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Antonio Ludovici Campione d’Europa con la Nazionale di Football Americano

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Dieci giorni fa la Nazionale Italiana di Football Americano ha regalato all’Italia l’ennesimo successo di questo straordinario anno sportivo, laureandosi Campione d’Europa e qualificandosi automaticamente ai prossimi Campionati del Mondo.
Con la medaglia al collo ad alzare la coppa al cielo, c’era anche un pezzo importantissimo di Argos Volley, il fisioterapista e osteopata Antonio Ludovici.

La sua professionalità ed esperienza non hanno bisogno di presentazioni, da oltre un decennio al centro dello staff medico societario: nel suo rinomato studio Fisioglobal a Isola del Liri, ha trattato con successo centinaia di atleti che hanno calcato palcoscenici pallavolistici importantissimi, quali quelli dalla SuperLega e della Serie A2, ma anche giovani in crescita che hanno avuto bisogno di cure.
Grazie alla sua preparazione e competenza nella riabilitazione dei traumi da sport e alla sua passione per lo sport in genere, durante tutta la sua carriera lavorativa Antonio ha sempre seguito squadre prendendosi cura degli atleti. Il suo primo amore però è stato il Football Americano, e si sa, certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano:

“Sono un ex giocatore che ha provato anche il rientro in campo qualche anno fa, ma subito ho capito che oramai il mio tempo era andato, non tanto fisicamente ma quanto per le responsabilità verso il mio lavoro. Non potevo mettermi al rischio di farmi male, e in questo sport non si può entrare in campo con questa paura. Allora ho deciso di rimanere nell’ambiente portando la mia professionalità non più di atleta ma di fisioterapista e osteopata. Così nel 2016 sono entrato a far parte dello staff medico della Nazionale Italiana”.

Il Blue Team guidato dal 2014 da coach Davide Giuliano, ha riportato in Italia il titolo d’Europa con una straordinaria cavalcata iniziata nel 2016 con la vittoria nel girone di qualificazione di Lignano Sabbiadoro.

“Quando abbiamo iniziato questo ciclo – spiega coach Giuliani -, eravamo tra l’ottavo e il nono posto in Europa, è stata tutta una cavalcata eccezionale partendo sempre da sfavoriti, tranne con la Svizzera”.

Nel 2019, battendo Austria e Svizzera, l’Italia conquistò il diritto di giocare la fase finale, con la semifinale contro la Francia che però non si disputò per via di un focolaio Covid all’interno del team transalpino, scoppiato alla vigilia della gara in programma lo scorso 7 agosto. Gli Azzurri quindi, con Ludovici al loro fianco, sono arrivati alla partita per il titolo dopo due anni in cui hanno disputato solo amichevoli e zero incontri ufficiali.
Domenica 31 ottobre alle ore 12:30 al Malmö Stadion di Malmoe in Svezia, il fischio d’inizio della finale degli Europei 2021.
Per il Blue Team, la Nazionale delle Tre Corone rappresentava un osso particolarmente duro da affrontare, e non solo perché aveva la possibilità di giocare in casa, ma perché la Svezia è una vera e propria istituzione a livello continentale per quanto riguarda il football americano.
Il match è stato praticamente a senso unico, con i primi due quarti dominati dall’Italia che ha chiuso il primo tempo avanti per 34-0. La Svezia abbozza una reazione nel terzo con un parzialino di 8-0, ma gli Azzurri non sbandano mai grazie a una fase difensiva perfetta e mantengono sempre le mani saldamente sul match allungando nuovamente prima del secondo touchdown svedese, ormai inutile visto il largo vantaggio accumulato dalla Nazionale di coach Giuliano.
L’Italia è campione d’Europa: da 34 anni aspettava questo momento e con il 41-14 alla Svezia porta a casa il terzo titolo dopo quello del 1983 e 1987.
Il Blue Team ha letteralmente dominato questa finale dimostrando superiorità tecnica ma anche fisica, un risultato giunto non certo per caso, ma grazie ad una programmazione e crescita di squadra.

“Tutto il Campionato Europeo – inizia a raccontare Ludovici -, è stato preparato nei minimi dettagli e nel migliore dei modi da tutto lo staff tecnico che nel football americano è composto da più di 15 allenatori, uno per ogni ruolo, con a capo l’head coach Giuliani.
Sia a livello tecnico che fisico, questa nazionale è stata la più forte in assoluto: tutti i reparti sono composti da grandi atleti che hanno saputo tirar fuori il massimo e il meglio delle loro abilità. L’avversario della finale, fisicamente aveva delle individualità più grandi delle nostre, ma i ragazzi non hanno avuto mai timore, solo rispetto e lo hanno dimostrato in partita, dominandola senza concedere nulla.
Essendo una finale te l’aspetti più combattuta, e invece è stata quasi totalmente a senso unico, sia ben chiaro, tutto guadagnato e nulla regalato dall’avversario che è stato sempre in partita, ma noi abbiamo giocato meglio e meritato la vittoria”.

“La squadra è seguita da altri due fisioterapisti oltre me: il Responsabile dei Fisioterapisti, il grande e storico Stefano Della Foglia al quale devo veramente tutto, è un grandissimo uomo sia sotto il profilo professionale che personale, accanto a lui non puoi far altro che crescere. E Laura Genoni, altra grande professionista, preparatissima, a dimostrazione che anche le ragazze possono entrare nel mondo di questo sport fatto di atleti di 150 chili ma che donne come la Genoni possono trattare tranquillamente.
Con questo staff seguivamo i ragazzi 24 ore al giorno e a differenza di quando vedevo arrivare i giocatori di pallavolo nel mio studio, quando vedi arrivare un giocatore di football nella training room ti devi preoccupare perché questa tipologia di atleta è come un guerriero, cerca cure solo quando la cosa è grave e o arrivata a un punto di sopportazione impossibile. La maggior parte delle volte infatti, siamo noi a stargli dietro, a osservarli per cercare di capire se c’è qualche problema, con l’aiuto che ti chiedono che è finalizzato al poter giocare, non si tirano mai indietro. Questa è la grande differenza che ho riscontrata tra tutti gli sport che nel tempo ho seguito e che ancora seguo.
Poi c’è il medico, il dottor Carlo Alberto Auguti, con lui gli atleti e noi fisioterapisti, possiamo stare tranquilli al 100%”.

“Starei ore a parlarvi dei ragazzi, delle esperienze, e di tutto il bello dello sport, ma cercherò di racchiudere il tutto nell’orgoglio e nell’onore che provo per essere parte di questa nazionale, di tutto il percorso fatto insieme, delle splendide emozioni vissute in attesa di viverne tante altre.
Un ringraziamento speciale voglio farlo a Fabio Tortosa – Vice Presidente Vicario del Consiglio Federale e Responsabile delle squadre nazionali FIDAF – colui che mi ha permesso di entrare a far parte di questo staff medico. Con Fabio l’amicizia ci lega dai tempi in cui insieme lottavamo sui campi.
La mia dedica speciale invece vorrei farla specificando che questo traguardo non appartiene solo a noi tre fisioterapisti che abbiamo partecipato alla competizione, ma la vittoria è di tutti i componenti della squadra medica della federazione, più di dieci fisioterapisti che seguono le varie nazionali.
Questa medaglia d’oro la voglio dedicare a loro”.

Ad Maiora Antonio Ludovici, fieri e orgogliosi di poterti vantare nel nostro staff medico da oltre un decennio.

Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora

Roscini a Sora con l’argento mondiale under 21 al collo

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Medaglia d’argento per coach Simone Roscini e i suoi azzurrini under 21 ai Campionati del Mondo 2019 di categoria in Bahrain.
L’assistant coach di Monica Cresta, e tra qualche settimana di Maurizio Colucci, è salito sul secondo gradino del podio sfiorando l’impresa di rompere la maledizione che accompagna la nazionale ex juniores dal 1985, questa infatti la quarta finale persa dopo appunto quella del 1985, del 1991 e del 1993.
Nel match per l’oro disputato ieri alle ore 18, contro l’Iran ci sono voluti 5 set (25-17, 17-25, 23-25, 25-22, 12-15) con l’Italia a vincere il primo e a riaprire la gara nel quarto, arrendendosi solo al dodicesimo punto del tie break. Una battaglia lunga che nessuna delle due squadre voleva mollare, alternandosi al comando fino alla resa dei conti senza appello del quinto game nel quale gli asiatici hanno sferrato l’affondo decisivo.

Fantastico e senza macchia, il percorso dei ragazzi dei coach Cresta e Roscini, con la sconfitta nella finalissima unica gara persa nella competizione, un cammino che ha portato l’Italia dopo 26 anni nuovamente sul podio del Campionato del Mondo, aggiungendo in bacheca la sesta medaglia di sempre nella competizione.

La nostra Italia Under 21, tra le cinque migliori nazionali del ranking mondiale, nella prima fase, quella con quattro pool da quattro squadre ciascuna, è stata inserita in un raggruppamento al quanto ostico assieme a Polonia, Brasile e Canada.
Gli azzurri comunque passano il turno con il primato nella pool D e, nella seconda fase a otto squadre inseriti nel girone F, hanno dovuto vedersela con Bahrein, Iran e Argentina. Altre tre importantissime vittorie che riportano la nazionale under 21 tra le migliori quattro del mondiale. L’avversario della semifinale è la Russia superato agevolmente 3-1, un risultato di grande portata che permette alla selezione tricolore di scendere in campo per l’oro mondiale dove ritrova nuovamente l’Iran vincente dell’altra semifinale con il Brasile.

Si conclude così l’avventura dei ragazzi under 21, di tutto lo staff tecnico guidato da Monica Cresta, e soprattutto quella di coach Simone Roscini che arriverà tra qualche settimana a Sora con l’argento mondiale di categoria al collo.
Complimenti davvero a tutti per questa bellissima pagina di sport, un percorso pieno di vittorie importanti e soprattutto di pallavolo di alto livello che oltre ad accrescere il medagliere nazionale, dimostra che il bel futuro della pallavolo italiana è già qui.
Questi i 12 azzurrini d’argento del Bahrein: Nicola Zonta, Lorenzo Sperotto, Filippo Federici, Diego Cantagalli, Kristian Gamba, Francesco Recine, Matheus Motzo, Davide Gardini, Leandro Mosca, Giovanni Gargiulo, Lorenzo Cortesia, Daniele Lavia. I Allenatore Monica Cresta; II Allenatore Simone Roscini.

Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora

Doppia convocazione azzurra, Bonami e Caneschi alla corte del Ct Blengini

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Una squadra di giovani. “Troppo giovani”, dicevano. Lo dicevano quelli che non credevano nel piccolo grande miracolo compiuto dall’Argos Volley in questa sua terza stagione di SuperLega. Eppure, da quella feconda fucina denominata Globo Banca Popolare del Frusinate Sora, ne sono partorite di soddisfazioni.
Dalla ‘scoperta’ di atleti stranieri oramai entrati nella storia della pallavolo, al raggiungimento di traguardi neppure timidamente sognati ad inizio campionato – quello acclarato era la salvezza, non certo il nono posto – passando per la valorizzazione a 360 gradi di quei giovanissimi che tanto hanno fatto parlare di loro.

Il roster più ‘verde’ d’Italia può infatti alzare il calice nuovamente. Brindisi ‘bis’ in casa Sora per la doppia convocazione in azzurro di due suoi gioiellini: il centrale Edoardo Caneschi (classe ’97) e il libero Federico Bonami (classe ’93).
Il ct della Nazionale, Gianlorenzo Blengini, ha infatti ufficializzato la lista dei 30 convocati per la Volleyball Nations League 2019. E tra questi figurano i nomi dei due bianconeri che dal 5 al 10 maggio a Roma, presso il Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti, lavoreranno nel primo collegiale stagionale della Nazionale Maschile Seniores.
Inutile nascondere l’emozione che nasce, assieme all’inevitabile orgoglio e al forte desiderio di ben figurare, nei due atleti in maglia volsca.

“Sono profondamente felice per questa convocazione – spiega proprio Federico Bonami – che è arrivata a circa un mese dal termine del campionato. Credo che questa chiamata non premi soltanto me ma tutto il lavoro fatto con la squadra del Sora. Premia i ragazzi, la società, lo staff, la proprietà che ha creduto in me e mi ha dato la possibilità di giocare per la prima volta in SuperLega. Voglio ringraziare Gigi Duro per avermi messo in condizione, Giacomo Paone che mi ha sempre ‘aggiustato’ nei piccoli acciacchi, Adi Lami che ha sapientemente gestito il gruppo, a patron Gino Giannetti che ha costruito la squadra, ai coach Mario Barbiero e Maurizio Colucci per il modo in cui sono riusciti a farci fare, a me e a tutta la formazione, un grande salto di qualità, lo chef Leo Grimaldi che ci ha nutrito per mesi, e a tutti coloro che mi hanno permesso di arrivare qui. Questo traguardo personale mi rende estremamente contento. Ci tenevo davvero a ringraziare tutti e a condividere con questo club un altro successo. Non vedo l’ora di cominciare questa esperienza. Ho tanta voglia di lavorare, migliorarmi e godermi una delle soddisfazioni più belle per uno sportivo”.

A questo punto, dopo la ‘sopresona nazionale’, viene quasi lecito porsi una domanda: se l’Argos Volley è capace di dare spazio ai ragazzi, di farli salire di livello e renderli in grado di ammaliare il ‘palcoscenico Italia’, chissà il prossimo anno quali assi estrarrà dal cilindro?
Dopo la dichiarazione all’intero panorama pallavolistico di aver regalato alla SuperLega un top player come Pektovic e lucenti tasselli di casa nostra proprio come Bonami e Caneschi, quale sarà il prossimo passo?
In attesa di svelare i nomi che avranno tra le loro mani il destino del club alla sua quarta esperienza in massima serie, la società intende fare i suoi migliori auguri ai due giocatori, certa che la renderanno ancora una volta fiera di loro.

Cristina Lucarelli – Globo Banca Popolare del Frusinate Sora

Primo Collegiale Nazionale per Edoardo Caneschi

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Vacanze finite per Edoardo Caneschi, a partire dal prossimo lunedì 21 maggio prenderà parte al collegiale che lo vedrà impegnato con la Nazionale B Maschile a Roma per una settimana.
Agli ordini del tecnico Gianluca Graziosi, e assieme al gruppo dei convocati, arriva finalmente il primo impegno ufficiale che farà lavorare il centrale sorano in vista dei Giochi del Mediterraneo in programma a Tarragona dal prossimo 22 giugno al 1 luglio.

A fine aprile il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana, Gianlorenzo Blengini, rese noti i nomi dei partecipanti alla prima edizione della Volleyball Nations League ai quali poi ha aggiunto ulteriori tredici ragazzi per un secondo gruppo che lavorerà tutta l’estate principalmente in vista dei Giochi del Mediterraneo, ma che sarà impegnato anche in alcuni stage con altre squadre Nazionali la cui calendarizzazione ancora non è nota.

“Sono giocatori vicini alla Seniores – ha spiegato il Ct della nazionale -, ma ancora non al loro livello. Restando fermi cinque mesi tra la fine e l’inizio del successivo campionato, questa forbice non farebbe altro che aumentare il divario.
Lavorando invece per un obiettivo come i Giochi del Mediterraneo, questo permette loro di rimanere in attività tutta l’estate, provando inoltre a diminuire il gap che li separa dai big. L’obiettivo dunque del secondo gruppo, è quello di dare continuità al lavoro di alcuni di questi ragazzi che hanno una progettualità importante e che in questo momento della loro crescita non possono permettersi di stare fermi. Al momento non possono rientrare nel gruppo della Nazionale Maggiore, ma al contempo hanno bisogno di allenarsi con continuità e intensità”.

Per questo primo appuntamento dunque, i convocati sono: Andrea Argenta (Azimut Modena), Giacomo Raffaelli (Bunge Ravenna), Roberto Russo (Club Italia), Luca Spirito (Calzedonia Verona), Nicola Pesaresi (Calzedonia Verona), Riccardo Sbertoli (Revivre Milano), Giulio Sabbi (Azimut Modena), Gabriele Maruotti (Taiwan Excellence Latina), Marco Pierotti (Caloni Agnelli Bergamo), Oreste Cavuto (Diatec Trentino), Nicola Tiozzo (Ceramica Scarabeo GCF Roma), Fabio Ricci (Sir Safety Perugia), Edoardo Caneschi (Biosí Index Sora), Gianluca Galassi (Revivre Milano).

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

L’estate di Caneschi si tinge d’azzurro

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Il successo non è mai un caso, è una scelta. E come tale viene dalla consapevolezza che il proprio mestiere comporta sacrifici, a volte enormi per un ragazzo di 19 anni. Ma quando si ha la fermezza di credere nei propri sogni, la volontà di dedicarvisi e l’umiltà di imparare da chi ne sa qualcosa in più, allora diventa anche possibile che un obiettivo all’apparenza lontano si trasformi in tangibile, meravigliosa realtà. E’ successo a Edoardo Caneschi, giovanissimo gigante oramai “figlio” della Biosì Indexa Sora, che dopo la chiamata da parte della società bianconera nella scorsa estate, si è fatto notare in massima categoria, illuminato dai riflettori della SuperLega e dei media nazionali.

Caneschi, dal suo posticino, quello conosciuto come “numero 3”, si è fatto strada, partita dopo partita, muro dopo muro, veloce dopo veloce; Edo – come è confidenzialmente chiamato da amici e colleghi – si è guadagnato lo spazio titolare, la fiducia di mister, compagni, pubblico e società, è maturato, cresciuto, migliorato e adesso si è guadagnato anche una convocazione di prestigio, quella di Gianlorenzo “Chicco” Blengini tra gli azzurri della sua nazionale. Perché oltre la rosa che parteciperà alla prima edizione della Volleyball Nations League, altri 13 atleti sono stati scelti, un secondo gruppo che lavorerà, durante l’arco dell’estate, principalmente in vista dei Giochi del Mediterraneo in programma a Tarragona dal 22 giugno al 1 luglio. Di tale “gruppo B” farà parte, dunque, il centrale dell’Argos Volley.

Una soddisfazione unica, tanto per Caneschi quanto per il club volsco, che fa un grosso in bocca al lupo al suo “piccolo grande” uomo, certo che saprà fare tesoro di un’esperienza unica e che Edoardo commenta così:

“Questa convocazione per me è una grandissima soddisfazione e devo ammettere che, ad inizio anno, non me la sarei davvero mai aspettata. Sono emozionato, orgoglioso e grato di poter partecipare a questa avventura, felice di cogliere un’enorme opportunità di ulteriore maturazione. Il fatto di non dovermi fermare nei mesi estivi mi permetterà di continuare a migliorarmi sotto tutti i punti di vista. Mi sento in dovere di ringraziare la Biosì Indexa Sora e coach Mario Barbiero: questa chance è anche merito loro, perchè è grazie al lavoro svolto qui e alla fiducia che mi è stata data fin dall’inizio se ho raggiunto questo importante traguardo. Giocando con il Sora ho potuto farlo in A1 e questa non è una cosa da poco, ma un fattore che mi ha fatto davvero cambiare approccio all’agonismo e un puntello fondamentale per il mio futuro di pallavolista. Ora dovrò impegnarmi tanto, mettere tutto me stesso in ogni attività e allenamento; cercherò di ricavarmi il mio spazio, dare il mio contributo alla squadra e provare a conquistare ancora altre soddisfazioni”.

Certo che così sarà, lo staff sorano condivide il felice stato d’animo del suo giocatore e lo aspetta per correre insieme verso nuovi obiettivi.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Sora in campo contro il Giappon

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Appuntamento internazionale per la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora che mercoledì 2 marzo alle ore 17,30 al PalaGlobo “Luca Polsinelli” ospiterà per una amichevole di lusso la Nazionale del Giappone Under 23.

Porte aperte e fari accesi a illuminare il rettangolo da gioco di via Ruscitto dunque dove già ben quattro tv nipponiche si sono accreditate per riprendere le immagini della gara.

La nazionale giapponese universitaria è arrivata a Roma nel fine settimana e si fermerà presso il Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti per uno stage di otto giorni durante i quali sosterrà una serie di allenamenti congiunti con il Club Italia e alcune amichevoli.

Il team dell’Asia Orientale, nella cui fila milita anche l’ex modenese Yuki Ishikawa, ha già archiviato con una vittoria per 3-1 (26-24, 26-24, 17-25, 25-22) il Club Italia di Michele Totire.
Nel corso della settimana invece disputerà test match sul campo della Ninfa Latina e su quello sorano il prossimo mercoledì 2 marzo alle ore 17,30.

L’ingresso al PalaGlobo è gratuito e aperto a tutti coloro che abbiamo curiosità di vedere la nazionale B del Giappone ma soprattutto la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora confrontarsi con una realtà internazionale.