie al nostro mister Mario Barbiero”.

Al giocatore segue proprio la disamina del coach bianconero:

“Oggi abbiamo affrontato un avversario di grande rispetto – spiega il tecnico dei volsci -, però nonostante stiamo iniziando a giocare con continuità non so se paghiamo ancora l’inesperienza o gli errori che commettiamo dal 20 in poi. Per noi ormai è diventata una sorta di cattiva consuetudine. Generalmente queste situazioni accadono un po’ per poca esperienza di categoria e un po’ probabilmente anche per la tensione o per la paura, perché dopo sette sconfitte calcare il campo e affrontare a viso aperto l’avversario non è proprio semplice. Però è un peccato perché siamo sempre lì, giochiamo, recuperiamo, difendiamo, contrattacchiamo; poi in questi momenti ci si perde, e non dovremmo farlo quasi a metà stagione. Continueremo a lavorare e cercheremo di far crescere ulteriormente questi ragazzi sull’intensità della fase finale dei set, ma capisco che ci vogliono tempo e pazienza. Speriamo di migliorare in futuro, al di là della prossima partita. Ci sono stati dei cambiamenti di tipo tattico perché l’avversario aveva inquadrato il nostro sistema di ricezione e aveva trovato le giuste vie di battuta, per cui abbiamo dovuto modificare leggermente l’assetto. I cambi non sono dovuti a cattive prestazioni, ma a una modifica tattica della squadra”.

Per la controparte gialloblu va ai microfoni la guida Nikola Grbic:

“Per noi è arrivata un’altra vittoria importante, ma l’ultima cosa che sto guardando in questo momento è la classifica poiché quest’ultima è solamente la conseguenza di ciò che stiamo facendo in campo. Sono molto contento della conferma della bella prestazione fatta contro Ravenna. Ancora ci sono alcune cose da migliorare, sulle quali stiamo lavorando, sulle quali stiamo crescendo di domenica in domenica. Venire qui e portare via tre punti da Sora non è così semplice quanto sembra e lo si è visto anche nella partita contro la prima della classe, ovvero il Perugia. Questa è una squadra di valore che più avanti nel tempo toglierà delle lunghezze a qualche club”.
Intanto la Biosì Indexa si ributta a capofitto negli allenamenti e da domani sarà nuovamente al PalaGlobo per preparare l’insidiosa trasferta di Milano.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Confermato Mauti, ma… difenderà i colori sorani con una maglia diversa dai compagni

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Il parco volsco dei giovanissimi mette nero su bianco un’altra riconferma: anche Pierpaolo Mauti resta in casa Argos Volley, sebbene con qualche piccolo cambiamento. L’atleta classe ’95, di Roccavivi ma nato e cresciuto pallavolisticamente parlando a Sora, sarà ancora un giocatore della Biosì Indexa Sora, ma stavolta vestirà la casacca del libero. Da martello a difensore, questo passaggio era già nell’aria dalla passata stagione ed ora ha trovato concretezza; ruolo, questo, che meglio si adatta alle caratteristiche di Pier, come lo chiamano gli amici, e che gli consentirà di evolvere la propria carriera con un salto di qualità. Una scelta, dunque, che lo stesso Mauti ha saggiamente illustrato:

“Questo mutamento di ruolo ha una doppia spiegazione: da una parte i problemi alla schiena che mi hanno attanagliato nel mio unico anno fuori da Sora, a Castellana Grotte, quando un’ernia al disco mi ha tenuto fuori dal campo tantissimo tempo e a causa di cui, ancora oggi, porto gli strascichi. Dall’altra parte, ho sempre avuto una forte propensione per la ricezione e la difesa, dove mi sento molto più sicuro. Proprio la somma di questi elementi mi ha fatto capire che la figura del libero è più adatta alle mie esigenze e capacità e questa trasformazione può permettermi un tipo di futuro professionale diverso e offrirmi maggiori chance di giocare, un giorno, da titolare”.

Chiarito questo “cambio-maglietta”, Pierpaolo può lasciarsi andare alle sensazioni scaturite dal rinnovo di fiducia del club bianconero nei suoi confronti:

“Gioco con l’Argos dall’età di 13 anni e poter restare ancora è soddisfacente. Sono molto contento della stima che la società ha mostrato nei miei confronti, dandomi l’opportunità di continuare a giocare qui. La stagione di SuperLega appena trascorsa, la prima della mia vita ovviamente, mi ha insegnato qualcosa di fondamentale, l’umiltà. Dal mio canto spero di aver dato una mano a tutta la squadra, sia in fase di allenamento che come supporto morale e spirito di gruppo. Sapere di disputare un campionato di massima serie non può che caricarti di energia positiva ma anche di tante responsabilità, situazione che si ripeterà quest’anno in maniera ancora amplificata. Dopo aver fatto esperienza nei mesi scorsi, dobbiamo aumentare il target e dare ancora di più in palestra e in campo. Spero di migliorare, imparare sempre delle finezze dai miei colleghi più grandi, ma di dare anche io qualcosa in cambio alla squadra e di ben figurare se dovessi scendere sul parquet”.

D’altronde, come in molti del pubblico non avranno di certo dimenticato, Pierpaolo è stato protagonista di un simpatico “battesimo” sportivo su una delle piazze più importanti d’Italia, il PalaTrento, dove scese sul taraflex della Diatec con il singolare look della barba tagliata a metà, a testimoniare il passaggio di grado all’interno della propria formazione.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Oasi dei Sapori Volley Cup: la sesta giornata della seconda fase

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Mentre si avvicina la fatidica data delle finali del 21 maggio, il torneo “Oasi dei Sapori Volley Cup” continua ad essere disputato con sempre maggiore entusiasmo. Questa quarta edizione ha visto una forte crescita del progetto targato Argos Volley e dedicato a tutte le realtà scolastiche del comprensorio con un numero impressionante di partecipanti, notevolmente implementato rispetto alle già proficue passate stagioni, segno evidente di come la passione per la pallavolo abbia preso sempre più piede nel territorio e di quanto questo sport possa entrare di diritto tra i più praticati e “sentiti” in zona. Questi risultati sono figli di un’attenta programmazione che ha sempre visto la società volsca avere un occhio di riguardo per i più giovani e fornirgli strumenti adeguati ad uno sviluppo personale corretto tanto dal punto di vista fisico quanto valoriale e morale. Gli sforzi del club bianconero hanno dunque puntato una sola direzione, quella del futuro, ramificando il proprio impegno al fianco dei ragazzini iniziando proprio dal posto dove passano maggior tempo, la scuola.

La competizione ideata allora appositamente per gli studenti giunge alla sesta giornata della seconda fase, quella che si svolge nel tempio della pallavolo da SuperLega, il PalaGlobo “Luca Polsinelli”. Questa volta ad incontrarsi sul taraflex di via Ruscitto sono le classi terze delle medie, sempre coadiuvate dalla presenza degli atleti della Biosì Indexa Sora, per cui, ad allenare la III A della Rosati il libero Marco Corsetti, a dirigere la III A di Campoli Pierpaolo Mauti, mentre la III C di San Rocco si è servita della volontà dello schiacciatore Marco Lucarelli. Al termine di un girone molto battagliato, leggiamo i seguenti referti: III A Rosati vs III C S. Rocco 2-0 (25-19, 25-17); III A Campoli vs III C S. Rocco 0-2 (17-25, 23-25); III A Campoli vs III A Rosati 0-2 (13-25, 17-25). A spuntarla, dunque, la classe della Rosati, che così si aggiudica il posto in finale.

“E’ sempre una gioia partecipare a questo tipo di attività – spiega Pierpaolo Mautie vedere questi ragazzini competere con grande affiatamento tra compagni e rispetto per il nemico in campo, ma che resta amico al di fuori del rettangolo di gioco. Questo significa che gli alunni di queste scuole sono entrati perfettamente nell’ottica della pallavolo e degli ideali che porta con sé, quindi ciò palesa che l’impegno della mia società e di tutti noi porta a dei risultati concreti. Per me, in veste di atleta e poi in quella di coach per questi giovanissimi, non può che essere una bella esperienza per la crescita professionale e anche personale: è piacevole parlare con loro e trasmettergli qualcosa, che sia un piccolo accorgimento tecnico, un consiglio o semplicemente lo spirito con cui affrontare una gara con serietà ma senza mai annoiarsi, e fare dello sport una valvola di sfogo sana”.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Anche l’Istituto Comprensivo di Isola del Liri gioca a pallavolo con l’Argos Volley

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Doppio appuntamento scolastico per la Biosì Indexa Sora che stavolta va a far visita ai ragazzi delle medie dell’Istituto Comprensivo di Isola del Liri, polo didattico ex Dante Alighieri. La mattinata degli alunni acquista un sapore diverso grazie alla presenza del centrale Andrea Mattei, del palleggiatore Federico Marrazzo e dello schiacciatore Pierpaolo Mauti, capitanati, come sempre, da coach Colucci.

Tanti gli scolari del plesso, divisi in due gruppi per meglio recepire tutte le informazioni che gli atleti professionisti dell’Argos Volley sono in grado di dare, sia a livello umano che tecnico. Difatti, dopo le presentazioni di rito, quello che si è instaurato tra i giovanissimi e i pallavolisti bianconeri è stato un proficuo dialogo imperniato sui valori intrisici a questa disciplina per poi estendersi al fattore tecnico, soprattutto in virtù della competizione che vede gli scolari protagonisti. Il torneo “Oasi dei Sapori Volley Cup” è nel vivo della prima fase, dove le classi di ogni scuola si sfidano con le loro pari interne al fine di aggiudicarsi il passaggio al secondo step, quello che le vedrà calcare il taraflex del PalaGlobo “Luca Polsinelli”, avvalendosi di un tutor della SuperLega e sognare le finali di maggio.

Dopo la teoria si passa alla pratica: bagher, schiacciata, palleggio, per affinare il più possibile la tecnica e scaldare le braccia per le gare che aspettano gli studenti. E’ sempre questo il momento più atteso, dove l’allenamento va a braccetto con il divertimento, quello sano, quello che piace tanto all’Argos e che cerca di veicolare il più possibile tra le verdi leve del comprensorio. Apprezzatissimo l’impegno del trio targato Biosì, come spiega la docente Maria Leonetti:

“Ho trovato i nostri ragazzi molto interessati a questa attività, merito soprattutto della disponibilità dei giocatori dell’A1, sempre molto gentili e attenti alle esigenze dei nostri scolari. Non è la prima volta che il nostro istituto partecipa al torneo organizzato dall’Argos Volley Sora e difatti questo incontro è stato davvero atteso con ansia dagli alunni. L’educazione al gruppo, al gioco di squadra, cerchiamo di infonderla ogni giorno, ma poter vedere dal vico, con i propri occhi, coloro che la applicano quotidianamente per lavoro, oltre che indole, è certamente una spinta maggiore di qualsiasi nozione teorica. Il lavoro che la società volsca fa per il territorio è notevole e noi siamo fieri di partecipare ad un progetto sportivo, educativo, ma anche ricreativo che non può far altro che apportare grossi vantaggi alla crescita personale dei giovani nonché alla società che viviamo, sempre più bisognosa di esempi positivi e puliti”.

La mattinata ha trovato poi degna conclusione tra foto, autografi e qualche domanda di “rifinitura” post allenamento, per meglio comprendere quei dettagli che possono fare la differenza nel gioco. La stretta di mano finale ha dunque sancito ancora una volta, qualora ce ne fosse stato il bisogno, che la collaborazione tra il club sorano e l’ente scolastico è sempre più forte e rappresenta, per l’Argos, l’attività faro, pezzo irrinunciabile del proprio planning settimanale.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

La scuola elementare “G. Ruggeri” accoglie Sperandio, Kalinin e Mauti

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Ottime prestazioni anche fuori il campo da gioco per la Biosì Indexa Sora che prosegue nel fruttuoso cammino educativo-scolastico. Nella mattinata di giovedì, difatti, il centrale Matteo Sperandio e gli schiacciatori Pierpaolo Mauti e Dennis Kalinin hanno fatto visita all’Istituto Comprensivo Sora II, nello specifico alla scuola elementare “Giuseppe Ruggeri”. Momento di grande entusiasmo per i piccini del plesso che hanno accolto coach Maurizio Colucci e i suoi atleti con la tipica gioia e la spontaneità dell’età. Davvero nessun imbarazzo per i bambini che, ricchi di curiosità e brama di conoscenza, hanno tempestato i loro beniamini con domande argute, quesiti intelligenti che, dall’altra parte, si traducono sempre più in uno stimolo per i professionisti della serie A che svolgono con grande piacere questo tipo di attività, assolutamente di punta per la società Argos Volley. D’altronde, il compito di un atleta che fa dello sport il proprio lavoro, soprattutto a questi livelli, e ne condiziona la routine in conseguenza alle esigenze che la disciplina impone, vuole che ci si proponga come un modello sano non solo sul rettangolo di gioco, ma anche al di fuori, dove i principi di cooperazione e reciproco aiuto sono basilari per la vita stessa nella moderna società, così come lo è anche mostrare uno stile di vita lontano da cattive abitudini e che si ripercuota positivamente sul proprio benessere psico-fisico. Sembrano averlo capito più che bene i piccoli dell’istituto, affascinati dai racconti di vita e del quotidiano di quei “giganti” che ora sono i loro idoli e in cui in tanti sperano di rispecchiarsi tra qualche anno. Tanta partecipazione, ovviamente, al momento ludico, quello che ogni volta illumina maggiormente gli occhi dei ragazzini che si cimentano con fervore e cercano di carpire quanto più possibile.

“Ogni qualvolta l’Argos Volley entra nel nostro istituto, per i miei alunni è sempre motivo di festa – spiega sorridente l’insegnante Marina Arena. Grazie a questi incontri, i piccoli vengono instradati verso la pratica motoria, con tutti i benefici che comporta, nonché verso un’educazione che non può prescindere dal rispetto delle regole, di valori condivisi e di chi ci troviamo di fronte, vuoi che sia un compagno, vuoi che sia un avversario. L’Argos, da sempre vicina all’ente scolastico, è fautrice di un lavoro davvero impagabile con queste giovani leve, regalandogli ogni volta piccoli e grandi sogni e dandogli l’opportunità di conoscere un mondo pulito come quello del volley e di farli svagare nel modo più sano possibile. I bambini vengono educati alla competizione corretta e al fattore gruppo, indispensabile a scuola, nello sport, quanto nel quotidiano. I giocatori, poi, sono davvero fantastici, così pazienti, così umili, semplici e disponibili con tutti. Non possiamo che essere soddisfatti”.

La visita, come da prassi, non poteva poi che concludersi con foto, autografi e quell’ultima carezza di saluto con la messa in agenda di un altro appuntamento.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Pierpaolo Mauti: ritratto di un giovane schiacciatore

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Nato e cresciuto in casa Argos Volley, questa volta a raccontarsi è il giovanissimo schiacciatore della Biosì Indexa Sora Pierpaolo Mauti. Pierpaolo – Pier per gli amici – è, insieme a Marco Lucarelli, uno dei prodotti del vivaio bianconero approdato alla panchina della prima squadra grazie alla caparbia e allo spirito di sacrificio, all’umiltà e alla serietà che lo contraddistinguono. Nato a Sora quasi 22 anni fa, è ovviamente tra i più giovani del roster e tra i beniamini del pubblico locale.

Chi è Piperpaolo Mauti?

“Pierpaolo Mauti sicuramente è un ragazzo solare, a cui piace stare insieme agli altri per divertirsi. Adoro, infatti, stare in gruppo, ragion per cui mi rendo sempre disponibile sia verso gli amici che con i compagni di squadra. Questo per dare una mano e cercare sempre di migliorare me stesso tanto professionalmente quanto nella vita quotidiana”.

Come hai iniziato a giocare a pallavolo?

“Inizialmente giocavo a calcetto, ma non lo sentivo come un ambiente che mi appartenesse davvero. Allora mia zia, essendo io molto alto già da allora, mi consigliò di giocare a pallavolo e di venire qui a Sora. Grazie al suo consiglio e all’amicizia che la lega al presidente Enrico Vicini, mi sono avvicinato a questo splendido sport, mi sono appassionato e ne ho fatto in pratica la mia vita”.

Racconta il tuo esordio.

“Il mio esordio è stato molto emozionante. Avevo 17 anni e subentrai a Patriarca durante il campionato di A2. Quando coach Ricci mi chiamò e mi disse che avrei dovuto scaldarmi per entrare in ricezione ero felicissimo ma mi tremavano le gambe. I miei compagni, allora, mi hanno esortato a fare del mio meglio. Gli avversari, infatti, come ci aspettavamo, hanno battuto su di me, ma la ricezione è stata positiva”.

Chi è stata la persona più importante per il tuo percorso nel mondo del volley?

“Sicuramente coach Maurizio Colucci è stata la figura più importante per la mia crescita professionale. Io ho iniziato proprio con lui a giocare a pallavolo e, dopo nove anni, essere allenato ancora da lui, in prima squadra, per me è un grande onore, oltre che un immenso piacere”.
Che emozioni si provano, così giovane, a far parte di una compagine che sta disputando il campionato di SuperLega?
“Sicuramente è una sensazione molto forte, bellissima ma anche carica di responsabilità. Sono orgoglioso di far parte di questo gruppo perché tutti quanti mi aiutano a migliorare e spero, nel mio piccolo, di contribuire anche io alla crescita generale della squadra”.

Come ti immagini tra dieci anni?

“Spero di continuare la mia carriera nella pallavolo che conta, perché per me sarebbe un sogno, ma sono pronto a prendermi ciò che viene”.

A chi ti ispiri, sportivamente?

“Il mio modello fin dall’inizio è stato Marshall, che ho avuto l’onore di conoscere ed affrontare in campo in questa stagione. E’ stato il mio primo idolo perché lo vedevo saltare tantissimo, ma anche tutti i campioni della nostra nazionale ci hanno messo del loro per farmi amare così tanto questo sport”.

I compagni a cui sei più legato?

“Non ci sono compagni con cui ho legato di più rispetto agli altri, perché sto bene davvero con tutti, ma se proprio dovessi sceglierne uno direi Andrea Mattei. Stiamo spesso insieme, andiamo d’accordo e ci divertiamo molto”.

Racconta delle tue passioni.

“La mia passione più grande è la pallavolo, ma mi piace tantissimo leggere, soprattutto nel periodo invernale quando preferisco rintanarmi in casa e ne approfitto per spulciare tantissimi libri, variando molto le tematiche affrontate e le tipologie di narrazione”.

Parlaci di un episodio pallavolistico che ricordi con piacere.

“Ci sono due episodi pallavolistici che ricordo con molto piacere, uno è stato il mio esordio in serie A2 e l’altro la vittoria del CQP nel 2010, ai tempi delle giovanili. Nessuno si aspettava la nostra vittoria contro Roma1, eppure ce l’abbiamo fatta”.

C’è stato un momento meno felice nella tua vita da professionista?

“L’unico anno durante cui sono stato fuori da Sora è stato a Castellana Grotte, in una realtà che mi è piaciuta veramente tantissimo per via della gentilezza delle persone. Mi hanno trattato come un figlio. A gennaio, però, ho avuto problemi alla schiena, sono dovuto stare fermo un annetto per via di un’ernia del disco e non è stato facile per me affrontare questo infortunio”.

Descriviti con tre aggettivi.

“Solare, onesto, generoso”.

Quanto ti senti cambiato dal tuo esordio ad oggi?

“Sono molto cambiato, ovviamente maturato, complici le stagioni con la prima squadra. Spero di continuare su questa strada e che i miglioramenti possano essere palesi sia fuori che dentro il rettangolo di gioco”.

Cristina Lucarelli

Il “Battesimo” di Marco Corsetti e Pierpaolo Mauti.

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Anche i “piccoli” di casa Argos Volley crescono, e davanti alle telecamere di Rai Sport e su uno dei campi più temuti d’Italia consacrano il loro passaggio alla condizione di atleta più adulto, più maturo: ad essere protagonisti di una simpatica storia di goliardico “nonnismo” sportivo, i giovanissimi Pierpaolo Mauti e Marco Corsetti. I due giocatori della Biosì Indexa Sora, in quel di Trento, in occasione del big match contro la Diatec, hanno subito il classico rito del passaggio del testimone, routine per l’ambito pallavolistico di serie. A decretare che fosse l’ora giusta per il battesimo alla SuperLega, i cosiddetti senatori Marco Santucci e Mattia Rosso, coadiuvati dai giovani ma esperti di cadetteria e con il loro attuale bagaglio in A1, Matteo Sperandio e Nicola Tiozzo, come spiega Corsetti:

“Poteva andarci peggio – dice ridendo il libero. Io e Mauti siamo stati oggetto di uno di quei scherzi di routine per i più giovani di una squadra. I più “anziani”, e dunque Santucci e Rosso, assieme a Tiozzo e Sperandio, avevano deciso che fosse arrivato il momento per darci letteralmente un taglio. E così, ci è stata rasata la barba a metà, in maniera speculare a me e Pierpaolo e siamo stati costretti a scendere in campo così. La cosa più divertente, per loro ovviamente, è anche quel po’ di somiglianza fisica che ci accomuna, assieme al look barbuto, che ci ha fatto apparire sul parquet ancora più buffi. Mentre Sperandio procedeva alla rasatura, Santucci mostrava tutto in diretta facebook e tutti gli altri erano lì presenti a ridere della vicenda… Non vi dico i commenti della fidanzata, di amici e parenti! Ma, tutto sommato, avrebbero potuto scegliere qualcosa di ancor più ridicolo, quindi non ci lamentiamo!”.

A Corsetti si accoda la testimonianza di Mauti:

“Ci tengo a precisare, innanzitutto, che ci hanno obbligato a conciarci in quel modo, con quelle barbe lunghe da un lato, inesistenti dall’altro. Eravamo ridicoli, lo so, ma anche simpatici in fondo. Questa è una cosa che si fa da sempre tra i professionisti e un po’ ce lo aspettavamo, anche se all’inizio non ero molto contento di farlo, poi mi son lasciato trasportare dall’atmosfera… d’altronde ci sono passati tutti loro prima di me e io non sarò l’ultimo. Da casa arrivavano tantissimi commenti su facebook: addirittura c’erano amici che chiedevano di rasarci anche i capelli a metà e cose simili. Ecco, se penso che avrebbero potuto anche farci uno scherzetto del genere, mi rendo conto che noi siamo stati molto fortunati e loro magnanimi! E poi, il fatto che questo abbia sancito una sorta di passaggio di grado ci rende anche un po’ orgogliosi”.

E così i due giocatori bianconeri sono scesi sul parquet del PalaTrento con il singolare look ed entrambi sono stati impiegati in partita, rendendo finalmente “ufficiale” l’avanzamento di carriera agli occhi di tutti. Certo è che né Mauti né Corsetti potranno scordare quella gara in cui hanno timbrato presenza passando come i più osservati dal pubblico presente sugli spalti e a casa. Che il battesimo sia dunque loro di ottimo auspicio per la futura carriera.