Perugia non fa sconti a una coriacea Sora

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La capolista Sir Safety Conad Perugia non fa sconti in casa e mette in archivio un’altra vittoria piena giocando però con la BioSì Indexa Sora una gara bella e intensa che non le ha fatto tirare il fiato mai.

Al PalaEvangelisti, nella gara valevole per la sesta giornata del girone di ritorno, una Sora competitiva ma una Perugia più continuativa alla conquista dei tre punti che le permettono di mantenere il comando della classe e di presentarsi a Bari il prossimo fine settimana per la conquista alla Coppa Italia con ancora più carica.

Senza nulla da perdere, a braccio sciolto e con la mente libera ma concentrata sul gioco senza mai un abbassamento di tensione, i ragazzi dei coach Barbiero e Colucci, ci hanno creduto lottando palla su palla senza condizionamenti avversari. Nonostante però la loro determinazione e la motivazione sempre alta, nei momenti importanti è prevalso il valore della Sir Safety Conad che nel primo set, con un ottimo muro e un incisivo servizio, ha chiuso tutti i giochi all’avversario. Nel secondo Sora ha sgomitato ed è entrata in gara con nuove intenzioni, ma è nel terzo che prepotentemente si è fatta strada aprendo con un 1-5 che ha tenuto viva e appassionante la contesa finita ai vantaggi.

Podrascanin è stato eletto meritatamente migliore in campo autografando 12 punti di cui ben 5 muri (10 totali di squadra), ma il best scorer è Petkovic con 18.

Allo starting players coach Mario Barbiero fa scendere in campo il suo solito 6+1, quello formato dal palleggiatore Seganov in diagonale con Petkovic, dalle bande Rosso e Nielsen, dai centrali Caneschi e Mattei, e Santucci libero. La guida tecnica perugina, Lorenzo Bernardi invece, propone la diagonale De Cecco-Atanasijevic, Podrascanin e Ricci in posto 3, i martelli Zaytsev e Russell, e Colaci  libero.

In avvio di gara Atanasijevic onora subito il suo nomignolo, “Magnum”, per il 3-0 che dopo il turno al servizio di Podrascanin diventa 8-3. Sora fatica a entrare in gara tagliata fuori dai giochi dall’ottimo muro perugino e dal servizio, fondamentali che fanno registrare il massimo vantaggio locale del +7 sul 12-5. Petkovic interrompe la striscia positiva avversaria e manda sui nove metri il suo capitano che prova a suonare la carica rosicchiando lunghezze importanti per il 12-9. Ma è sempre il muro locale a comandare con Podrascanin e Russell a fermare sulla rete le intenzioni sorane per il nuovo allungo del 16-10. Scorre così il gioco fino all’ace di Atanasijevic che fa decidere a coach Bernardi di concedere un po’ di respiro ad alcuni dei suoi inserendo Shaw in regia al posto di De Cecco e sul 21-16 Berger per Russell. Dall’altra parte della rete Seganov prova a innescare tutte le sue bocche da fuoco ma il divario da colmare oramai è ampio così la Sir Safety Conad fa suo il primo set 25-18.

Torna in campo con nuove intenzione la BioSì Indexa con il muro di Mattei ai danni di Ricci che segna il primo vantaggio del 3-4. De Cecco fa rispondere subito il suo centrale che poi va a segno anche dalla battuta per l’8-7 ma Rosso lavora bene per il cambio palla che Caneschi a muro a fermare Podrascanin, e Petkovic in attacco trasformano nel 9-11. Al PalaEvangelisti si gioca palla su palla con Sora che trova lo spazio per accumulare un altro punticino di vantaggio sul 13-16 con il suo opposto che comincia a girare come ci ha sempre abituati a vedere. De Cecco di seconda intenzione dice ai suoi che è arrivato il momento di rimettersi in riga e, con un ace e un fallo avversario, rimettono tutto in parità 17-17. Ferma il gioco coach Barbiero e alla ripresa si continua punto a punto con Fey che prende il posto di Rosso. 21-22 ed è la guida tecnica perugina a richiedere il time out discrezionale per indicare ai suoi come aprire il gas e spingere alla chiusura del set. E così è stato: con il mini break dal parziale di 3-0 che ha segnato sul tabellone il 24-22, il PalaEvangelisti si è infiammato ma la BioSì Indexa non si è intimorita con il 24-23 che voleva portare la contesa ai vantaggi, ma la pipe di Russell ha messo a referto il game 25-23.

Testa in campo per Rosso e compagni che con il dente avvelenato sembrano continuare a giocare il set precedente con lo 0-3 che in poco diventa l’1-5 che costringe mister Bernardi all’interruzione del gioco. La BioSì Indexa mantiene stretta il suo vantaggio fino al 6-8 messo in parità dallo Zar. Il livello sale con i sestetti che spingono molto. Perugia in difesa raccoglie tutto con Colaci onnipresente e Russell a finalizzare per il primo sorpasso set del 13-11. Contro break per i bianconeri ospiti con Petkovic sulla rete a tutto braccio a riportare i suoi in vantaggio 14-16. De Cecco stavolta si affida a Podrascanin per il nuovo aggancio del 19-19. Sulla rete nella metà campo sorana c’è ancora Petkovic per il 22-22 e per l’ace del 22-23 ma poi il neo entrato Berger lo mura per il punto che vale il set e il match. Atanasijevic manda in rete la Battuta che porta la contesa ai vantaggi, ma due errori ospiti scrivono la parola fine su una bellissima gara.

SIR SAFETY CONAD PERUGIA – BIOSÌ INDEXA SORA 3-0

 

SIR SAFETY CONAD PERUGIA: De Cecco 3, Atanasijevic 9, Zaytsev 9, Russell 12, Podrascanin 12, Ricci 6, Colaci (L), Shaw, Anzani n.e., Siirila n.e., Berger 1, Della Lunga 1, Andric n.e, Cesarini (L) n.e.. I All. Lorenzo Bernardi; II All. Carmine Fontana. B/V 7; B/P 19; muri: 10.

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov, Petkovic 18, Rosso 8, Nielsen 5, Mattei 5, Caneschi 4, Mauti (L); Marrazzo, Duncan Thibault n.e., Lucarelli n.e., Fey, Penning n.e.. I All. Mario Barbiero; II All. Maurizio Colucci. B/V 2; B/P 13; muri: 4.

PARZIALI: 25-18 (‘25); 25-23 (‘28); 26-24 (‘30).

MVP: Marko Podrascanin.

ARBITRI: Piperata Gianfranco, Pozzato Andrea .

SPETTATORI: 3.205.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

La carica dei 100 in direzione Perugia

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“La carica dei 100” in partenza da Sora, destinazione l’Umbria, Perugia e ancor più da vicino il PalaEvangelisti. L’occasione è di quelle extra lusso perché la Biosì Indexa andrà a vedersela, domani alle 18.00, con la capolista Sir Safety Conad Perugia. I Block Devils dello “zar” Ivan Zaytsev sono, d’altronde, garanzia di spettacolo, nomi eccellenti e atmosfera da serie A consacrata. Un palazzetto gremito funge poi da carburante di prima qualità per spingere i propri atleti a combattere su quel particolare “ring” in taraflex, a dare il tutto per tutto, e i sorani sapevano che mancare era traducibile con “perdersi lo show dei show” e lasciare i propri beniamini a secco di quella magica benzina di cui parlavamo.

In cento, chi con pullman organizzati dagli stessi tifosi, chi con mezzi propri, andranno nella tana della prima della classe a cantare per i loro ragazzi, a sfoggiare il grande cuore bianconero che fino a questo momento ha sempre contraddistinto il pubblico lirense, certo non nuovo alle trasferte, anche le meno agevoli per distanza. Perugia non incute timore alla spavalda Armata Volsca, sebbene sia consapevole della forza unica di una corazzata come quella del presidente Sirci. Così come sul campo, baldi saranno Rosso e compagni, con tanto rispetto per l’avversario, ma senza nessuna paura, altrettanto faranno le cento anime al loro seguito.

Irrequieti e trepidanti, i supporters della Biosì Indexa non vedono l’ora di scaldare gli spalti perugini, piazzare vessilli e striscioni e cercare di alzare il più possibile la voce per farsi sentire dai loro beniamini tra la bolgia del tifo casalingo.

La società Argos Volley non può che essere emozionata e soddisfatta da una simile dimostrazione di affetto e ringrazia il suo pubblico che è stato sempre presente, dal palasport frusinate al PalaGlobo di via Ruscitto e che nemmeno fuori dalle mura amiche si tira indietro e assolve a tutti quei “compiti non scritti” che solo un collettivo diligente sa portare a termine allo stesso modo. Per il resto dello spettacolo, poi, bisognerà aspettare solo il fischio d’inizio e chi sarà presente non se ne pentirà.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Domenica con i Block Devils

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Al termine di una settimana tornata a scorrere con ritmi meno martellanti e densi di appuntamenti ma con la cadenza quotidiana che permette a coah Barbiero e al suo staff tecnico di continuare il lavoro sul piano della crescita della squadra, arriva l’appuntamento con la Sir Safety Conad Perugia. Domenica alle ore 18:00 la BioSì Indexa Sora è attesa dalla prima della classe e da tutta la sua splendida cornice del PalaEvangelisti, per la sesta giornata del girone di ritorno.

“Perugia è una squadra fortissima composta da campioni autentici – dice coach Barbiero -: per noi sarà una partita difficilissima, giocheremo sul loro campo ma cercheremo di fare il massimo. Il lustro del club non ci condiziona di certo, a farlo molto di più è la qualità degli atleti. Cercheremo di giocare la nostra pallavolo, non so fino a che punto arriveremo, ma la partita dell’andata ci ha insegnato che tutto può succedere e che bisogna crederci sempre lottando palla su palla, poi sarà il match a sancire il risultato finale. Rispetto a quel precedente noi siamo cambiati molto, riusciamo ad essere più competitivi, mentre Perugia è migliorata tanto nella amalgama, nella continuità di gioco e possiede un servizio straordinario, tra i migliori del campionato.

Ai miei ragazzi ho chiesto di mantenere alta la motivazione e cercare di continuare a crederci perché questa stagione è stata sfortunata nei risultati ma non possiamo rimproverarci nulla, abbiamo sempre dato il nostro massimo. Chiederò ancora una volta di fare esattamente quello che ogni giorno fanno in palestra con grande determinazione e serietà professionale”.

Dal giro di boa, cinque sono state le gare ufficiali di campionato disputate in quindici giorni che nelle casse dell’Argos Volley hanno portato un punto, quello guadagnato al PalaGlobo “Luca Polsinelli” nel tie break con Ravenna, utile a muovere la classifica con l’aggancio e il sorpasso momentaneo a Castellana Grotte, e a ridare morale a tutto il gruppo che continua a scendere in campo da vero guerriero volsco.

Ma se la BioSì Indexa ha chiuso il suo periodo intenso la scorsa domenica, alla Sir Safety Conad c’è voluto mercoledì per farlo e in soli tre giorni in più le gare messe in archivio sono state otto. Alle cinque di campionato infatti vanno aggiunti i suoi importantissimi impegni nella Pool A di Champions League. È soprattutto nell’ultima settimana che i Block Devils hanno avuto ritmi serrati e scanditi velocemente da un tour de force tutto in trasferta iniziato martedì 9 gennaio per l’appuntamento di campionato del giorno seguente a Milano, continuato la domenica a Monza e poi terminato in Belgio, a Roeselare, con il rientro a casa di mercoledì. Tre gare e tre vittorie che hanno permesso al club del Presidente Sirci di restare al comando della SuperLega e della Pool A di Champions League.

Perugia dunque guarda la classifica dal lato inverso di Sora, o meglio, si affaccia e vede tutte le sue rivali sulla testa. Regina d’inverno e prima della classe a quota 48 punti dopo quindici giornate di cartello, continua la sua lotta con la diretta rivale Cucine Lube Civitanova che la marca stretta a una sola lunghezza di distanza e con la quale ha perso lo scontro diretto nel girone d’andata. Gli altri 3 punti li ha lasciati all’Azimut Modena che ha avuto la meglio in trasferta sul caldo campo perugino.

Domenica quindi dopo tanti giorni lontano da casa, i Block Devils riapriranno le porte del PalaEvangelisti per chiudere un periodo intensissimo prima di tuffarsi alla conquista di uno degli obiettivi societari, la Del Monte Coppa Italia che andrà in scena nel prossimo week and a Bari.

“Perugia ha due turni di coppa, prima e dopo il nostro incontro – continua la guida tecnica sorana -. Per loro dunque sarà importante fare risultato in chiave classifica, ma nella testa avranno sicuramente altre competizioni importantissime per questo spero, un po’ egoisticamente, che ci lasci qualche spiraglio per poterci infilare e magari toglierci qualche soddisfazione.

Punteremo sull’intensità, sulla continuità e sulla voglia di fare una buona partita soprattutto perché giocheremo in un palazzetto importante ma soprattutto contro una squadra importante. Hanno una compagine che a livello di gioco può essere nettamente superiore alla nostra, però proveremo fino in fondo a metterli in difficoltà”.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Foto: Komunicare

Giovanili: al via il Campionato Under 13 maschile

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Nella mattina di domenica 14 gennaio si sono aperte le danze anche nel campionato territoriale di Under13 maschile, con il girone B che ha visto andare in scena il primo concentramento stagionale in quel di Pontecorvo. Protagonisti della manifestazione sono stati giovanissimi della Biosì Indexa Sora, i padroni di casa della Polistudentescapontecorvo ed i coetanei del Real Piedimonte Volley Club.

Capitan Iafrate e soci hanno portato a casa l’intera posta in palio, grazie ad una netta vittoria per 0-3 (9-15; 6-15; 6-15) contro i locali e ad un 3-0 a tavolino sui pedemontani, presentatisi con un numero insufficiente di atleti al fine della disputa ufficiale della gara.

Il risultato maturato contro pontecorvesi è stato frutti di un match breve e senza storia, merito della grinta e del carattere dei piccoli sorani che non hanno mai abbassato la guardia, coadiuvati da un’attenta coppia di tecnici, pronta sempre a dare le giuste indicazioni ai ragazzi in campo.

A disposizione della coppia Ottaviani-Giacchetti c’erano: Iafrate Lorenzo (K), Bottoni Alberto, Marsella Federico, Mazza Lorenzo, Tomassi Luca. Oltre a questi, menzione speciale per il piccolo Di Maio Alessandro, membro effettivo del gruppo, ma non impiegabile poichè sotto quota minima di età, che apporta quotidianamente un ottimo contributo nelle sedute di allenamento, mostrando doti di assoluto pregio.

Alla fine del concentramento coach Ottaviani ha dichiarato:

“Sono molto soddisfatta dei miei ragazzi. Nonostante fossero al loro esordio stagionale, infatti, non si sono lasciati cogliere impreparati, anzi, sono scesi in campo molto uniti e con la grinta giusta. A livello tecnico hanno risposto tutti molto bene. Bottoni, per esempio, nonostante fosse alla sua prima esperienza agonistica, avendo iniziato ad allenarsi solo 4 mesi fa, ha mostrato importanti doti al palleggio, dando così la possibilità ai propri compagni di giocare al meglio. Mazza si è rivelato fondamentale in attacco, insieme a capitan Iafrate e Marsella che hanno fatto della difessa e del contrattacco il proprio punto di forza. Chiave di volta del match è stato, invece, il servizio di Tomassi, molto preciso anche in ricezione. Sono quindi fiera della loro prestazione e soprattutto del fatto che, nonstante siano sempre stati in vantaggio, non hanno mai abbassato la guardia e non hanno mai permesso agli avversari di rifarsi sotto e tenergli testa. Sono sicura, quindi, che questi ragazzi ci daranno molte soddisfazioni”.

Al PalaGlobo il CT Blengini attento spettatore di Sora vs Padova

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Ospite d’onore a sorpresa al PalaGlobo “Luca Polsinelli” con il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di Pallavolo Maschile, Gianlorenzo Blengini, attento spettatore della gara tra la BoSì Indexa Sora e Kione Padova.
La scorsa domenica a partire dalle ore 18:00, entrambi i sestetti hanno avuto modo di lottare per i propri obiettivi e di farlo mostrando anche al CT le loro capacità tecnico-tattiche, la loro importanza nel gruppo e per il gruppo, la loro forza mentale e personalità in campo.
Ma cosa ha portato veramente coach Blengini e tutto il suo staff tecnico nel palazzo bianconero, lo abbiamo chiesto a lui:

“Credo fermamente che parte del mio ruolo sia anche quello di andare direttamente a vedere i giocatori, e quindi non solo di guardarli in televisione o sentirli telefonicamente. Per questo cerco di essere presente nei palazzetti, e dove possibile andrò anche a seguire gli allenamenti, ovviamente in quei Club dove ci sono più giocatori eleggibili per la nazionale in quanto mi sarebbe materialmente possibile assistere alle sedute di tutte le squadre per via della scarsità di tempo a disposizione.
Però, nonostante le varie difficoltà che possono esserci, credo che la mansione del CT sia quella di andare sui campi a guardare i giocatori per continuare anche d’inverno un lavoro che per me è di 12 mesi e non solo ridotto ai 4 estivi. Sfruttando tutto questo arco temporale posso avere modo di relazionarmi con i colleghi sulle varie panchine e direttamente con i ragazzi, capire e parlare delle varie problematiche tecniche, fisiche, dei problemi medici, ma anche ascoltare sensazioni, convinzioni, aspettative, dubbi, difficoltà, perché è soprattutto così che si può guardare e valutare il rendimento.
Credo che le convocazioni in Nazionale debbano essere una risposta al rendimento dei giocatori in campionato, e non solo se hanno giocato bene in nazionale nella stagione precedente”.

Nominato Commissario Tecnico della Nazionale Italiana il primo agosto del 2015 con il compito di guidarla nella World Cup e nel Campionato Europeo di quell’anno, è ai Giochi Olimpici del 2016 che Blengini porta l’Italia alla conquista della medaglia d’argento cedendo il passo in Finale al Brasile. Al termine della stagione 2016/17, dopo aver portato la Lube Civitanova alla vittoria scudetto e della Coppa Italia, in entrambi i casi in lotta contro la Diatec Trentino, ha cominciato a dedicarsi interamente al gruppo azzurro confermato dal Presidente Federale, Bruno Cattaneo, guida della Nazionale Italiana e Direttore Tecnico delle Nazionali Maschili.

“Sin dal primo giorno della mia presidenza – spiegò all’epoca il Presidente Cattaneo – ho sempre detto che l’intenzione del Consiglio federale era quella di avere due ct a tempo pieno e così è stato fatto. Analizzando la mole di lavoro e gli impegni che investono i tecnici delle nazionali non riteniamo opportuno il doppio incarico. Siamo fermamente convinti che questa scelta in termini futuri sia la migliore sia dal punto di vista della gestione delle nazionali maggiori, che per quanto riguarda la programmazione dei rispettivi settori”.

D’obbligo verso l’ospite d’eccezione del PalaGlobo, la richiesta di un’analisi del match dall’altro delle sue competenze:

“Una partita molto combattuta quella tra Sora e Padova, soprattutto nei primi due set che sono stati decisi davvero da un pallone. In questi frangenti la Kione ha mostrato qualche cosa in più soprattutto nella gestione delle palle lente, mi viene in mente ad esempio l’ultimo pallone del primo set quando Nelli ha giocato molto bene contro un muro ben schierato. Nel finale del secondo set invece, Sora ha avuto buone possibilità di chiusura ma su due situazioni di palla lenta non è riuscita a trovare il punto subendo muro. E’ stata brava Sora a portare a casa il terzo, giocando poi bene anche nel quarto dove, nonostante Padova sia partita forte, è riuscita a colmare il divario e portarsi avanti sul 15 pari. Poi forse gli ospiti hanno dato qualcosa in più in termini di esperienza nel campionato generale, ma credo sia stata una partita molto combattuta, una partita giocata con un buon atteggiamento e con voglia di vincere da parte di tutte e due le squadre”.

Sempre dal punto di vista tecnico, come vede invece la BioSì Indexa?

“Sora è in crescita. E’ una squadra che, rispetto all’inizio del campionato ha messo a segno qualche risultato che migliora la fiducia e da un po’ più di buon umore per andare in campo e giocare anche i momenti meno positivi delle partite. Vedo una squadra che sta in campo con automatismi sempre migliori e che sviluppa il gioco con più continuità, e quindi credo che stia facendo un cammino in linea con quella che era la consapevolezza di un campionato duro anche dal punto di vista tecnico”.

Un campionato che con la sua durezza tecnica diventa anche importante saper affrontare mentalmente:

“Il campionato italiano, a differenza degli altri, impone in maniera più assoluta la capacità di stare nella sofferenza oltre alla parte tecnica, in quanto il nostro è uno sport molto tecnico, ma la differenza con gli altri campionati la fa il fatto che devi giocare senza respiro sempre, e questo vale per le grandi e per le meno ambiziose. La capacità di stare nella sofferenza con l’atteggiamento giusto, che magari per Sora implica qualche sconfitta consecutiva, credo sia imprescindibile, come credo anche che lo stia facendo, e bene”.

Prima di tornare alle sue attività, sia lavorative e dunque ai colloqui con gli allenatori e i giocatori, sia ludiche per soddisfare tutte le richieste dei fai tra selfie e autografi, “Chicco” Blengini ci tiene a far sapere e a ringraziare:

“Al PalaGlobo mi sono trovato bene. Una grande ospitalità con tanta eleganza e gentilezza da parte di chi ci ha accolto mettendoci a nostro agio e a disposizione tutto ciò di cui avevamo bisogno”.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Giovanili: l’Under18 conquista il derby

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Tutto facile per la formazione dell’Under18 maschile di marca Biosì Indexa che si è aggiudicata in scioltezza il derby sorano contro l’Olimpia, guadagnando l’intera posta in palio con un secco 3-0 (27-25, 25-14, 25-20).
Nel palazzetto di via Ruscitto, la coppia Giacchetti-Ottaviani ha schierato Cocco al palleggio opposto a Florio Federico, Natalizio e Monticelli di banda, Cerrone ed Abballe dal centro e la coppia di liberi Costantini-Iafrate.

Il primo periodo vede due facce dello stesso Sora. Nella prima parte, infatti, gli ospiti si portano davanti fino al 9-21, complici alcuni errori di troppo nella metà campo della Biosì Indexa, con la panchina locale che prontamente blocca il gioco e richiama all’attenzione i propri ragazzi, mischiando le carte in tavola con l’ingresso di Caschera per Monticelli, D’Amico per Natalizio e Florio Filippo per Florio Federico. Al rientro sul parquet, la grinta e la tenacia fanno sì che tutto vada nel verso giusto, tanto che gli atleti dell’Argos mettono a segno ben 17 punti, contro i soli 3 refertati dagli ospiti, ribaltando così la situazione e portandosi sull’1-0 trascinati dall’esplosività di un Caschera mai domo.

Nel secondo parziale le guide tecniche locali scendono in campo con Cocco in cabina di regia, Florio Federico opposto, Natalizio e Caschera in posto quattro, Cerrone e Sili dal centro e la solita coppia di liberi Costantini-Iafrate.
Il divario tecnico tra le due squadre continua a palesarsi, con la retroguardia del sestetto di coach Anna Fabrizio che non riesce a contenere gli attacchi di un Cerrone in grande spolvero, merito anche della sinergia tra prima e seconda linea, con la coppia di liberi Costantini-Iafrate che continua a rappresentare una sicurezza per la propria squadra, permettendo a Cocco di smistare al meglio palloni. La Biosì continua quindi, caparbia e forte, ciò che aveva iniziato nel set precedente e, con l’innesto di un ritrovato D’Amico per Caschera, referta un netto 25-14 che sugella il 2-0.

Stessa formazione e stesso copione per il terzo tempo, con i padroni di casa che sprintano e subito mettono il naso avanti, ponendo break importanti tra loro e gli avversari. A pesare sul bilancio del set sono anche gli attacchi di Cerrone, che ben figura assieme al collega di reparto, Sili, alla prima stagione in Under18. La formazione del presidente Vicini, però, fa il bello ed il cattivo tempo e, a causa di qualche indecisione, lascia accese le speranze dell’Olimpia Volley che continua però ad arrancare. Gli atleti dei coach Giacchetti ed Ottaviani, allora, premono con il piede sull’acceleratore mettendo a terra ogni palla utile, impartendo così il 25-20 che decreta la fine del match con un netto 3-0.

Al termine della partita, coach Giacchetti ha dichiarato

“Sono molto fiero della prestazione dei miei ragazzi, soprattutto del modo in cui hanno ripreso un primo set che sembrava esserci scappato via. Il fatto di essere riusciti in una rimonta che, agli occhi di tutti, poteva risultare impossibile, ci ha resi ancora più consapevoli delle nostre capacità e ci ha permesso di fare nostro l’ennesimo derby di categoria. Abbiamo siglato un’importante vittoria ritrovando uno dei nostri fiori all’occhiello, Giuseppe D’Amico, assente sui campi da gioco per ben tre mesi. Molti dei miei ragazzi, poi, hanno dimostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, di poter dire la propria all’interno del campionato. Basta pensare, ad esempio, alla coppia di centrali Cerrone-Sili. Cerrone è decisamente il miglior centrale di categoria in quanto attacca con percentuali altissime, circa l’80-85%. Inoltre lavora e si impegna ogni giorno in palestra e sul campo da gioco, ed i risultati si vedono. Sili, invece, è alla sua prima esperienza nel campionato di Under 18 in quanto 2003. La scorsa stagione ha disputato, infatti, il campionato di Under 14 ma, nonosante questo, non si lascia intimorire e dice la sua in ogni match, con quel briciolo di ignoranza di cui ogni giocatore avrebbe bisogno. Tra i migliori giocatori dell’incontro c’è sicuramente Caschera che, non appena è stato chiamato in causa, ha risposto a gran voce, trascinando i propri compagni verso la rimonta. Christian è cresciuto in maniera esponenziale rispetto alla passata stagione, e sono i risultati a parlare per lui. Mi preme fare, però, una menzione speciale per la coppia di liberi Costantini-Iafrate. Sono ormai tre anni, infatti, che si avvicendano in ogni gara, in ogni set, suppotandosi l’uno con l’altro, nonostante la classica competizione tra pari ruolo. E’ entusiasmante la collaborazione che c’è tra i due che si aiutano, si sostengono, si incoraggiano, non dimenticando, poi, che sono entrambi bravissimi”.

Rosso: “Credevamo nella vittoria e meritavamo il tie break”

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E’ stata davvero una sfida tribolata quella tra la Biosì Indexa Sora e la Kioene Padova, ma alla fine la spuntano i veneti che chiudono la bagarre sull’1-3. I set sono stati tiratissimi, come evidenziano i risultati parziali, purtroppo per i volsci, i patavini hanno allungato il passo emergendo di “testa”, complice l’ottima regia di Travica:

“La colonna sonora è sempre la stessa. Combattiamo nel primo set perdendolo ai vantaggi, così come nel secondo – spiega il coach locale Mario Barbiero. Queste sono situazioni che generano un dispendio di energie enorme, nello stare sempre a inseguire e a lottare su ogni pallone e poi non essere premiati, soprattutto per inesperienza. Noi finora ce la stiamo mettendo tutta e continueremo a farlo perché abbiamo ancora tante giornate davanti e strada da percorrere. Il gruppo risponde, si allena bene, e più di così a questi ragazzi non me la sento di chiedere; in ogni partita stanno dando il meglio di loro stessi. Oggi al posto di Santucci ha giocato Mauti che ha fatto molto bene il suo dovere, e pertanto non abbiamo patito in quel ruolo. Come al solito utilizziamo 7/8/9 giocatori perché questa formazione ha bisogno di utilizzare tutti i giocatori, nelle varie pieghe dei set abbiamo la necessità di cambiare qualcosa, quindi complimenti anche a chi è subentrato, come Mattia Rosso, in campo a metà del primo periodo. Il capitano ha giocato una buona partita, ed è anche questo lo specchio del lavoro che si sta facendo. Per noi tanti avversari sono di livello più alto, ma nel complesso, non nei singoli. Siamo abituati a fronteggiare squadre che giocano una pallavolo con un’intensità diversa rispetto a noi”.

Il verdetto, che non ha premiato i sacrifici sul taraflex dei casalinghi, ha lasciato un po’ di amarezza a capitan Rosso, che in questa vittoria ci sperava davvero, come asserisce in intervista:

“Questa è stata una partita molto equilibrata, credevo molto nella vittoria perché stavamo venendo da un buon periodo, e per noi lo è ancora, forse non tanto per loro. Sapevamo di avere un po’ di problemi fuori casa a livello di prestazione, quindi ci speravamo in questa chance. Forse nel primo set siamo stati un po’ contratti, e lo abbiamo regalato. Partire già con un set di svantaggio diventa dura. Poi però siamo stati bravi a rimanere attaccati al match, e sono stati dei piccoli dettagli a fare la differenza per loro. Forse con qualcosina in più da sistemare, non tantissimo, avremmo meritato il tie break. Quando si arriva a giocare in tempi molto tirati ci vuole un po’ di grinta, e questa dovremo imparare a tirarla fuori al momento giusto, quello che hanno fatto loro. Vincendo quel game hanno incanalato la gara”.

Per gli ospiti è il martello Randazzo a dare la sua lettura dell’incontro:

“Questa per noi era una partita fondamentale perché servivano punti. Giocare a Sora è tortuoso, c’è un tifo molto caloroso. La Biosì Indexa, in casa, gioca molto bene. Il nostro obiettivo era fare 3 punti e ci siamo riusciti. C’era il CT della nazionale Blengini ad osservarci, sta girando molto per i campi, e poi farà le sue scelte. Questo naturalmente è uno stimolo in più. Tutti stiamo correndo ed è giusto che corra anch’io”.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Sora vende cara la pelle ma a Padova passa il mal di trasferta

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Al PalaGlobo “Luca Polsinelli” si chiude 1-3 il combattuto match tra la Biosì Indexa Sora e la Kioene Padova giocato sotto lo sguardo attendo del commissario tecnico della Nazionale Italia Gianlorenzo Blengini. A dispetto del verdetto finale, i quattro set sono stati molto battagliati e con repentini cambi di fronte, sorpassi e agganci a opera di entrambe le formazioni in campo, a esclusione dell’ultimo.
Complicata e difficile sono gli aggettivi che i coach hanno utilizzato per descrive una gara che ha visto i primi due set decisi da un paio di palloni con Padova a mostrare qualcosa in più e la reazione sorana che non è tardata ad arrivare con una positivissima frazione di gioco che ha riaperto il match nel quale buono è stato l’atteggiamento e la voglia di vincere di entrambe le squadre. Nel quarto però l’esperienza della Kione ha avuto la meglio confermando a gran voce che Padova non ha il mal di trasferta e vuole puntare dritta al suo obiettivo play off.
Nel suo lato di campo, Sora ha venduto cara la pelle, e anche quando Padova l’ha messa sotto, ha cercato e trovato il suo punto di ripartenza riuscendo a trasformare alcune occasioni in possibilità. La Kione si è trovata invece ad affrontare e a vincere una gara che le ha mostrato e fatto vivere molte più insidie di quelle che si aspettava con i padroni di casa che hanno continuato a viaggiare sui ritmi dell’ultimo turno aggiungendo qualcosa in più alla sua bella pallavolo.

“E’ stata una partita molto complicata – dichiara coach Mario Barbiero -. Noi, a tratti, abbiamo giocato bene, a tratti meno bene. Padova ha fatto una buona gara anche se ci ha dato, in alcuni momenti del match, la possibilità di rientrare in partita. Siamo stati bravi nel terzo set, meno nel quarto. Sicuramente da questa partita potevamo chiedere di più, ma è andata così quindi accettiamo il risultato del campo”.

“E’ stata una partita difficile, proprio come ce la aspettavamo – dice invece mister Valerio Baldovin. Entrambe le squadre hanno giocato molto a sprazzi e con troppi errori. Sapevamo che era una partita che si sarebbe giocata sull’aspetto tattico e così è stato”.

Allo starting players coach Mario Barbiero fa scendere in campo il 6+1 formato dal palleggiatore Seganov in diagonale con Petkovic, dalle bande Fey e Nielsen, dai centrali Caneschi e Mattei, ma con la novità Mauti libero. La guida tecnica patavina invece, Valerio Baldovin, propone la diagonale Travica-Nelli, Polo e Volpato in posto 3, i martelli Randazzo e Cirovic, e Balaso libero.

Con Petkovic i padroni di casa aprono il match 3-1, ma per un sestetto che scappa l’altro rincorre bene con break e contro break che accompagnano il primo set fino al 9-9. È la Kione ad alzare per prima la voce con Travica che si affida a Randazzo per l’11-14 che suggerisce a coach Barbiero l’interruzione del gioco con la richiesta del time out discrezionale e poi l’inserimento di capitan Rosso al posto di Fey. Nielsen di potenza rimette tutto in parità andando a segno sulla rete e dai nove metri per il 14-14. Padova vuole correre avanti ma Sora è brava sul cambio palla spezzando il gioco avversario che nel frattempo però ha portato il punteggio sul 20-22. L’opposto serbo per il 21-23 e poi, quando i veneti sembrano a un passo dalla vittoria del set, il video check inverte la decisione arbitrale mostrando l’immagine di Cirovic che a muro su Petkovic prende l’asta per il 21-24 che si trasforma nel 22-23. Entrambi i sestetti hanno la loro possibilità di portarsi in vantaggio game ma Sora, con una battuta a rete, la regala a Nelli che mette a referto il 23-25.

La BioSì Indexa torna in campo confermando il suo capitano Mattia Rosso e con poca convinzione che segna subito il distacco del 4-8 con il vantaggio ospite che in pochi minuti sale sul +6 del 6-12. Coach Barbiero richiama i suoi ragazzi a colloquio e poi opta per un cambio in regia, quello tra Marrazzo e Seganov. L’invasione patavina consegna nelle mani di Rosso la battuta, e l’esperto schiacciatore la trasforma in 3 ace che infiammano il PalaGlobo ma soprattutto nel turno dal parziale di 6-0 che si traduce nella parità del 12-12 con il rigore a porta vuota di Nielsen a chiuderlo. Mister Baldovin richiede il time out discrezionale e alla ripresa del gioco il suo sestetto rosicchia lunghezze importanti per il nuovo vantaggio del 16-20. Vende cara la pelle Sora e mattone su mattone rimette nuovamente tutto in equilibrio 21-21 con Seganov all’ace e al gioco di seconda intenzione e Rosso e Caneschi in attacco. Con un buon lavoro a muro Padova rimette il naso avanti ma come nel set precedente è il video check a negargli il 22-24 confermando out un attacco di Cirovic per il 23-23. La parallela di Nelli dà ai suoi la vera possibilità di chiusura ma la battuta a rete di Sperandio porta la contesa ai vantaggi. Mattei mura Cirovic per il 26-26 e gli errori al servizio sul 28-28. È Randazzo, in attacco e a muro, a portare i suoi sul vantaggio game di 2-0 chiudendo 28-30.

Ancora video check protagonista con coach Barbiero ad azzeccare la chiamata che inverte la decisione arbitrale per il 3-3. La diagonale Seganov-Petkovic finalizza per l’equilibrio del 7-6 mentre Nielsen spinge una lunghezza più avanti i suoi. Padova prova a reagire ma sul 13-11 Rosso incrementa il vantaggio e l’ace di Seganov lo fa salire fino al +6 del 18-12. È Nelli a tirare il carretto per i suoi con 4 attacchi vincenti consecutivi quando però il tabellone segna il 22-18. Porta la sua firma anche l’ace del 23-21 che fa richiedere a coach Barbiero l’interruzione e dell’attacco che annulla alla BioSì Indexa la prima possibilità set guadagnata con il servizio out di Randazzo. È l’esperienza di capitan Rosso, a giocare sulle mani del muro avversario, a chiudere il set in favore dei suoi e a tenere aperto il match.

La Kione, tutta d’un pezzo torna in gioco decisa a non concedere più nulla al suo rivale con il 2-5 che però Sora riaggancia subito per la parità del 5-5 e l’equilibrio del 10-11. Sono ancora i bianconeri ospiti ad andare avanti 10-13 e quelli locali, dopo i consigli della loro guida tecnica, a ricucire lo strappo alla perfezione per poi aprire il punto a punto del 16-16 con l’occhio elettronico a decretare in campo una battuta di Caneschi. Travica e compagni costruiscono ancora al meglio ma è Polo a muro a fare la differenza per l’accelerata del 17-21 costruita con Fey dall’altra parte del capo al posto di Nielsen. La BioSì Indexa non riesce ad andare oltre il cambio palla e Padova festeggia la vittoria del 25-21, del match 1-3 e il suo MVP Randazzo.

BIOSÌINDEXA SORA – KIONE PADOVA 1-3

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 6, Petkovic 21, Rosso 13, Nielsen 15, Mattei 5, Caneschi 5, Santucci (L), Marrazzo, Duncan Thibault n.e., Lucarelli n.e., Fey, Penning n.e., Mauti n.e.. I All. Mario Barbiero; II All. Maurizio Colucci. B/V 7; B/P 22; muri: 5.

KIONE PADOVA: Travica 3, Nelli 16, Randazzo 21, Cirovic 7, Polo 13, Volpato 8, Balaso (L), Peslac n.e., Gozzo n.e., Koprivica 1, Scanferla n.e., Premovic n.e.. I All. Valerio Baldovin; II All. Nicola Baldon. B/V 2; B/P 21; muri: 13.

PARZIALI: 23-25 (‘26); 28-30 (‘36); 25-23 (‘26); 21-25 (’25).

MVP: Luigi Randazzo.

ARBITRI: Sovrero Luca, La Micela Sandro.

SPETTATORI:1.438.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Coach Barbiero: “Sono contento ma non possiamo accontentarci”

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Contro l’ex coach della promozione in Superlega, Fabio Soli, la Biosì Indexa Sora blinda finalmente un altro punto. La posta in palio divisa con la Bunge Ravenna ha sicuramente messo in mostra le capacità dei bianconeri, abili a vedersela contro una formazione che si era fortemente posta in “zona luce” nella prima parte di stagione, ma d’altra parte ne ha anche palesato le debolezze, come evidenziato dal secondo set, in cui è venuta fuori tutta l’incertezza volsca. Bravi i casalinghi a rimontare e riaprire i giochi nel quarto tempo, un pizzico meglio i ravennati con meno indecisioni nel set della verità.

Il primo ad esaminare l’incontro è il tecnico locale Mario Barbiero:

“La partita è stata gradevole, però se abbiamo picchi di prestazione di questo livello dobbiamo fare di più. Abbiamo nelle corde questo tipo di performance. Ho già chiesto ai ragazzi di fare il passo oltre perché non è più sufficiente giocare bene, dobbiamo essere più decisivi del nostro avversario, e per diventarlo bisogna tirar fuori quel qualcosa in più e che oggi in alcuni momenti è mancato. Sono contento della prestazione dei ragazzi, ma non possiamo accontentarci. Domenica abbiamo Padova e dobbiamo scendere in campo per vincere la partita, abbiamo la possibilità di poter affrontare qualsiasi compagine. Sono contento di aver strappato un punto alla Bunge e di aver mosso la classifica, soprattutto in questo impianto, dove mancavamo da parecchio tempo. Questa sicuramente è una cosa positiva, ma non possiamo più farcela bastare perché siamo nella seconda parte del campionato e i miei ragazzi devono dare di più. Grande rispetto per Ravenna che ha comunque alternato momenti meno buoni a momenti di ottima pallavolo. Onore all’avversario che ha vinto su questo campo”.

Per i romagnoli legge le dinamiche del match mister Fabio Soli:

Non avevo dubbi che oggi sarebbe stata una partita difficile perché Sora è cresciuta molto rispetto al girone d’andata e sta tenendo fede al progetto basato sui tanti giocatori giovani; allo stesso modo non avevo dubbi sul fatto che ci avrebbe messo in difficoltà, soprattutto a casa loro. Sono molto contento che la Biosì Indexa sia tornata a giocare nel proprio palazzetto perché penso che una città come questa, che si è guadagnata dopo tanti anni la Superlega, meriti di avere in casa il proprio team. Sicuramente dal punto di vista pallavolistico non è stato un grandissimo spettacolo, una gara molto intensa; siamo riusciti a strappare una vittoria importantissima perché torniamo a muovere la classifica in un periodo che per noi non è semplice. Abbiamo, dal punto di vista fisico, qualche tossina di troppo sulle gambe, ma questo capita a tutti perché tutti giochiamo ogni tre giorni. Noi abbiamo anche la coppa, che ad una formazione come la nostra porta via forze, però lo sapevamo e dovremo far fronte a questa spesa energetica in più con pazienza, intensità e furbizia, cose che oggi, in alcuni frangenti, sono venute meno”. 

Conclude il giro di interviste post incontro il libero giallorosso Goi, che dice:

“Oggi abbiamo vinto 3 a 2, è stata una partita molto tosta. Sapevamo che non sarebbe stata facile qui a Sora perché loro giocano una buona pallavolo, soprattutto in casa. In più noi non siamo nel nostro miglior momento, rispetto a come stavamo giocando all’andata, e ciò ha portato fuori una sfida molto lottata. Comunque, per noi, questi sono due punti molto importanti per rimanere attaccati al treno dei play off. Penso che qui faranno fatica in tanti, per questo siamo contenti della vittoria”.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Sora vs Ravenna, il tie break divide la posta in palio

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Al PalaGlobo “Luca Polsinelli” per il wednesday night valevole per la quarta giornata del girone di ritorno, di fronte due squadre cariche di voglia di riscatto che alla fine di una gara combattutissima hanno dovuto divedersi la posta in palio. La fetta più grande se l’è aggiudicata la Buonge Ravenna per continuare a credere nell’obiettivo play off, e con la parte restante invece la BioSì Indexa Sora torna a muovere la classifica agganciando momentaneamente Castellana Grotte che disputerà il suo turno il prossimo 24 gennaio.

 “Non sono soddisfatto perché per l’ennesima volta abbiamo giocato bene andando avanti spesso, ma come al solito in alcuni momenti dove potevamo chiudere non lo abbiamo fatto – commenta a caldo coach Mario Barbiero -. Abbiamo giocato male il terzo set dove potevamo veramente fare qualcosa di meglio. C’é un lato positivo che è quello di aver trovato un tie-break su questo campo. Finalmente torniamo a giocare bene al PalaGlobo e abbiamo mosso anche la classifica, però dobbiamo provare a vincere e scendere in campo con qualcosa in più. Ormai il campionato è giunto al momento più importante e dobbiamo fare di più”. 

“E’ stata una partita combattutissima, come dice il punteggio – gli fa eco mister Fabio Soli-. Sinceramente mi aspettavo fosse difficile perché non siamo brillantissimi e stiamo lavorando per tornare a un livello che ci apparteneva qualche mese fa, ma dobbiamo saper soffrire e saper portare a casa il risultato anche se non giochiamo benissimo. Oggi abbiamo avuto momenti di eccessivo nervosismo, relativi allo stato d’animo in campo, che non ci aiutano a giocare una splendida pallavolo, tenendoci legati agli errori e ad una pallavolo che non era nostra. Dobbiamo giocare sereni, spregiudicati, ed oggi non siamo riusciti a farlo. E’ sicuramente positivo perché le vittorie aiutano a costruire ma abbiamo ancora molto da lavorare. Complimenti comunque a Sora perché nonostante la posizione in classifica rende merito a questo campionato e alla propria gente che viene a vedere. Complimenti quindi a loro che ci hanno dato tanto filo da torcere”.

Allo starting players coach Barbiero fa scendere in campo il suo solito 6+1, quello formato dalla diagonale Seganov-Petkovic, la coppia Caneschi-Mattei al centro della rete, i martelli Rosso e Nielsen, e Santucci libero. La guida tecnica ospite invece, Fabio Soli, propone al palleggiatore Orduna opposto a  Buchegger, le bande Marechal e Poglajen, i centrali Diamantini e Georgiev, e Goi libero.

Il match si avvia subito su alti livelli di gioco con gli ospiti a segnare la prima distanza con Poglajan all’ace per il 2-4 e quello di Marechal per il 6-8. Il muro di Mattei a bloccare le intenzioni del pari ruolo Diamantini muove il primo passo verso il pareggio del 9-9 chiuso dal diagonale di Petkovic e apre un punto a punto che mostra in campo tutta la voglia di riscatto di entrambi i sestetti. Scivola così quasi tutto il set con Nielsen che gioca bene sulle mani alte del muro, Caneschi a bloccare e intercettare ogni palla sulla rete, Rosso a fare la differenza con l’esperienza, e Seganov, aiutato dal gran lavoro di Santucci, a orchestrare al meglio tutte le sue bocche da fuoco fino al 17-17. A sbloccare la situazione è il capitano bianconero con l’attacco di prima intenzione e l’ace che allunga il passo dei suoi 19-17 che con l’altra battuta vincente di Petkovic diventa 22-19. Con un mini break positivo la Bunge rientra perfettamente in corsa e con entrambi gli opposti la contesa va ai vantaggi. La lotta comincia senza esclusioni di colpi già dai nove metri con servizi a tutto fuoco che alle volte si trasformano in punti diretti sia in positivo che in negativo con il tabellone che sale fino a un 34-34 che offre uno spettacolo senza precedenti. È la prima intenzione di Nielsen a offrire la nuova ed ennesima possibilità set ai suoi che non dovranno però impegnarsi più di tanto perchè Marechal con una battuta out segna la definitiva sorte con il 36-34 che dopo 39 minuti di gioco si traduce nel vantaggio di 1-0 della BioSì Indexa.

Cala un po’ di tono Sora in avvio del secondo game con Ravenna che lo porta subito sull’1-5 anche grazie a una buona chiamata del video check. Capitan Rosso riporta la battuta nella sua metà campo e Petkovic rosicchia qualche lunghezza importante ma con Nielsen al cambio palla e poi a un lungo turno al servizio, che la BioSì entra finalmente nel secondo set con l’8-9. I ragazzi di coach Soli non restano a guardare contrattaccando con determinazione per il contro break che segna il nuovo allungo del 9-14 con Poglajen all’ace. Ferma il gioco coach Barbiero e poi inserisce Fey per Nielsen ma la musica non cambia con gli ospiti che aprono ancora di più il gas per l’11-18 che lo fa optare per l’altro cambio Lucarelli per Rosso. Per il rivisitato sestetto volsco il divario di ben 8 lunghezze sembra oramai incolmabile anche se non smettono mai di crederci e con Fey e Petkovic continuano a provarci fino al 16-25 chiuso da Orduna in attacco per la parità dell’1-1.

Stesso copione del game precedente nei primi scambi del terzo con la reazione sorana che però arriva sull’1-4 con Nielsen per il 3-5 ma soprattutto con il giro successivo, quello con Mattei al servizio ad autografare 2 ace e Seganov a stupire a una mano per Caneschi per l’8-5. Dopo il time out discrezionale richiesto da Soli, punto su punto i suoi rimettono tutto in equilibrio e si proseguirà così fino al 12-12 quando sale in cattedra Nielsen e con altre due battute vincenti porta Sora avanti 16-14. Qualche errore di troppo però capovolge la situazione con la Bunge sul +3 del 18-21. Caneschi, prima a ricevere e attaccare e poi a muro su Georgiev, rende più goloso lo spettacolo con il 20-21 che con le sue lunghe leve trasforma nel 22-23 che però con i suoi compagni non riesce a portare oltre così gli ospiti passano sul vantaggio del 2-1.

Valore e determinazione non mancano di certo ai ragazzi di coach Barbiero che ritornano in campo con pazienza, si rimboccano le maniche e ricominciano tutto da capo con l’ace che vale il 4-2 e la pipe di Nielsen per il 9-6. Con 3 lunghezze di vantaggio la BioSì Indexa prosegue il suo cammino fino alla metà del set dove Ravenna prova a rientrare sul 14-14 ma poi va in bambola e il sestetto bianconero non perdona. Con Caneschi al servizio per ben 7 turni è 21-14. Fa quello che può mister Soli dando ai suoi tutte le indicazioni del caso ma alla fine è costretto a sostituire la diagonale. Con il nuovo assetto i suoi reggono botta fino al 23-19 e poi hanno solo il tempo di annullare una possibilità set prima che il 25-20 tutto targato BioSì Indexa porti tutti al tie break.

Equilibrio e poca tensione, forza fisica e coraggio sono gli ingredienti di un quinto set giocato palla su palla fino al 4-5 quando Sora alza la voce con Seganov all’ace per il 7-5. Risponde presente e con la stessa moneta Buchegger con i punti diretti che fanno salire il tabellone sul 7-9. Caneschi interrompe la striscia positiva ma Poglajen riprende tutto da dove era stato interrotto per l’8-11 che costringe Barbiero al time out discrezionale.  Sul 10-12 è Soli a richiamare i suoi a colloquio e alla riprese portano a termine l’importante missione che aveva con il 12-15 che chiude un bellissimo match 2-3.

BIOSÌ INDEXA SORA – BUNGE RAVENNA 2-3

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 4, Petkovic 17, Rosso 10, Nielsen 23, Mattei 9, Caneschi 9, Santucci (L), Marrazzo, Duncan Thibault n.e., Lucarelli, Fey 2, Penning n.e., Mauti n.e.. I All. Mario Barbiero; II All. Maurizio Colucci. B/V 9; B/P 20; muri: 8.

BUNGE RAVENNA: Orduna 4, Buchegger 18, Marechal 21, Poglajen 21, Diamantini 7, Georgiev 10, Goi (L), Pistolesi, Mazzone n.e., Raffaelli 1, Gutierrez, Vitelli, Marchini (L) n.e..  I All. Fabio Soli; II All. Luigi Parisi. B/V 14; B/P 22; muri: 5.

PARZIALI: 36-34 (‘39); 16-25 (‘23); 22-25 (‘34); 25-20 (’26); 12-15 (’18).

MVP: Rasmus Nielsen.

ARBITRI: Luciani Ubaldo, Frapiccini Bruno.

SPETTATORI: 2.153.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora