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Nel primo week end di World League, Sora saluta Sveto Gotsev

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Anche la piazza bianconera è stata travolta da un’aria “internazionale”: con la World League 2017, difatti, la Biosì Indexa Sora può vantare, con un certo orgoglio, la propria rappresentanza in competizione.

Dal 2 giugno all’8 luglio, la pallavolo ha fatto parlare di sé e in grande stile, con ben 32 squadre a dare battaglia in campo per accaparrarsi il titolo ultimo messo in palio dalla FIVB. Tre Week-end di gare durante cui si disputano 3 gironi da 4 squadre con la formula del round robin, ossia in un girone all’italiana, tutte contro tutte, per poi arrivare alla “Final Six” di Curitiba, dal 4 all’8 luglio, con protagonisti il Brasile (organizzatrice) e le altre migliori 5 della classifica generale al termine delle gare.

Tra i roster impegnati nelle sfide, la Bulgaria di coach Kostantinov che presenta tra le sue fila due pilastri volsci della passata stagione di SuperLega: il palleggiatore Georgie Seganov e il centrale Svetoslav Gotsev. Il duo bulgaro si è spesso distinto in campionato, complice proprio un affiatamento da “nazionale” che li vuole nuovamente insieme per questa avventura. Le loro strade, però, si divideranno con l’inizio dei nuovi lavori: all’avvio di preparazione per il suo secondo anno di A1, la Biosì troverà ancora una volta in regia il suo Seganov, prima conferma della formazione avvenuta mentre fervevano i preparativi per il debutto nei Play Off 5° Posto 2016/2017; sorte diversa per Gotsev, che lascia il club di patron Giannetti e vola oltralpe e si accasa con il Tours, società pallavolistica francese che milita nella Ligue A: a quest’ultimo vanno i saluti del popolo sorano, degli ex compagni, della dirigenza della Biosì Indexa e dello staff tutto, orgogliosi di aver trascorso una brillante stagione in sua compagnia; il migliore in bocca al lupo per il nuovo scorcio di carriera e vita ad un atleta che ha saputo fare la differenza sul rettangolo di gioco è doveroso e sincero.

E mentre a Sora si lavora per preparare al meglio il secondo anno di SuperLega, si trova comunque il tempo per guardare e vivere con interesse vero l’appassionante Word League attuale, che non solo mette in luce talenti che hanno vestito o vestiranno ancora la casacca bianconera, ma che ci regala la presenza della nostra nazionale: dopo la medaglia d’argento ai Giochi olimpici di Rio, l’Italia ha ripreso il proprio cammino da Pesaro, unica tappa azzurra. Due assenze illustri tra i ragazzi di Blengini, quelle di Ivan Zaytsev e Osmany Juantorena, che si sono fatte sentire nonostante il grande cuore e la bella prova di Vettori e compagni. Allo start di competizione, l’Italia chiude la pratica Iran in tre set, imponendosi nettamente; seguono, però, due k.o. entrambi messi a referto con il risultato di per 1-3: il 3 giugno è stata la Polonia a vincere la partita, mentre il giorno dopo è stata la volta del Brasile organizzatore a dominare Lanza e soci. Bisognerà dunque attendere il prossimo week-end per poter tornare a guardare i nostri sul taraflex: venerdì 9, alle ore 17.30 contro gli USA, sabato 10 alle 20.30 contro la Francia e quindi domenica 11, alle 15.30 contro la Russia.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Ritratti: Sveto, il ragazzo con la passione della pallavolo.

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Nato e cresciuto in Bulgaria, a Pernik, Svetoslav Gotsev è arrivato in estate alla corte di coach Bagnoli che lo aveva già allenato nella stagione 2012/2013. Classe 1990, 202 cm di altezza e ruolo centrale, Sveto – così come lo chiamano amici e colleghi – si è subito imposto come titolare della rosa targata Biosì Indexa Sora. La giovane età e l’esperienza maturata sia in patria che all’estero, fanno di lui una pedina importantissima per l’equilibrio bianconero. La sua carriera inizia molto presto, tanto che nell’estate del 2010, Gotsev debutta nella nazionale bulgara in occasione del Memorial Hubert Wagner, dove vince la medaglia d’argento. Da allora ha sempre militato in serie A.

Racconta chi è Sveto Gotsev.

“Sveto è un ragazzo con la passione della pallavolo e che è riuscito a trasformarla in un mestiere. Ho iniziato a 12 anni, dopo un paio di anni di calcio. Ero cresciuto moltissimo, in altezza, nel giro di pochi mesi e così provai con il volley. Dai 12 ai 20 anni sono rimasto nel mio Paese, la Bulgaria, poi ho fatto diverse esperienze all’estero, tra l’Iran, la Germania e l’Italia e questo mi ha aiutato davvero molto a maturare. Sono estremamente felice perché adoro il mio lavoro”.

Come ti trovi in Italia, in particolare a Sora?

“In Italia mi trovo molto bene; avendo imparato presto la lingua non ho avuto grosse difficoltà di adattamento. Sono stato sempre a mio agio e qui a Sora è piacevole lavorare: si vive in un ambiente tranquillo dove ho trovato dei compagni di squadra molto aperti, socievoli e simpatici; abbiamo creato un bel gruppo”.

Cosa ti manca di più della Bulgaria?

“Beh, la Bulgaria è sempre nel mio cuore. E’ lì che sono cresciuto, è lì che è la mia famiglia, la mia casa, è lì che sono i miei amici più intimi e tutte le persone care con cui ho condiviso la mia vita”.

Quanto hanno influito le esperienze all’estero sul tuo modo di giocare?

“Partiamo dal presupposto che ogni Paese ha uno stile di pallavolo diverso: in Italia, ad esempio, è più tecnica, dalle coperture alle difese, mentre in Iran, ad esempio, è meno tecnica ma più potente. Per questo credo si debba essere pronti sempre a sperimentare, reattivi al cambiamento e assorbire le peculiarità positive di ogni esperienza per farne il proprio bagaglio e migliorarsi continuamente”.

Qual è stata la stagione che più ti ha lasciato un ricordo positivo?

“Considerando che questa ancora non è finita, forse potrei dire quella trascorsa a Monza. Eravamo una neopromossa, ma siamo riusciti a mettere su un gruppo tosto che ha portato a casa ottimi risultati”.

Come immagini il tuo futuro professionale?

“Onestamente cerco di non fare programmi perché la vita mi ha insegnato che spesso sfumano, per cui per ora cerco di dare il mio massimo, tutto quello che posso qui a Sora, poi si vedrà”.

Hai un idolo a cui ti ispiri?

“Diciamo che ho sempre guardato molta pallavolo e ammirato tanti campioni, ma non ne ho uno nello specifico. Mi ispiro a quelle personalità che considero gli “idoli” veri e propri, quelli che non solo sono degli ottimi atleti, ma che anche fuori dal campo sanno essere esempi di educazione, onestà e umiltà”.

Oltre il diminutivo Sveto, hai un soprannome?

“Si, lo zio, coniato per me dai compagni di Monza e lo trovo anche molto simpatico”.

Sei scaramantico?

“Si, ho i miei rituali, ma appunto perché sono superstizioso non li racconto, altrimenti non funzionano più”.

Oltre la pallavolo, quali sport ti incuriosiscono, ti piacciono o pratichi?

“Mi piace molto il tennis, ho preso anche qualche lezione, ma non avendo molto tempo libero non posso cimentarmi come vorrei…per cui, per ora, non sono molto bravo!”.

Quali sono le passioni di Sveto?

“Mi piace molto il cinema: guardo davvero tanti film, sia a casa in completo relax, sia in sala, dove capito almeno una volta a settimana”.

Un pregio e un difetto di Sveto.

“Forse la mia qualità più grande sta nel non serbare rancore a nessuno, tendo a dimenticare i torti subiti e volto subito pagina. Un mio difetto è sicuramente l’eccessiva testardaggine”.

Come ti ha trasformato la pallavolo fuori dal palazzetto, nella vita quotidiana?

“La pallavolo è uno sport che ti aiuta a mettere ordine nella vita: una disciplina che ti insegna a stare a stretto contatto con altre persone, a rispettare i tuoi compagni e soprattutto l’avversario, a sacrificarti se vuoi ottenere risultati perché ti insegna che solo così è possibile raggiungere grandi traguardi, con impegno, costanza e dedizione”.

Cristina Lucarelli

Marrazzo, Tiozzo e Gotsev in visita al Liceo Classico “Simoncelli”

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Ha iniziato la settimana tornando a scuola di lunedì mattina l’Argos Volley, proprio come la più diligente delle scolare, e lo fa entrando nella palestra del liceo classico “Vincenzo Simoncelli” di Sora.

L’ora di educazione fisica si trasforma in socializzazione, apprendimento di nuove nozioni, sportive e non, conservandone la natura motoria ma arricchendola con stimoli diversi. I ragazzi del biennio hanno dunque avuto modo di confrontarsi con la realtà di quel professionismo che tiene alto il nome della loro città in giro per l’Italia e che si chiama Biosì Indexa Sora. I colori bianconeri della SuperLega sono stati rappresentati, nel corso di quest’incontro, dal palleggiatore Federico Marrazzo, dallo schiacciatore Nicola Tiozzo e dal centrale Svetoslav Gotsev, accompagnati sempre dal coordinatore tecnico del progetto, coach Maurizio Colucci.
Il tempo è trascorso davvero in fretta tra le mura dell’istituto sorano, dove i ragazzi hanno alternato domande inerenti la quotidianità di un professionista a quelle più specifiche nello sportivo, magari entrando nel merito di situazioni tecniche, in virtù del torneo che li sta vedendo ora protagonisti nella loro stessa scuola per poi accedere alla seconda fase presso il tempio del volley volsco, il PalaGlobo “Luca Polsinelli”. Gli alunni del classico, difatti, stanno svolgendo lo step interno della competizione “Oasi dei Sapori Volley Cup”, organizzata dalla società di Enrico Vicini per la quarta volta consecutiva e che continua a riscuotere consensi e a mostrarsi fruttuosa per l’avvicinamento delle giovani leve alla cultura dello sport e del benessere psico-fisico. Gli stessi atleti della serie A, che in questa fase fanno visita ai giovani del comprensorio, nella seconda vestiranno i panni del mister, allenando gli studenti e preparandoli alle gare che li attendono sul parquet di via Ruscitto.
Fischietto alla bocca e pallone in mano, si è poi passati alla parte pratica: palleggio, bagher, schiacciata, prove di attacco-difesa tra gli alunni del liceo, che hanno mostrato davvero molta voglia di fare, di migliorarsi, nonché passione pura per questa disciplina che fa del gruppo la sua forza. Lo ribadisce anche il docente di scienze motorie Carlo Cupini:

“E’ senz’altro positivo dare la possibilità ai ragazzi di incontrare dei professionisti come quelli della Biosì Indexa, rappresentanti della pallavolo di massima categoria nazionale. Il confronto è sempre soddisfacente, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche per lo stile di vita stesso di questi giovani, bisognosi di modelli esemplari, sani, proprio come lo sono i giocatori che vestono la maglia del Sora: figure che rappresentano al meglio una serie di valori imprescindibili, come quello del gruppo e della condivisione. Come ogni anno siamo entusiasti, felici di partecipare a questo torneo e speriamo davvero di continuare a farlo in futuro. L’apporto dell’Argos all’ambiente scolastico aumenta di anno in anno e non possiamo che dire grazie ad una società che fa tutto questo per i nostri ragazzi, indirizzandoli verso uno sviluppo corretto dell’individuo”.
Un paio d’ore che si concludono come da tradizione, con foto, sorrisi e l’arrivederci sugli spalti del palasport per il prossimo match casalingo.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Gotsev: “Contro Verona aggressivi e sicuri delle nostre potenzialità”

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Dopo sedici giorni riapre le sue porte il PalaGlobo “Luca Polsinelli” in vista della sesta giornata del girone di ritorno, nonché prima gara del 2017.

Domenica alle ore 18:00 l’ospite sarà la Calzedonia Verona con i padroni di casa della BioSì Indexa Sora che si preparano a un altro scontro di livello.

È pronto anche il pubblico delle grandi occasioni, quello guidato dall’Armata Volsca, che vedrà tornare a Sora, seppur da avversari, due grandi ex il centrale Simone Anzani e il palleggiatore Adriano Paolucci, entrambi in maglia bianconera nella stagione 2012/2013.

Verona per Sora è stato finora un avversario dalle due facce, una mostrata in occasione della gara del girone d’andata e l’altra in quella degli Ottavi di Finale della Del Monte Coppa Italia.
Nel primo scontro diretto all’AGSM Forum, quello per la sesta di cartello, La BioSì Indexa non si è lasciata spaventare dall’esperienza e dal livello tecnico della Calzedonia Verona riuscendo a mettere in discussione anche questa formazione che comunque però, alla fine si è imposta per 3-1 con un Kovacevic protagonista e un Rosso assente rimasto a Sora a causa di un affaticamento muscolare.
Nel secondo scontro invece, sempre tra le mura amiche dei gialloblu, Sora devasta il sestetto dell’allora coach Andrea Giani con un 3-0 secco che butta il club in malo modo fuori dalla Coppa Tricolore. 1 a 1 dunque in fatto di incontri con quello di domenica a sancire i vincitori almeno per questa stagione sportiva.

“Nella gara degli Ottavi di Coppa io purtroppo non sono potuto esserci – racconta il centrale, ex Verona, Sveto Gotsev -, ma la mia squadra è stata brava a sfruttare al massimo il momento. Ogni partita però ha storia a se e la Calzedonia che verrà a Sora, oggi ha la mentalità giusta per fare una buona prestazione, forte del grande valore che la contraddistingue e che sta dimostrando nelle ultime giornate, ma anche della nuova guidata tecnica.
La partita sarà molto dura, anche in considerazione del fatto che vorranno riscattarsi dal brutto scherzo che abbiamo giocato loro in Coppa. La immagino una gara tirata, con noi che non saremo sicuramente passivi ma aggressivi, e sicuri delle nostre potenzialità rischiando un po’ ma allo stesso tempo cercando di commettere pochi errori. Dobbiamo ringraziare lo staff tecnico in grado di metterci sempre nelle migliori condizioni di recupero anche quando abbiamo match così ravvicinati. Per questo quindi sono sicuro che domenica scenderemo in campo con un’ottima forma fisica. Verona è una squadra molto equilibrata ma noi possiamo metterla in difficoltà con la battuta e a muro, o almeno ce la metteremo tutta per farlo”.

Dopo la caduta nel match da dentro o fuori degli Ottavi, il Blu Volley Verona ha salutato coach Andrea Giani e affidato la guida tecnica a Nikola Grbic il quale è riuscito a ridare vitalità al sestetto attualmente quinto in classifica dopo tre vittorie consecutive, tutte per 3-0, su Piacenza, Monza e Ravenna.

“L’unica mia preoccupazione , dichiara mister Grbic -, è fare giocare la squadra al meglio. Non guardo la classifica e voglio che affrontiamo sempre gli avversari per vincere. L’unico rimedio e l’unica medicina per fare bene è dare sempre il massimo”.

Arriva così la Calzedonia a Sora, assetata di punti e affamata di vittorie per cercare di dare continuità al suo momento positivo e per lavorare ancora bene per l’ambito quarto posto della classe. Gli uomini dei coach Bagnoli e Colucci invece, nonostante non vadano a punti da più di qualche gara, mercoledì scorso con onore hanno salutato la Del Monte Coppa Italia uscendone a testa alta dopo il confronto dei Quarti al PalaPanini con una mai doma Modena portata nel secondo set fino al 34-32.

Questa dunque la domenica di SuperLega in programma al PalaGlobo “Luca Polsinelli” a partire dalle ore 18:00.
Biglietti in vendita al prezzo di € 14,00 presso il botteghino del PalaGlobo in via Ruscitto; Caffè Novecento – viale San Domenico; Bar Civico 41 – via Napoli; Papa Rossi – piazza Santa Restituta; Caffetteria del Corso – corso Volsci; Dolce & Caffè – via Veneto; Caffetteria del Borgo – via Giacomo Matteotti; Bar La Piazzetta – Centro Commerciale La Selva; Thuban Viaggi – via San Nicolola; Bar Pasticceria Facchini – piazza XX Settembre, Isola del Liri; Bar Gelateria Cinemateatro – via Lungoliri, Isola del Liri.
Oppure attraverso la comodissima opzione online su www.liveticket.it.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Sora al suo primo Ottavo di Finale Del Monte® Coppa Italia di SuperLega

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Ha già attraversato mezza Italia la BioSì Indexa Sora e raggiunto la sua destinazione, Verona, dove domani sera alle ore 20,30 è attesa all’AGSM Forum dalla Calzedonia e dal suo primo Ottavo di Finale Del Monte® Coppa Italia di SuperLega.

Si tratta infatti della prima partecipazione al Trofeo Tricolore della massima serie per il club volsco che lo scorso anno fu Finalista in A2, gli avversari invece sono alla loro sesta presenza nella categoria mentre nella serie inferiore per due volte hanno alzato al cielo l’ambita Coppa entrambe ai danni di Vibo Valentia, nella stagione 2003-2004 prima e in quella 2007-2008 poi.

Quattro gli incontri in gara secca che si disputeranno in contemporanea domani mercoledì 14 dicembre, a sfidarsi i team che si sono classificati al termine del girone di andata tra la quinta e la dodicesima posizione.
La Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia affronterà la Kioene Padova, la LPR Piacenza se la vedrà con l’Exprivia Molfetta, il Gi Group Monza ospita la Bunge Ravenna, e la Calzedonia Verona appunto se la giocherà con la BioSì Indexa Sora.
I sestetti che usciranno vincitori da questo turno, sfideranno l’11/12 gennaio 2017 con la stessa metodologia di accoppiamento, le prime quattro forze del Campionato, qualificate al giro di boa direttamente ai Quarti di Finale. Per tutte ovviamente il traguardo da raggiungere è la Final Four del 28 e 29 gennaio a Casalecchio di Reno.
Ma prima di pensare alla Finale della 39° edizione della Coppa Italia, occhi puntati sul preliminare degli Ottavi in gara unica in casa delle squadre con migliore classifica.

“Per una neopromossa l’Ottavo di Coppa è un grande traguardo – dice il centrale sorano ed ex Verona, Svetoslav Gotsev -, e averlo raggiunto è molto importante tanto per me e per i miei compagni, quanto per la Società. Nel girone d’andata a Verona abbiamo giocato molto bene e, dopo una partenza sottotono, abbiamo sfiorato il tie break nonostante in campo non avessimo neanche il nostro capitano Rosso. La Calzedonia sta vivendo un momento non proprio positivo ma sulla carta è una squadra più esperta della nostra e più forte, ragion per cui favoriti, anche dal fattore campo. Non sottovaluterei nessuno dei loro giocatori, tutti atleti che meritano e che possono dare il proprio positivo contributo. Mi concentrerei però molto su Djuric e Kovacevic, principali terminali offensivi. La partita sarà molto dura e noi cercheremo di allungarla il più possibile”.

La Calzedonia Verona è in Coppa come sesta della classe, ma si presenta allo scontro diretto dopo la vittoria esterna con Padova e il 3-1 interno contro Latina a migliorare la situazione in classifica che oggi la vede occupare la quinta piazza con 25 punti all’attivo che le hanno permesso di operare anche il sorpasso ai danni di Piacenza.
Contro gli ex Francesco De Marchi e Svetoslav Gotsev, oltre a coach Bagnoli, il club Veneto può puntare sull’importante fattore campo e sul risvolto psicologico del precedente favorevole in Campionato dove la sesta giornata di cartello si archiviò sul 3-1.
La BioSì Indexa Sora è reduce invece dall’inchino casalingo all’Azimut Modena, squadra che aspetterà ai Quarti di Finale proprio la vincente tra gli scaligeri e i volsci.
Dopo essere andata a punti nelle ultime sei giornate i ragazzi di coach Bagnoli non sono riusciti ad allungare la serie complice anche qualche defezione importante come quella di Kalinin e Gotsev colpiti dall’influenza stagionale.

Domani alle ore 20,30 dunque Sora in campo per il suo primo Ottavo di Finale Del Monte® Coppa Italia di SuperLega.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Gotsev: “L’unico modo per affrontare Verona è rischiare”.

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Sabato sera da SuperLega per la BioSì Indexa Sora attesa alle ore 20,30 all’AGSM Forum di Verona dalla Calzedonia di coach Andrea Giani.

Questa sarà la prima di un trittico di gare concentrate in otto giorni che faranno attraversare l’Italia intera a Rosso e compagni impegnati, dopo Verona, martedì 1 novembre alle ore 18 al PalaGlobo “Luca Polsinelli” contro Piacenza e domenica 6 in Puglia al Pala Poli di Molfetta.

Il team di Patron Giannetti salirà sul pullman direzione Verona domani mattina, e dopo una bella dormita e la rifinitura pre-gara, sarà pronto a mettere in campo tutte le sue armi.

“Verona è una delle migliori squadre di SuperLega – dice il centrale Svetoslav Gorsev -, con giocatori esperti del calibro di Djuric o Kovacevic. Io non sottovaluterei nessuno perché il team è molto forte seppure penso che dobbiamo riporre qualche attenzione in più per le bande. Domenica abbiamo dimostrato che siamo una squadra di grande livello, siamo un po’ indietro come esperienza e come gioco, ma entreremo in campo con l’idea di rischiare tanto, magari anche sbagliare un po’, ma rischiare è l’unico modo per affrontare Verona”.

La scorsa domenica tra le mura amiche coach Bagnoli e i suoi ragazzi imponendosi per 3-0 sulla Gi Group Monza hanno fatto registrare uno storico successo per il team volsco, la prima vittoria in SuperLega arrivata alla quinta giornata di cartello dopo aver affrontato i club più blasonati della categoria, utile a muovere la classifica che ora vede Sora penultima a due lunghezze di distanza dall’ultima Latina. Un successo che ha reso giustizia alla tenacia e alla costante crescita dei ragazzi bianco-neri che arrivano così alla sfida con la forte Verona più motivati e determinati.

La Calzedonia dal canto suo, quarta della classe con 12 punti all’attivo a meno 3 di distanza dalla vetta dove alberga Civitanova, è reduce da una importante vittoria in trasferta a Ravenna ma prima aveva messo a segno un 3-0 con Latina e uno con Molfetta, e andata al tie break con la vincente Piacenza e la perdente Monza.

Questo turno degli scaligeri è spinto dall’opposto Djuric che dice a gran voce “Dobbiamo vincere”, e per farlo il BluVolley oltre che sui suoi terminali offensivi, punta sul muro, attualmente il più redditivo del campionato con la classifica individuale comandata dal centrale Aidan Zingel.

Questa gara sarà ricca anche dal punto di vista degli ex con coach Bruno Bagnoli alla guida dei giallo-blu per quattro stagioni consecutive a partire da quella 2009/2010 fino a quella 2012/2013 nella quale ai suoi ordini aveva anche Gotsev e De Marchi.
A parti inverse invece, gli ex che hanno vestito la maglia sora dell’allora Globo sono Adriano Paolucci e Simone Anzani già compagni di squadra nella Serie A2 della stagione 2012/2013.
Il regista romano arrivò a Sora con una grande esperienza sulle spalle, e nell’anno in cui la società volle puntare nel mix tra atleti conoscitori della serie, come appunto Adriano, e giovani futuribili, Anzini risultò tale, basti guardare la strada che ha percorso dopo tra la Nazionale e i quattro anni, compreso l’attuale, in serie A con Verona.

Lo scorso anno la Calzedonia Verona ha conquistato la CEV Challenge Cup e sulla scia positiva della buona stagione ha regalato ai suoi tifosi un mercato di primo livello. La società ha subito dichiarato di ambire a traguardi sempre più prestigiosi e lo dimostra appunto il mercato con il quale è andato a migliorare il roster a disposizione di coach Giani. Le conferme di Kovacevic, Anzani, Baranowicz, Frigo e Lecat hanno dato continuità al progetto tecnico e gli inserimenti sono stati chirurgici e di qualità. Mitar Djuric, ex opposto di Trento, è in assoluto il colpo da novanta del mercato gialloblù. Un giocatore fisico, potente, spettacolare chiamato a sostituire Starovic. Non solo attacco ma anche qualità in seconda linea con l’arrivo da Perugia del libero Andrea Giovi, giocatore di grande esperienza. Ferreira, schiacciatore portoghese, ha ricevuto invece l’eredità di Taylor Sander volato in Cina. Assieme a loro il rafforzamento della squadra è passato anche attraverso l’inserimento nel roster di giocatori di qualità per la panchina e dunque per l’allenamento come Mengozzi, Paolucci, Stern e Holt.

Svetoslav Gotsev chiude il reparto centrali.

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Scopre un’altra carta la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora, quella di posto 3. Svetoslav Gotsev è il nome che mancava per completare il reparto dei centrali e che ora va a formare la triade con Matteo Sperandio e Andrea Mattei.

“Sveto è un giocatore equilibrato nei vari fondamentali che ha saputo crescere fino a conquistarsi una maglia da titolare nella nazionale del suo paese. Sarà il centrale di maggior esperienza della nostra squadra – dice coach Bruno Bagnoli che guida questo viaggio alla scoperta dell’atleta bulgaro –, quello che conosce meglio il livello di gioco della SuperLega, e pertanto sono certo di poter contare su di lui anche nei momenti più difficili all’interno di una squadra dove i valori morali saranno molto importanti”.

Nato a Pernik in Bulgaria il 31 agosto 1990 e cresciuto pallavolisticamente nel settore giovanile Volleyball Club Slavia di Sofia, nel 2009 debutta nella SuperLiga Bulgara nelle fila del Pirin di Razlog dove resta per tre stagioni durante le quali disputa due finali scudetto e una finale di Coppa di Bulgaria. Nel 2010 entra anche nel circuito della Nazionale debuttando nel Memorial Huber Wagner chiuso con un argento al collo.
Lascia per la prima volta il campionato della sua nazione nel 2012 e lo fa per approdare nella Serie A1 Italiana chiamato e voluto proprio da coach Bruno Bagnoli all’epoca al Blu Volley Verona ma la stagione seguente è già nella Bundesliga Tedesca dove con il Friedrichshafen VB raggiunge la finale scudetto e vince la Coppa di Germania.
Nella stagione 2014-2015 torna nuovamente in Italia corteggiato dal DS del Vero Volley Monza, Claudio Bonati e al termine, con la Nazionale conquista l’argento agli Europei di Baku in Azerbaigian.
A Sora ci arriva direttamente dall’Iran dove ha difeso i colori dello Shahrdari Tabriz Volleyball Club.

Ma chi è Svetoslav Gotsev?

“E’ un centrale bulgaro che ho avuto modo di allenare e lanciare nella serie A1 italiana già nelle stagione 2012-2013 – riprende a spiegare mister Bagnoli -. Conosce bene la nostra lingua e quindi il nostro campionato, come ha avuto modo di dimostrare anche nel 2014-2015 giocando a Monza e classificandosi come quinto miglior centrale in regular season con 216 punti fatti”.

Nel 2012 appunto, dopo un’agguerrita trattativa sei riuscito a tesserare e a inserire Gotsev nella tua rosa della Marmi Lanza Verona. Da cosa è scaturito il tuo interesse?

“Il mio interesse scaturì nei colloqui con Stefano Recine (Direttore Sportivo – Lube Banca Marche Macerata) per un terzo centrale che, dietro Zingel e Rak, potesse giocare da subito in caso di infortuni; ahimè, bene per lui e per noi ora, giocò praticamente tutta la stagione dimostrando che avevamo visto giusto”.

Quali delle sue doti apprezzi di più?

“La sua disponibilità ad allenarsi e quindi a migliorare! Ricordo con piacere infatti, rispetto alle sue difficoltà iniziali in battuta, la sua tenacia in allenamento che gli ha consentito di effettuare notevoli progressi seguendo il percorso di crescita tecnica impostato fino al buon bottino di ace conquistati questa estate in World League”.

Perché hai scelto proprio lui?

“Innanzitutto perché era motivatissimo e riconoscente, in seconda battuta perché sono convinto che a 26 anni possa migliorare ancora”.

Con il suo arrivo si completa il reparto dei centrali, Sora che centro avrà?

“Nell’ottica di costruzione di una formazione equilibrata penso che la batteria dei centrali, così come quella dei martelli, sia sufficientemente equilibrata per competere con le squadre della nostra fascia. Il giudizio finale però potrà essere dato solo dopo la scelta di palleggiatore e opposto che sono determinanti nel gioco di primo tempo per i centrali il primo e nello sviluppo complessivo dell’attacco di squadra il secondo”.

Arriva dallo Shahrdari Tabriz Volleyball Club, che stagione ha vissuto in Iran?

“Certamente interessante dal punto di vista economico, un po’ meno da quello tecnico o ambientale”.

Gotsev ha vestito anche la maglia della Nazionale Bulgara con la quale ha preso parte a tornei come la Word League del 2013 da titolare. Dunque è stata una buona vetrina la stagione trascorsa sotto la tua guida a Verona? In quella stagione 2012/2013 che approccio ha avuto con il massimo campionato italiano?

“Certamente è stata una buona vetrina ma soprattutto è stata una grande occasione di crescita dove lui ha sfruttato bene le sue chances. Ad alto livello infatti un giocatore ci può arrivare anche velocemente, quello che è veramente difficile è che ci resti! Per questo sono veramente contento che questa estate alla Final Four di Varna di European League sia stato premiato come miglior centrale”.

Come pensi possa affrontare questa nuova sfida nel campionato Italiano?

“Con grande entusiasmo e disponibilità, con la consapevolezza di giocare nel campionato mediamente più bello e difficile del mondo”!