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Gino Giannetti: “Noi non moriremo!”

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“Noi non moriremo”: le parole del patron dell’Argos Volley Sora Gino Giannetti riecheggiano tra le mura del PalaGlobo “Luca Polsinelli” come una certezza granitica. Con tutto il proprio ingegno, con tutte le proprie competenze, con la forza della propria testardaggine e contro ogni limite accidentale o cattivo presagio delle ore addietro, la società bianconera ufficializza l’iscrizione al campionato di SuperLega 2017/2018 con una conferenza stampa indetta urgentemente. Al tavolo dei relatori assente d’eccezione l’amministrazione sorana che deserta l’appuntamento e lascia vuote le sedie destinate al primo cittadino Roberto De Donatis e all’assessore allo sport Stefano Lucarelli, presenti invece il Patron Gino Giannetti e il Presidente Enrico Vicini. E’ lo stesso Giannetti a prendere per primo la parola e a ripercorrere sentitamente gli accaduti che nella mattinata odierna lo hanno mandato a salvare la realtà d’eccellenza di un intero territorio presso gli uffici della Lega a Bologna. Difatti, alle ore 12.00 era fissata la scadenza per la consegna di documentazione supplementare per i quattro club con palazzetti non conformi ai criteri di partecipazione alla massima categoria nazionale, tra cui la stessa Sora a condividere la barca con Vibo Valentia, Latina e Castellana Grotte. Torna a casa con un grande risultato, una di quelle vittorie nette che valgono tre punti non solo per la stessa Argos, i suoi collaboratori, i suoi atleti, il suo staff, ma per un comprensorio che ha conosciuto un indotto mai visto prima nella città volsca: con dati significativi alla mano, Giannetti ha potuto parlare di trentamila visitatori a Sora, di progettualità concreta, di futuro realizzabile e non semplici utopie sportive e non. Alle 16.30 un comunicato dell’organo Lega ha reso ufficiale la presenza dei lirensi al 73° Campionato di SuperLega A1 UnipolSai e il patron ne ha annunciato la pubblicazione in concomitanza.

“Oggi siamo qui perché fosse chiaro tutto ciò che è stato fatto in questo tempo affinché fosse realizzabile l’ambizione di tutti. In un incontro presso il Ministero delle Finanze, invitati dalla presidentessa della Lega, l’on. De Micheli, e dall’amministratore delegato Righi, siamo andati accompagnati dal sindaco De Donatis e dall’assessore allo sport Lucarelli. Ci siamo presentati con un progetto che prevedeva tre fasi di lavori per l’adeguamento del PalaGlobo. In un primo step avremmo provveduto alla realizzazione della messa in sicurezza con un anello esterno e all’ampliamento fino a 2150 posti, nella seconda fase avremmo abbattuto la parte sud dello stabile per arrivare a 2600 posti, propedeutica allo stadio conclusivo con i 3000 posti richiesti; questo per consentire la permanenza della SuperLega a Sora. Da subito è emersa, da parte del primo cittadino, una difficoltà a suo dire politica ed economica. Dopo un esame della situazione, la Lega ci è ulteriormente venuta incontro permettendoci solamente la messa in sicurezza per il primo anno e riducendo il costo già preventivato di 500mila euro a circa 200mila, procrastinando ampliamento e altra spesa all’anno successivo e allungando a quattro anni di opere. In quell’occasione, De Donatis ha preso l’impegno di provvedere ad una delibera di giunta che recitasse formalmente quanto deciso di comune accordo tra tutte le parti in causa. Questa delibera doveva essere portata dopo 15 giorni a Bologna, ma non è mai arrivata nonostante il presidente Vicini e il nostro legale avv. Cioffi, fossero andati in Lega per la presentazione della stessa. I tempi si sono enormemente allungati e quando il documento ci è pervenuto non conteneva quanto ferramente richiesto dalla Lega. Abbiamo dunque dovuto provvedere ad una documentazione suppletiva. Il Consiglio d’amministrazione della Lega ha preso in esame le quattro situazioni legate alle società con palazzetti aventi problemi di capienza e ha poi  deciso, in maniera eguale per tutte le società, che bisognava predisporre di una struttura da almeno 2400 posti. Ho affidato subito una nuova progettazione alla società che se ne occupa per noi e sono riuscito ad avere una soluzione che modificasse l’assetto delle postazioni ma senza intervenire strutturalmente sul palazzetto, in modo da arrivare e superare i 2400 posti solo con l’acquisto e il montaggio del materiale. Sono andato in comune con la nuova piantina alla mano e con il preventivo dei 500mila euro già messi in conto per la prima opera di adeguamento iscritta nel progetto originario. Mi sono recato personalmente questa mattina a Bologna per ottemperare a tutti i nostri doveri e proprio lì vengo messo davanti alla dichiarazione del sindaco, il quale asserisce che con tali disposizioni, l’Argos non potrà giocare a Sora. Tutto questo dopo che la stessa amministrazione ancora risulta inadempiente di 60 rate su 60, per un totale di circa 200mila euro che ci deve per i lavori fatti a questa struttura. Se siamo ora ufficialmente iscritti al campionato di A1 è solo grazie a noi. Io non ci sto a buttare tutto quello che abbiamo creato: ho rispetto per ogni mio singolo collaboratore così come per ogni tifoso. Siamo riusciti a contestare la regola dei 2400 posti restando nei 2000, ma se abbiamo torto in tale affermazione, ci rimboccheremo le maniche e troveremo i posti che ci mancano. E 2400 posti possiamo averli qua, a Sora. I tempi ci sono, i costi sono quelli di cui eravamo già a conoscenza: alle 10.27 di questa mattina abbiamo sottoscritto un accordo che, ad oggi, ci consentirà di disputare il campionato. Se siamo capaci di fare 2400 posti qui, in serenità, ben venga, altrimenti il 29 settembre ci ritroveremo a giocare altrove, ma non moriremo. E ci tengo ad aggiungere che la nostra campagna abbonamenti continua, sebbene al buio, ma con una garanzia che voglio dare a tutti voi: chiunque, al 29 settembre, per un motivo o per un altro, non volesse più usufruire del titolo stagionale, verrà rimborsato interamente; questo ad ulteriore attestazione di tutta la buona volontà che la società sta profondendo”.

Tra la felicità del pubblico presente, si alza il coro dei tifosi sorani, più esplicativo di qualunque burocrazia: “La gente come noi non molla mai!”.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Gino Giannetti: “Tra le maggiori soddisfazioni di questa stagione c’è sicuramente il pubblico”.

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Con la serata di Gala di circa una settimana fa, si chiude la stagione agonistica della Biosì Indexa Sora, sebbene ancora impegnata in tutte le altre attività della società Argos in quel PalaGlobo che non smette di brulicare di vita, suscitare interesse, avvicinare gli appassionati.

L’esordio in SuperLega è stato dunque qualcosa di straordinario per il territorio, di assolutamente nuovo e vissuto dal club bianconero con particolare devozione, impegno ed entusiasmo. Qualche giorno fa sono stati gli stessi tifosi a fare un bilancio di questo primo anno di A1 dal loro punto di vista, descrivendo le tante emozioni che hanno pervaso la curva e dichiarando il loro attaccamento ad una maglia che li fa sognare mese dopo mese. Ma dopo le tante soddisfazioni che la “matricola fastidiosa” si è potuta togliere in annata, andiamo a scoprire come questo esordio sia stato vissuto dai vertici più alti, la proprietà volsca.

“Tra le maggiori soddisfazioni di questa stagione c’è sicuramente la tifoseria – spiega patron Gino Giannetti. Il nostro pubblico è stato qualcosa di fenomenale. Abbiamo avuto il più alto indice di riempimento del palazzetto in Italia, considerando sia la Superlega che la Serie A1 femminile, ben il 95%. Abbiamo avuto 26.000 spettatori in una città dove ne vivono poco più di 25.000. Il peso specifico del nostro pubblico, quindi, è rilevante. E’ evidente quello che abbiamo fatto: siamo riusciti a far innamorare tutto il nostro interland, in quanto rappresentiamo un intero territorio e non solo la città di Sora. La SuperLega non esiste in Molise, Campania ed Abruzzo, ed ovviamente ad aiutarci ci sono le attrattive del Lazio. Noi abbiamo dimostrato che si può e si deve sognare ancora più in grande. Lo scorso anno abbiamo messo a terra l’ultima palla il 15 Maggio e, in poco tempo, siamo riusciti a mettere su un roster che ci ha fatto raggiungere risultati davvero impensabili. Abbiamo oltretutto ottenuto risultati a livello di staff, in quanto ci siamo ampliati, avendo a disposizione figure che possono eccellere anche nella massima serie. Abbiamo dato una visibilità ai nostri sponsor fuori dal comune. Più volte le dirette Rai ci hanno visti protagonisti osservabili da tutto il mondo. Siamo riusciti, non in ultimo, a rendere reale un bellissimo progetto che vede coinvolta la nostra diocesi e che ha piacevolmente convinto anche la tv nazionale con eccellenti dimostrazione di affetto da tutta la Rai che, una volta tornata presso il PalaGlobo, cercava nuovamente il Vescovo. Di questo non possiamo che essere contenti”.
A patron Gino si accoda il fratello Ivan Giannetti, che spiega:
“Da quando siamo arrivati in SuperLega abbiamo cercato di valorizzare il nostro territorio quanto come aziende quanto come società sportiva. Penso che ora, in Italia, tutti sappiano che Sora c’è. Tutti, ovviamente, aspirano al meglio, ma penso che abbiamo lavorato bene per far capire chi fossimo veramente e cosa volessimo trasmettere. Abbiamo fatto tanto sia a livello sportivo che oltre attraverso l’accordo con la Diocesi ed il progetto “Oasi dei Sapori Volley Cup”, che vedono partecipi centinaia di ragazzini. Ci stiamo quindi facendo conoscere positivamente in tutta la nazione e questa non può che essere per noi una bella soddisfazione. E’ ancora presto per parlare della prossima stagione, ma cercheremo sicuramente di stupirvi”.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

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Con un’esclusiva intervista a due voci, a bordo campo del PalaGlobo “Luca Polsinelli” di Sora, si è ufficializzato l’accordo programmatico tra l’Argos Volley del patron Gino Giannetti e la dicocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo di Sua Eccellenza mons. Gerardo Antonazzo. In occasione dell’anticipo settimanale di venerdì 25, quando la Biosì Indexa ha incontrato e sconfitto la Kioene Padova tra le mura casalinghe, sono stati proprio gli attori principali del progetto a presentarlo pubblicamente, a spiegarne l’essenza e le motivazioni, poco prima del match. Il primo a parlare della mutua collaborazione destinata a fini sociali ed educativi è proprio il Vescovo, che spiega:

“Il principio ispiratore di questo protocollo di intesa è quello di radicare sempre di più la vita della bontà cristiana e testimoniare il credo del territorio, tenendo conto che già abbiamo firmato un accordo tra Diocesi e Pontificio che continuerà poi con l’Università di Cassino e, tra qualche giorno, con il Centro di Orientamento Pastorale, associazione nazionale che produce tutti i progetti e le attività della vita cristiana in Italia. Da oggi, poi, anche la collaborazione tra diocesi e società sportiva dell’Argos Volley per costruire una chiesa che si allea con le istituzioni sane che sul territorio svolgono un’attività istruttiva ed educativa di grande importanza. L’idea comune vorrei sintetizzarla in una sola espressione: la persona umana. La serenità, la crescita, il valore della vita, fanno tutte parte di un destino felice che vogliamo garantire a ciascuno affinché adempia fino in fondo a tutte le coordinate valoriali della propria vita, affinché ciascuno sia felice di se stesso e degli altri. La collaborazione vuole dar vita a un rapporto tra società sportiva e diocesi in termine di valori cristiani. Crediamo infatti che Gesù sia figlio di Dio ma anche uomo perfetto e che, con tutti i valori della vita cristiana, ci insegna che lo sport è una delle vie maestre per imparare a vivere per e con gli altri e a fare bene per sé e per il prossimo, cercando di ottimizzare le proprie possibilità. L’Argos Volley può dare alla diocesi e alle comunità parrocchiali soprattutto il metodo visto come dedizione, perseveranza e fatica, ma anche capacità di stare sul pezzo senza scoraggiarsi e senza demordere perché c’è sempre un obiettivo da raggiungere. Dunque, l’Argos Volley per me si traduce non solo nel protagonismo atletico professionale ma anche come presenza importante sul territorio che vuole incidere nell’istituzione e nella struttura umana delle persone ed essere sempre più completa e al passo con questi tempi non semplici, che richiedono personalità forti e robuste”.

All’alto prelato si unisce la testimonianza di un emozionato Gino Giannetti:

“Ringrazio sua eccellenza per il “Sì” subito pronunciato con serenità e pacatezza nei nostri confronti. Noi abbiamo subito visto un punto di incontro tra il nostro modo di fare sport e la vita. Nella pallavolo, infatti, si è costretti a lavorare in squadra, a fare gruppo proprio come nella vita. Ed è questo ciò che vorremo trasmettere: abbiamo infatti pensato a due momenti, uno in e uno out. Nel primo la parrocchia ha la possibilità di venire a vedere gli allenamenti e poi cercare di lavorare a quattro mani tra sacerdote e allenatore per far capire che i valori dello sport sono plasmabili su quelli della vita e della nostra religione. Lo stesso cercheremo di fare mandando i nostri atleti nelle parrocchie nei momenti di catechesi e più spirituali per poter portare anche lì un piccolo contributo e magari invogliare i ragazzini. Tutto ciò troverà degna conclusione con una bellissima partita finale, dedicata a tutte le famiglie, un evento nelle piazze che possa portare il nostro sport più a contatto possibile con la realtà religiosa cittadina. Questo è quanto vorremmo realizzare, insieme alla possibilità di creare dei campetti di pallavolo in ogni parrocchia. La nostra volontà, quindi, è quella di partire dalla base per creare un buono spirito e far sì che i ragazzi possano andare nella loro parrocchia ed usufruire anche di un minimo di quello che può essere lo sport. Siamo veramente orgogliosi di questa possibilità che ci è stata data e sono convintissimo che tutto il nostro staff sarà attentissimo a lavorare sotto questi punti di vista e a portare avanti il progetto. Per me è stato come incendiare qualcosa all’istante; non c’è neanche una persona del nostro entourage che non sia entusiasta di questo percorso, per cui sono molto soddisfatto e  certo che faremo belle cose”.

 

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora