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Per la terza di cartello a Sora arriva Perugia

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Continua la parata di stelle al PalaGlobo “Luca Polsinelli”, domenica alle ore 18.00 arriva la SIR SAFETY CONAD PERUGIA del Presidente Gino Sirci.

Altro scontro di livello per la BioSì Indexa Sora che per la terza giornata di SuperLega dovrà vedersela con un team dai nomi altisonanti e allestito per il raggiungimento di grandi obiettivi sportivi.
Che l’esordio nella categoria sarebbe stato duro lo si era capito ancora di più alla lettura dei calendari, con le prime quattro gare programmate contro i roster più forti del torneo, ma come ha prontamente detto coach Bagnoli: “Solo giocando con i migliori si possono saggiare i propri limiti e si possono trovare tutti i margini di crescita”.
Dello stesso avviso è anche il capitano Mattia Rosso:

“Nonostante le due sconfitte nelle prime due giornate siamo carichi perchè per noi è un’occasione importantissima poterci scontrare contro grandi squadre giocando oltretutto in casa. Con Perugia ci attende una sfida difficilissima perchè il livello del loro gioco sarà altissimo, starà a noi essere bravi nel cercare costanza nel rendimento dall’inizio alla fine della gara.
Sicuramente il servizio farà la differenza in campo, sarà l’ago della bilancia nel match. La Sir è una squadra apparentemente senza difetti e questo fondamentale è sicuramente un loro punto di forza, quindi per noi sarà importante battere bene per cercare di far smistare il gioco il più lontano possibile dalla rete e renderlo di più facile lettura.
Uno dei nostri difetti invece è sicuramente la poca costanza di rendimento il quale diventa altalenante all’interno della partita e dei set. Un pregio è che sicuramente quando abbiamo picchi di rendimento elevati riusciamo a esprimere un bel gioco d’alto livello con delle buone uscite da parte del palleggiatore e degli attacchi importanti. Il nostro scopo adesso dunque è quello di riuscire a mantenere alto questo livello ed essere costanti nel rendimento”.

Sora e Perugia, che negli anni hanno già avuto modo di scontrarsi quattro volete sotto rete nelle stagioni di Serie A2 2010 e 2011 con due vittorie nette per club, hanno aperto con due passi differenti il loro cammino nella SuperLega.
Contro i campioni d’Italia in carica dell’Azimut Modena e contro il club più blasonato d’Europa, la Diatec Trentino, i ragazzi dei coach Bagnoli e Colucci si sono dovuti arrendere in entrambe le gare in tre set, ma nonostante l’esordio nel torneo e quello al PalaGlobo “Luca Polsinelli” con l’avversario più duro, Rosso e compagni hanno ben figurato. La reazione al livello del gioco avversario è stata positiva e dimostrata dalla tranquillità psicologica che comunque ha dovuto fare i conti con pressioni di gioco molto importanti e imponenti. L’entusiasmo e la voglia di appartenere alla categoria non sono mancati, nessun timore reverenziale e braccio sciolto per i volsci che ancora devono abituarsi a un ritmo di gioco così elevato ma che comunque ogni volta che scendono in campo mostrano i miglioramenti fatti.

Esordio con vittoria piena invece per i Block Devils che hanno espugnato in quattro set il PalaBanca di Piacenza. Sudano poi tra le mura amiche del PalaEvangelisti nella seconda giornata ma alla fine trovano altri tre importanti punti classifica contro la Kioene Padova. La vittoria arriva in rimonta dopo un primo set molto difficile e dopo il muro di Podrascanin che chiude il secondo arrivato ai vantaggi. Lì cambia la partita, i bianconeri si sciolgono e cominciano a spingere al servizio ed a muro. Al resto pensano le bordate della coppia Berger-Russell (entrambi al 62% in attacco), terminali offensivi principali con De Cecco che li serve con continuità.

Grandi firme e grandi ambizioni per la formazione del presidente Sirci dunque che si è presentata al via della nuova stagione con obiettivi importanti e con diverse novità in organico. Sei i giocatori confermati dallo scorso anno per il tecnico serbo Boban Kovac che può contare ancora sulle prestazioni del regista argentino Luciano De Cecco, dell’opposto serbo Aleksandar Atanasijevic ancora fermo ai box dopo l’infortunio alla tibia sinistra ma sempre più vicino al rientro, della coppia centrale azzurra medaglia d’argento a Rio 2016 formata da Emanuele Birarelli e Simone Buti, dell’altro posto tre Alessandro Franceschini e del martello statunitense e bronzo olimpico Aaron Russell. A scaldare ulteriormente il cuore dei Sirmaniaci, il tifo organizzato bianconero che arriverà numerosissimo a Sora, sono arrivati in estate lo schiacciatore azzurro Ivan Zaytsev, che nei programmi iniziali sarebbe dovuto tornare al vecchio ruolo di martello ricevitore ma che in realtà in queste due gare ha coperto il posto 2 di Atanasijevic, il centrale della nazionale serba ex Lube, Marko Podrascanin, il posto quattro austriaco ex Padova Alexander Berger, la coppia di liberi composta da Andrea Bari e Federico Tosi (ex Ravenna il primo, ex Milano il secondo), l’opposto bulgaro classe ‘95 Velizar Chernokozhev e due “cavalli di ritorno” già protagonisti al PalaEvangelisti tre stagioni fa come il palleggiatore serbo Mihajlo Mitic e lo schiacciatore, pure lui proveniente da Ravenna, Dore Della Lunga.

Sora – Trento, le voci dei protagonisti.

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Dopo il match casalingo contro la Diatec Trentino degli argenti olimpici Giannelli, Lanza, Antonov e Colaci, la Biosì Indexa Sora torna al lavoro per preparare un’altra gara complicata almeno quanto quella disputata domenica. Al varco sarà attesa dal Perugia dello zar Ivan Zaytsev e dunque bisogna rimettersi presto in moto ripartendo dai buoni spunti messi sul parquet del PalaGlobo “Luca Polsinelli” contro gli altoatesini e cercando di gestire meglio alcune fasi di gioco cui inevitabilmente ci si ritrova faccia a faccia quando si deve battagliare con le big delle SuperLega.
Lo spiega bene coach Bruno Bagnoli che al termine della seconda giornata di regular season dichiara:

“E’ stata una partita indubbiamente difficile. Siamo stati bravi nel primo set a giocare punto a punto mentre loro battevano in maniera normale, spinti anche da un pubblico stupendo. Poi nel secondo e nel terzo set loro hanno accelerato al servizio mettendo a segno 10 ace che ci hanno mandato in difficoltà. Gotsev ha fatto una bella partita, Rosso ha attaccato bene il pallone, stiamo integrando sempre meglio il nostro opposto, anche se manca un po’ all’appello Kalinin. Adesso dobbiamo alzare il livello di gioco. Nel terzo set abbiamo sbagliato cose molto facili che, in un contesto di allenamento, raramente sbagliamo. In queste situazioni però, con questa velocità di palla, abbiamo dimostrato di non essere ancora pronti. Mi riferisco soprattutto a delle palle molto facili che ci avrebbero consentito di giocare fino al punto a punto. In ogni caso sapevamo che sarebbe stato un inizio molto difficile, ma ieri abbiamo fatto un buon set e dobbiamo ripartire da lì ed essere bravi in settimana a cercare di migliorarci. Poter accogliere 4 medaglie di argento delle olimpiadi è una cosa straordinaria e penso che il pubblico abbiamo potuto apprezzare delle giocate di tutto livello, nella fattispecie quelle fatte da Giannelli che sono state veramente incredibili. Sicuramente abbiamo giovani interessanti che dovranno crescere con l’allenamento e con l’adattamento a questo livello di gioco”.

Dello stesso avviso capitan Rosso:

“E’ stata la gara che ci aspettavamo – spiega il posto 4 cuneese. Trento non ha bisogno di presentazioni mentre noi per ottenere un buon risultato avevamo bisogno di una prestazione ottima, e così non è stato. Abbiamo fatto una buona gara, è vero, soprattutto all’inizio ma con una squadra del genere ci vogliono pazienza e costanza di rendimento, altrimenti le occasioni sono poche ed è difficile batterli. Loro, dopo, si sono sciolti e quando sono avanti col punteggio giocano con ancora più facilità. Queste partite però, ci servono per capire a cosa dobbiamo ambire, dopo di che sta a noi migliorare. Abbiamo grande potenzialità a livello di squadra, anche se paghiamo un poco l’inesperienza e la nostra giovane età media. A volte, infatti, ci incastriamo in certe occasioni; dobbiamo crescere e avere una visione a lungo termine su tutto il campionato migliorando alcuni aspetti semplici che dipendono solo da noi. Gli avversari in questo momento sono fortissimi, ma arriveranno sicuramente anche i più abbordabili, contro i quali dobbiamo riuscire a fare risultato. Devo fare i complimenti al pubblico per l’afflusso e il grande sostegno: ci sentiamo la squadra di questa città, di Sora, e ne siamo orgogliosi”.

Per i bianconeri conclude il veterano Marco Santucci:

“Il risultato era pronosticabile – afferma il libero molisano – ma noi ce l’abbiamo messa tutta, soprattutto nel primo set. Negli altri due siamo un po’ calati, ma è una cosa che a una squadra come la nostra non deve accadere. Dobbiamo imparare quindi, a lottare palla su palla per non chiudere i game con così tanto svantaggio. Io ho cercato di vivere la SuperLega nel modo più tranquillo possibile e me la sto godendo giorno per giorno, perché mettersi a confronto con questi campioni è per me uno stimolo, nonostante la mia età. Da 6 anni sono a Sora, ma oggi ho avuto un brivido diverso varcando la soglia del palazzetto. Penso che dobbiamo crescere un po’ in tutti i campi, dalla ricezione che mi vede impegnato personalmente, alla distribuzione, e in tutti i fondamentali. E’ vero che i miei compagni sono tutti ragazzi giovani e sono sicuro che riusciremo a migliorarci e portare a casa qualche soddisfazione”.

Dal versante trentino giunge la replica dell’allenatore Angelo Lorenzetti e del suo assistant:

“Era importante raccogliere questo risultato per tanti motivi dice la guida tecnica. Stasera abbiamo utilizzato una formazione diversa da quella che si è vista in campo nelle ultime partite perché c’era la necessità di ottenere risposte importanti da alcuni giocatori anche in previsione del Mondiale per Club, in cui giocheremo tante partite nel giro di pochi giorni. Abbiamo e avremo bisogno di tutti ed è era quindi necessario permettere agli attaccanti di costruire un’intesa migliore col palleggiatore in un match metteva in palio una posta significativa. Siamo riusciti a gestire bene questa opportunità e anche nel momento più difficile, come il finale di primo set, non abbiamo perso la lucidità. Sono contento, possiamo guardare avanti con fiducia”.
“E’ stata una bella partita – continua coach Dario Simoni. Il nostro servizio e il nostro muro hanno fatto la differenza, ma a mio parere Sora si è battuta bene mettendoci anche in difficoltà soprattutto nel primo set. Il lavoro sul cambio palla sul quale stiamo puntando molto comincia a dare dei discreti frutti. Abbiamo ancora qualche problemino ma stiamo forzando sempre di più il gioco e i risultati cominciano a vedersi. Sono molto contento per i giocatori che di solito non hanno avuto molto spazio ma che sono riusciti a scendere in campo oggi, per esempio Antonov e Nelli, oppure Simon, rientrato dopo l’esperienza delle qualificazioni europee. Comunque siamo pronti per la partita contro Padova e poi per la Coppa del Mondo per Club”.

Ritratto di un capitano, Capitan Rosso

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Al suo secondo anno in casacca bianconera, il posto 4 Mattia Rosso non solo è acclarato beniamino del pubblico volsco e baluardo per i compagni, ma si è guadagnato anche la fascia di capitano.

Tutti lo conoscono e lo stimano per il grande lavoro e gli eloquenti risultati sanciti dal terreno di gioco: gran trascinatore e pedina indispensabile per lo scacchiere di coach Bagnoli. Mattia ha alle spalle una carriera costruita sempre tra la massima serie e quella cadetta: cresciuto agonisticamente nel settore giovanile di Cuneo e professionalmente tra le fila di Isernia, Cuneo, Castellana Grotte, Crema e Padova, si è accasato nell’estate 2015 a Sora, dopo cinque intense stagioni proprio con Padova, di cui l’ultima in SuperLega.
Da grande professionista qual è, la banda piemontese ha messo in campo tutto il suo talento, la sua tenacia e l’esperienza costruita in anni di grande pallavolo dove i numeri parlano per lui: 198 cm per 98 kg, classe 1985, 4124 punti messi a segno, molti dei quali hanno contribuito alla promozione dei volsci in A1.

“Sono onorato per il grado di capitano – spiega il martello della BioSì Indexa Sora; è un ruolo che richiede molta responsabilità ma da soddisfazioni notevoli. Sinceramente un po’ me lo aspettavo, ma sono felice perché è l’investitura “arrivata dal popolo”, sono stato scelto non solo dal coach ma anche dai compagni. Le responsabilità sono molteplici, perché bisogna essere un valido mezzo di coesione tra giocatori, staff e società. Innanzitutto bisogno tenere un certo codice di comportamento, che sia da esempio per tutti, e poi bisogna cercare di essere sempre un punto di riferimento non soltanto a parole ma anche con dei semplici modi di fare, di pensare e con l’attitudine e la dedizione agli impegni che il nostro lavoro comporta”.

Ma quali sono le qualità che deve possedere un atleta per coprire il ruolo di capitano della propria squadra?

“Non ci sono delle qualità standard da possedere – continua Rosso; un capitano deve essere fondamentalmente un leader, poi, però, ci sono vari modi per esserlo. Un capitano svolge bene il suo ruolo quando è sicuro di essere una guida a 360° per tutti. In allenamento, così come in partita, deve cercare di dare sempre “benzina” alla squadra, che non vuol dire per forza fare tanti punti. Spesso basta un consiglio, un sorriso o una tirata d’orecchie a qualcuno per mettere tutti sullo stesso binario, piuttosto che rapportarsi con lo staff per cercare di tirare fuori il meglio dal gruppo”.

Parliamo, dunque, proprio di gruppo: come descriveresti quello della stagione appena iniziata?

“il nostro assembramento è ancora in fase di consolidamento; ci sono molti stranieri e qualcuno è arrivato da poco tempo. Solitamente una squadra inizia a formarsi davvero quando si presenta un ostacolo da superare: le partite di campionato. La preparazione è utile si, ma spesso poco attendibile sia in termini di dinamiche interne che di risultati. Solo di fronte alle difficoltà vere si vede il legame di un collettivo e come si riesce a compattarsi verso un obiettivo comune. Detto questo, vedo tanti bravi ragazzi, vogliosi di sacrificarsi e mettersi in mostra, quindi bene così! Spero di continuare ad avere la loro stima e che siano sempre sicuri di poter contare su di me, dentro e fuori il campo”.

Le voci dei protagonisti della Finale del Trofeo Zeus

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Si conclude con il secondo posto, l’avventura campana della Biosì Indexa Sora impegnata nella prima edizione del “Trofeo Zeus”. Con un netto 3-0, la Top Volley Latina supera i bianconeri e si aggiudica il torneo; bronzo all’Exprivia Molfetta che batte la società organizzatrice della Sigma Aversa, medaglia di legno.

Sora lascia dunque il parquet del PalaJacazzi con un po’ di amarezza, ma anche con la consapevolezza di poter andare a lavorare con serenità sui “punti deboli”, fissando l’obiettivo della crescita generale di un gruppo con molti giovani e tanto potenziale. Questo il punto di vista di coach Bagnoli:
“La nostra squadra in questo momento non è attrezzata per giocare due partite consecutive, come è già successo la scorsa settimana durante il “Trofeo Nonno Gino”. Anche in quell’occasione, abbiamo disputato una gara buona e una meno buona. Siamo partiti bene nel primo set con un’ottima battuta, abbiamo messo sotto Latina, poi, purtroppo, una serie di servizi di Maruotti ci ha messo in grossa difficoltà: ha fatto 5 ace, molto bravo lui, e noi non abbiamo gestito al meglio alcune situazioni di palla alta, dove avremmo potuto, allungando lo scambio, fare un pochino prima il cambio palla. E’ stata una disputa tutta in salita e nonostante i cambi – ho messo dentro Tiozzo e Sperandio – non siamo riusciti a ribaltare l’inerzia del match. Al servizio abbiamo fatto un po’ fatica e questo non ci ha consentito di piazzare bene il muro, infatti ne abbiamo presi solo 3. Sottile, dall’altra parte della rete, è stato molto bravo e ha gestito davvero bene i suoi centrali, sia Gitto che Qunitana a oltre il 70%, e questo ha consentito all’opposto mancino Strugar di fare una bellissima partita. Sicuramente è un test che ci servirà per il futuro e che ci mostra tutti gli spazi di miglioramento che abbiamo, soprattutto nella continuità di cambio palle che dobbiamo arrivare a sviluppare ulteriormente. Speriamo che l’opposto Miskevich, mercoledì, possa dare un punto di riferimento in più al palleggiatore e alla rosa in generale per quanto concerne la situazione d’attacco”.

A commentare la sconfitta anche il capitano volsco, il martello Mattia Rosso:

“Nel match di oggi c’è sicuramente un peggioramento rispetto a quanto abbiamo fatto vedere ieri. Avevamo di fronte una compagine più quadrata rispetto a Molfetta, più rodata, con delle sicurezze in più e gestita da un palleggiatore esperto che ha saputo metterci in difficoltà. Noi, dal canto nostro, abbiamo peccato nella fluidità di gioco contro chi ha saputo mettere in campo una performance ordinata. Certamente ci dispiace per il risultato finale, ma cercheremo di andare correggere il tiro proprio dove abbiamo mostrato lacune, puntando ad ottenere il miglioramento cui aspiriamo”.

Nota positiva di giornata il riconoscimento andato a Marco Santucci, come miglior libero del torneo:

“Sono molto contento di aver ricevuto questo premio ma molto meno per l’esito della finale; sono stati due giorni davvero importanti in vista dell’inizio di campionato. Nella partita contro Molfetta siamo stati più ordinati e abbiamo commesso meno errori, oggi purtroppo c’è stato un po’ di scoramento dopo un buon inizio, dove promettevamo una prestazione migliore rispetto a quella che poi abbiamo portato in campo. Questo però ci servirà da lezione per affrontare le tante situazioni difficili che andremo a fronteggiare durante la stagione. C’è tanto da lavorare, ma ciò non ci spaventa perché abbiamo solo un obiettivo: quello di migliorarci il più possibile e lo faremo”.

Per i cugini pontini, risponde mister Nacci con la sua disamina del derby laziale:

“Questa settimana è stata in realtà un po’ problematica tra qualche influenza e qualche infortunio, fortunatamente non grave. Dunque, questa vittoria vale doppio, in virtù di un sestetto non al completo; i ragazzi hanno dovuto fare un sacrifico maggiore: gli è stato chiesto di rischiare su alcuni fondamentali e, ad esempio, al servizio si sono comportati molto bene, dove ci ha facilitato la fase break. Anche sul cambio palla, nonostante abbiamo ricevuto in maniera differente da come faremo durante il campionato, abbiamo dato molto. Credo che la nostra formazione possa dare delle belle soddisfazioni a tutti, in primis agli atleti stessi, alla società, allo staff e ai tifosi. Abbiamo un presidente che si prodiga molto per noi e dunque cercheremo di ricompensare la fiducia, giocando al meglio”.

Sora vs Molefetta, le voci dei protagonisti

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Dopo una buona prestazione del gruppo, la BioSì Indexa Sora conquista un posto per la finale del “Trofeo Zeus” alla sua prima edizione.

Gli uomini di coach Bagnoli hanno ritrovato dopo 4 anni la compagine pugliese dell’Exprivia Molfetta, e nella prima gara di sabato s’impongono per 3 set a 1 validi a mettere nero su bianco un giudizio positivo sullo stato di forma della squadra.
A commentare il match, il centrale bianconero Andrea Mattei, tra i migliori per i suoi:

“L’esito della partita chiarisce certamente la positività di molti aspetti, anche se possiamo e dobbiamo limare alcune imperfezioni. Sono molto contento del gioco di squadra e di quello che abbiamo mostrato. Abbiamo saputo mettere a frutto le individualità al servizio di una performance corale, sebbene in alcuni momenti, come proprio nel terzo game, abbiamo lasciato che gli avversari approfittassero di alcune distrazioni. Il risultato ci porta in finale e ora abbiamo il dovere di mettercela tutta: faremo del nostro meglio per aggiudicarci il primo posto, non sottraendoci in nessuna situazione”.

La valutazione tecnica spetta dunque alla guida tecnica dei volsci, mister Bagnoli che spiega:

“Una bella vittoria che ci aiuta sia dal punto di vista tecnico che per il morale. I ragazzi sono stati molto bravi nella fase punto, siamo riusciti, grazie ad una buona battuta, a fare 44 break point e questo la dice lunga sulla qualità di tale fase. Sicuramente Mattei è spiccato al servizio, sulla cui rotazione ci ha permesso di fare tantissimi break point e ha messo a segno ben 5 ace, con soli 4 errori, molto bravo. Un altro giocatore che si è distinto è stato sicuramente Argilagos che stasera ha raggiunto percentuali molto importanti in attacco – 68% -, ha fatto 4 muri e 2 ace, e secondo me è stato sicuramente l’Mvp della sfida. Abbiamo avuto qualche difficoltà sul finale del terzo set, quando avremmo potuto chiudere la disputa sul 3 a 0, ma abbiamo peccato di inesperienza. Sono comunque contento perché sono situazioni che riusciremo a migliorare in breve tempo, inezie a cui i ragazzi potranno sopperire velocemente, grazie all’impegno che mostrano ogni giorno. Sicuramente una buona performance, di carattere, contro una formazione che aveva qualche problemino – non ha infatti schierato il palleggiatore titolare – ma che potrà crescere”.

Conclude per il Sora, la voce del martello Mattia Rosso:

“E’ stata una partita, secondo il mio punto di vista, non di altissimo livello, con qualche errore di troppo da parte di entrambi i sestetti. Entrambe le squadre sono un pochino in ritardo come fluidità di gioco, quindi avevamo bisogno di giocare e alla fine è venuta fuori una gara molto combattuta a dispetto dell’inizio teso e balbettante. Noi ci siamo sciolti e abbiamo preso in mano le redini del gioco; senza troppe disattenzioni avremmo potuto chiudere sul 3 a 0, perché una volta avanti di due parziali la partita era oramai incanalata sui giusti binari. Qualche distrazione sul finale del terzo periodo ci è costato l’allungo del match, ma siamo stati bravi a tornare subito in carreggiata e a portare a casa il risultato favorevole. Siamo contenti anche se c’è sempre da migliorare, ma una semifinale vinta non può che fare morale, e ora metteremo testa e gambe al servizio dello scontro decisivo, quello per il primo posto”.

Dal versante pugliese arriva anche il punto di vista di coach Di Pinto:

“Voglio fare una premessa: noi siamo molto in ritardo per il campionato, causa assenze importanti e qualche infortunio. Questa è una premessa, ma di certo non un alibi per la sconfitta odierna. Tale condizione, purtroppo, sta influenzando negativamente il gioco di squadra che ha perso un po’ di smalto e agonismo, stentando a ritrovare il giusto atteggiamento. Veniamo da due anni strepitosi, in cui eravamo la rivelazione del campionato, attualmente siamo stati perlomeno dignitosi, ma ci siamo persi, anche a causa dell’inesperienza dei tanti giovani in campo, eccezione fatta per il veterano Sabbi”.

Sora Ama il Volley.

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“Sora Ama il Volley”, questo lo slogan che caratterizza la campagna abbonamenti 2016/2017 che la società Argos Volley propone per la prima stagione in SuperLega della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora.

Tutti i dettagli dell’iniziativa sono stati svelati durante la conferenza stampa che si è tenuta nella tarda mattinata di oggi presso la Sala Consiliare del Comune di Sora alla presenza di un gremito pubblico di appassionati e curiosi.
A presenziare al meeting i vertici della dirigenza volsca, il patron Ivan Giannetti, il presidente Enrico Vicini e il General Manager Adi Lami, accompagnati dagli atleti Mattia Rosso e Marco Lucarelli. A fare gli onori di casa invece, il primo cittadino di Sora, il Dottor Roberto De Donatis che ha aperto la rassegna con interessanti dichiarazioni circa i lavori di adeguamento per il PalaGlobo.
Ma le vere star di giornata sono state loro, Prime e U16 Prime, i due abbonamenti in vendita da oggi. Entrambi danno diritto ai possessori di scegliere il posto che vorranno occupare per tutta la stagione all’interno del PalaGlobo a un costo partita vantaggioso, €13,85 per Prime, ed €5,40 per U16 Prime dedicato ai ragazzi fino ai 16 anni e acquistabile solo in abbinamento con Prime.
La novità assoluta è invece la possibilità dell’acquisto online delle card che permetteranno di assistere alla regular season e che saranno valide per tutte le gare casalinghe facendo riferimento al circuito web LiveTicket.

“E’ per me motivo di grandissima soddisfazione poter rappresentare la città in un momento storico – apre così la Conferenza Stampa il Sindaco di Sora Roberto De Donatis -. La sorte ha voluto che fossi io il primo cittadino nel momento in cui la Superlega approda a Sora e posso dirvi con grande senso di responsabilità e infinito orgoglio che, proprio oggi, in giunta delibereremo per far si che vengano eseguite le opere necessarie a garantire lo svolgimento del campionato a Sora sia nella prossima stagione sportiva che in quella 2017/2018.
La vicenda del palazzetto è lunga e nasce da finanziamenti ridimensionati nel corso degli anni che hanno dato vita a un impianto che purtroppo per poter essere adeguato alle esigenze sportive ha bisogno di continui lavori che quest’anno daranno la possibilità alla Superlega di approdare a Sora grazie alla deroga concessa di 2000 posti. Andremo quindi ad aumentare le tribune e a realizzare altre opere di sistemazione esterna per garantire parcheggi e fruibilità del palazzetto stesso, e poi anche la sala hospitality così da adeguare la struttura alle esigenze della Superlega. Tutto questo però, riguarda solo il primo step. Poi dovremo lavorare insieme alle istituzioni per far capire che la presenza di questa importante realtà a Sora è anche motivo per poter creare sinergie più importanti perchè la Superlega rappresenta un volano di sviluppo che noi intendiamo perseguire insieme a tutta la città, ragion per cui siamo certi che questo secondo step possa riscontrare l’interesse anche da parte degli organi sovracomunali così da adeguare il nostro palazzetto per la stagione 2017/2018 ai 3000 posti necessari alla SuperLega. Questi due passaggi che come amministrazione porteremo avanti, sono un obiettivo fondamentale per la nostra città e sono certo che lavorando tutti insieme avremo la possibilità di assistere a uno spettacolo sportivo e di vedere trionfare l’immagine della città di Sora a livello nazionale”.

E’ invece il patron Ivan Giannetti a entrare nel cuore delle motivazioni alla base del convegno e a spiegare dettagliatamente perché è importante abbonarsi per questa stagione:

” Ogni abbonato avrà diritto a un posto a sedere numerato e quindi, a differenza degli anni precedenti, ognuno sceglierà il proprio posto al PalaGlobo. E’ importante riflettere e dunque capire che il diritto più grande che dà l’abbonamento, sia esso Prime che U16 Prime, è quello di vedere tutte le partite senza rischiare di riscontrare difficoltà nel reperire il biglietto in quelle che saranno i match clou nei quali molti posti a sedere saranno occupati dai tifosi avversari. Data la vendita online, non vorremmo trovarci nella difficoltà di non far vedere lo spettacolo della Superlega a chi, fino ad oggi, ci è stato vicino. Noi quindi come società vi invitiamo a fare l’abbonamento per poter tranquillamente partecipare allo spettacolo Superlega”.

A queste dichiarazioni fa eco al patron lo storico presidente bianconero, Enrico Vicini, che aggiunge:

“Ci saranno alcuni eventi, come le gare con Modena, Perugia, o altre squadre blasonate, in cui i biglietti andranno a ruba. E’ vero, ci sarà l’adeguamento del palazzetto a 2000 posti, ma davanti a eventi del genere saremo sempre piccoli. Io suppongo che in alcuni momenti quali almeno cinque o sei partite l’anno, i biglietti spariranno immediatamente e sarà quindi impossibile reperirli per tutti coloro che sono abituati ad acquistarli la domenica mattina al bar. L’unica condizione che può mettere a riparo da tutti i dubbi è avere l’abbonamento in tasca perchè correre dietro l’eventuale possibilità di un biglietto sarà molto difficile. Invito tutti quindi, ad acquistare l’abbonamento perché è l’unico modo per essere certi di avere il diritto di assistere indistintamente a tutti i match”.

Sul versante più prettamente sportivo il GM Adi Lami dice:

“Vorrei ripartire dall’immagine del pubblico a Vibo e dalle emozioni che questo sport ha regalato ai partecipanti, ai giocatori, alla società ma soprattutto a una città intera che approda nel campionato di Superlega, il campionato più bello del mondo. Giocheranno infatti in Italia atleti che parteciperanno alle prossime Olimpiadi di Rio2016 e, probabilmente, qualcuno di loro porterà anche a casa il titolo. Vorrei ripartire quindi, da quell’entusiasmo, con la speranza di rivederlo sin da subito con l’apertura della campagna abbonamenti. Abbiamo cercato continuità con lo scorso anno mantenendo lo zoccolo duro della scorsa squadra come Mattia Rosso, proprio perchè le emozioni devono continuare.
L’acquisto dell’abbonamento sarà possibile tramite biglietteria online da lunedì 18 ma c’è la possibilità da oggi stesso di recarsi al palazzetto e prenotare il proprio abbonamento scegliendo direttamente e realmente il proprio posto. La consegna vera e propria della tessera dell’abbonamento avverrà in occasione del torneo “Nonno Gino” che si svolgerà prima dell’apertura di campionato così da iniziare al meglio la stagione”.

Se quest’anno dunque, è importante per il pubblico essere presente e avere il proprio posto riservato presso il PalaGlobo, non lo è di meno per la squadra sapere di avere “l’uomo in più”, i tifosi di casa, a sostenere gli atleti in ogni momento del difficoltoso campionato che si apprestano a disputare. A spiegarlo l’uomo simbolo della promozione in SuperLega, Mattia Rosso, e il giovanissimo del gruppo, il sorano doc Marco Lucarelli:

“Dal punto di vista di un giocatore è importantissimo avere un palazzetto quanto più pieno possibile perché il contesto nel quale si gioca una partita di pallavolo è molto importante soprattutto se a proprio favore. Spero che anche per gli avversari venire a giocare a Sora significhi, oltre a trovare una squadra combattiva sul campo, entrare in una bolgia. Mi unisco quindi all’appello della società e invito tutti a fare l’abbonamento perché noi giocatori per rendere meglio abbiamo bisogno dell’aiuto del pubblico. Potrebbe sembrare una frase fatta ma il pubblico è l’uomo in più, basta pensare all’impresa di Vibo dove la bolgia ci ha spinti a dare qualcosa in più e ad andare oltre. Se riuscissimo a ricreare lo stesso contesto il maggior numero di volte possibile, soprattutto quest’anno che il campionato sarà più competitivo, andrà a favore di tutti”.

Il tuo posto al PalaGlobo ti aspetta!

Sarà ancora… Rosso di Sora

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Sarà ancora Mattia Rosso il numero 9 della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora. Arriva la riconferma per lo schiacciatore cuneese che in breve tempo è passato da nemico più temibile a idolo indiscusso del PalaGlobo “Luca Polsinelli”.

E come non perdere la testa per un campione come lui, un ragazzo dalla faccia d’angelo, semplice, educato, sempre a modo, ma che in campo diventa Thor il Dio del tuono che con la sua arma, il martello di Thor, scaglia fulmini in ogni dove.

E proprio il suo ultimo lampo, quello che ha squarciato il PalaValentia di Vibo per il 28-30 della vittoria di gara 5, farà parte dei ricordi indelebili di tutti quelli che amano Sora e la pallavolo indistintamente. È proprio da lì che ripartiranno i Guerrieri Volsci, da quell’urlo di gioia infinita, per continuare a tifare il loro Mattia Rosso.

Anche, e ovviamente non solo per questo, il vertice societario dell’Argos Volley ha condotto una lunga e impegnativa trattativa con l’atleta, che alla fine si è conclusa nel miglior modo possibile per entrambe le parti, con la riconferma per la stagione sportiva 2016/2017, la prima nella massima Serie per la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora.
La società non nasconde la soddisfazione per l’operazione conclusa e sente che con questa pedina nel suo scacchiere, posizionata accanto alle altre preziose riconferme già ufficializzate, quelle di Sperandio e Santucci, la SuperLega ha già un sapore diverso.

Lo scorso anno l’arrivo di Rosso è stata la notizia bomba del mercato sorano, ora quella della riconferma lo è sicuramente di nuovo. La trattativa è stata lunga, ma alla fine…

“La trattativa si è dilungata, sia per l’inserimento di un’altra società, sia per dettagli contrattuali, ma alla fine il cuore comanda, e il mio ha detto Sora”! – sono queste le prime parole dello schiacciatore dopo la firma -. L’anno scorso non trovavo posto in SuperLega così decisi di scendere per l’ennesima volta in A2 e provare a riconquistarla sul campo. Scelsi Sora per portare avanti il mio progetto perchè aveva già un’ossatura di squadra forte e rodata, un ottimo staff, e poi la società mi fece una corte sfrenata fin dal primo giorno di volley mercato. Adesso, undici mesi dopo, il mio obiettivo che poi coincideva perfettamente con quello societario, si è concretizzato, e quindi la scelta di rimanere a Sora è il naturale proseguimento di un percorso iniziato insieme.
La superlega è la massima ambizione per qualsiasi giocatore professionista di pallavolo, e quindi anche il mio. Credo di poterci stare e perciò farò di tutto per giocare al meglio le mie carte. In più disputarla a Sora, dove era attesa e cercata da anni, ha un sapore molto particolare. Le persone in città sono molto fiere e orgogliose, così come la società, e noi giocatori dovremo essere dei validi rappresentanti sul campo di tutto questo entusiasmo che ci circonda. A livello di roster probabilmente saremo inferiori a più di qualche club che da sempre è al vertice di questo campionato, e sarà dura vincere tante partite come abbiamo fatto quest’anno, ma sono convito che le nostre soddisfazioni ce le leveremo”.

Delle conferme dei tuoi compagni cosa ne pensi?

“Sono contento per tutti i miei compagni rimasti, è un giusto premio per loro e per quello che hanno fatto durante la stagione. Per me sono innanzitutto degli amici con cui ho condiviso tante emozioni, dei grandi uomini di sport e bravi giocatori. Sarebbe stato bello proseguire tutti insieme perché il gruppo dello scorso anno aveva dei valori e delle alchimie al suo interno davvero eccezionali, ma purtroppo lo sport è così e le strade spesso si dividono per motivi vari”.

Hai già avuto modo di confrontarti con il tuo nuovo allenatore?

“Bagnoli lo conosco solo da avversario, ho avuto modo di scambiarci più di qualche parola al telefono e, oltre a essere molto affabile mi è parso veramente super motivato e la motivazione è il carburante giusto che dovremo avere tutti quanti durante l’arco della stagione. È un nome altisonante della pallavolo italiana, e quindi il suo ingaggio ha dato lustro alla nostra società facendo capire che c’è tanta voglia di fare bene”.

Mattia Rosso era il peggior incubo dei tifosi locali per via del passato da avversario terribile e indomabile, per questo quando sei arrivato a Sora la prima promessa che hai fatto loro è stata “alla luce delle numerose battaglie combattute da avversario, spero di fare altrettanto bene con la maglia di Sora per far si che questa squadra si tolga le soddisfazioni che merita”.
Dopo aver vinto il campionato, aver schiacciato per tutti loro l’ultima palla di gara 5 e dunque averli portati in SuperLega, sei cosciente del fatto che oramai sei il loro idolo?

“Sono davvero contento di essere un idolo per la tifoseria sorana, i complimenti e i “grazie” che mi hanno rivolto si sono sprecati e mi rendono molto felice. Alla fine il nostro scopo è anche quello di far divertire il pubblico e direi che ci siamo riusciti.
Aldilà dell’ultima palla di gara 5 che sarebbe potuta capitare ad altri, sono soprattutto contento per aver conquistato i tifosi insieme ai miei compagni con la nostra grande tenacia e la costanza di rendimento. Poi, vedere il PalaGlobo in gara 4 stracolmo, e una marea bianco-nera a Vibo, sono immagini indelebili”.

In questa stagione vissuta a Sora hai conosciuto qualche nuovo aspetto della pallavolo e del modo che la circonda? Dal punto di vista sportivo e sotto quello umano di cosa ti sei arricchito? Cosa ti porterai nel cuore?

“Mi porterò dentro il gruppo. Sembra scontato ma in un lavoro come il nostro per funzionare bene ci si nutre anche e soprattutto di rapporti umani, e quest’anno è stato il top. Quindi mi sono arricchito sicuramente di tante e belle conoscenze in più di persone eccezionali.
A Sora si vive bene, l’aria è pulita, le montagne sono vicine, si mangia bene e la vita costa poco. Il palazzetto piccolo ma accogliente, la società seria e puntuale nei pagamenti. Tutti ottimi ingredienti per poter vivere in serenità assoluta l’annata sportiva. A me piace andare a spasso in bicicletta, e spesso lo facevo. Oltre a delle bella passeggiate in montagna in mezzo alla natura”.

“Ci tengo a fare un grande saluto a tutti i tifosi sorani e a ringraziare pubblicamente la proprietà per la stima manifestata nei miei confronti. Il sentirsi amato, al giorno d’oggi, è un valore fondamentale per uno sportivo. E dico anche che quest’anno ci sarà bisogno di ancora più coesione e partecipazione, l’asticella delle difficoltà si alza di molto e ci sarà bisogno di grande maturità da parte di tutto l’ambiente per affrontare con grande carica e serenità questa nuova avventura chiamata SuperLega”.

Gara 2, tocca al PalaGlobo ospitare la serie Finale.

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Mercoledì sera alle ore 20,30 al PalaGlobo “Luca Polsinelli” si giocherà gara 2 Finale Play Off Promozione Serie A2 UnipolSai.

Tocca ora alla Globo Banca Popolare del Frusinate Sora ospitare nella sua arena l’avversario e si sa, Fabroni e compagni tra le mura amiche non concedono nulla neanche a chi si chiama Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia.

La battaglia è tra le due potenze del settantunesimo Campionato, e se i calabresi oggi possono vantare un passo avanti dopo la vittoria di domenica, è certo qualcosa, ma non abbastanza quando dall’altra parte della rete ci sono i ragazzi dei coach Soli e Colucci e il rettangolo da gioco è quello dei Guerrieri Volsci.

Tra le mura amiche e avvolta dal calore e dal coro del suo pubblico, Sora non si lascia innervosire da nessun tipo di gioco avversario, pensa solo a fare il suo, si concentra su se stessa e con pazienza lavora per il raggiungimento del suo obiettivo. La parola d’ordine per gara 2 è pareggiare la serie e tutto il team e lo staff dell’Argos Volley sta lavorando per questo analizzando prima però, quello che è stato il match della scorsa domenica. A raccontarcelo le voci di due dei protagonisti:

Gara 1 è partita con un buon gioco supportato da una insidiosa battuta tanto che abbiamo dominato il primo set fino al 19-15 – spiega il centrale Emiliano Giglioli -. Vibo ha innescato la risalita e noi l’abbiamo patita tanto da permettergli di chiudere la prima frazione in modo molto cinico. Al rientro in campo abbiamo messo da parte quanto successo continuando a fare il nostro gioco fino ai vantaggi. Purtroppo la verve non è stata la stessa e un piccolo contraccolpo psicologico lo abbiamo accusato facendoci condizionare al punto di risultare troppo timidi nel momento in cui il match chiedeva la cinicità che poi ci ha messo Vibo per chiudere anche il secondo set.
Il terzo lo definirei senza testo, e questa è la cose che assolutamente non deve succedere perché il nostro gioco in campo non deve mancare mai. Giocare a tratti significa regalare tanto spazio all’avversario e questo mercoledì sera non dovrà accadere. Al fischio d’inizio dovremo imporre subito il nostro gioco perché l’obiettivo da centrare assolutamente è quello del pareggio della serie. Dovremo essere da subito bravi e concentrati tanto da limitare i loro principali terminali offensivi, e come dice il nostro coach, dobbiamo avere tanta pazienza perché il set è lungo e la partita ancora di più.
Non vedo l’ora che arrivi mercoledì per lottare e riscattarci assieme ai miei compagni, ma soprattutto voglio vedere il PalaGlobo pieno di gente in ogni ordine di posto e sentirlo urlare e tifare dalla prima all’ultima palla. Noi ce la metteremo tutta, saremo grintosi e concentrati al massimo tanto da saper questa volta crearci e cogliere ogni possibilità con quel cinismo che la Tonno Callipo ci ha insegnato”.

“Il risultato di gara 1 appare abbastanza netto con il 3-0 che sembra non lasciare spazio a nessuna spiegazione – continua lo schiacciatore Mattia Rosso -. In verità è stata una partita niente di più e niente di meno rispetto a quella che ci aspettavamo risultando appunto estremamente equilibrata almeno nei primi due set. Siamo consapevoli di essere due squadre diverse ma pressoché equivalenti e ce lo ha dimostrato anche l’equilibrio dei primi due set finiti ai vantaggi.
Sicuramente siamo tornati dalla Calabria con un po’ di amaro in bocca perché una squadra come la nostra in una Finale Play Off occasioni come il vantaggio di 5 punti deve capitalizzarlo anche con un Vibo difronte. Che la Tonno Callipo fosse una squadra che sbaglia poco lo sapevamo da tempo, ma domenica ha dimostrato di saper vivere e rendere molto in questi momenti di equilibrio e soprattutto in quelli decisivi. Difende molto, a muro è ordinata e quindi è una squadra contro la quale è difficile giocare, però anche noi abbiamo le nostre armi e sappiamo usarle. E indubbio che in gara 1 abbiamo a un certo punto un po’ mollato, prima mentalmente e poi a livello fisico. Era importante andare in trasferta e fare risultato, così non è stato ma i Play Off fortunatamente ti danno l’opportunità di rigiocartela immediatamente e a distanza di pochissimi giorni. Mercoledì sera toccherà a noi sfruttare il fattore casalingo e batterli è assolutamente nelle nostre corde.
Ripartiamo da mercoledì per vincere e per ricostruirci il nostro cammino in questa Finale continuando ad avere massimo rispetto per Vibo che ha dimostrato di essere molto solida e un pochino più esperta di noi nei momenti decisivi, ma Sora ha altre importantissime qualità assieme a tante frecce nell’arco ancora da scagliare. Mercoledì sarà la nostra grande occasione di rimettere in parità il risultato e con la forza del PalaGlobo e dunque dei nostri sostenitori che ci fanno sentire la voglia di vivere questa Finale mai raggiunta, sono certo che ci divertiremo e gioiremo insieme”.

Gara 3 Semifinale Promozione, Sora al Match ball

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Il PalaGlobo “Luca Polsinelli” è pronto a ospitare Gara 3 di Semifinale Play Off Promozione Serie A2 UnipolSai. Mercoledì alle ore 20,30 scenderanno nuovamente in campo la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora e la Maury’s Italiana assicurazione Tuscania per la gara che vale la storia per entrambe. Sora, già sul vantaggio di 2-0, vincendo entrerebbe in Finale, un turno mai giocato nei sette anni di Serie A2, Tuscania invece rimetterebbe tutto in discussione rimandando il verdetto almeno di tre giorni.

La Globo una Semifinale non l’ha mai vinta e ora, alla quarta partecipazione, ha in mano il match ball e dunque è a un passo dal superarsi, la Maury’s Italiana invece alla sua prima presenza nella post season ha già regalato moltissimo a chi crede in lei. L’appetito vien mangiando e seppure la società della Tuscia dichiara di essere andata ben oltre gli obiettivi stagionali, a mollare non ci sta perché vorrebbe ancora di più. Ma dall’altra parte della rete c’è Sora, la squadra che ha messo a tacere anche i più scettici e quella che ha fatto vivere più emozioni, quella dalle indiscutibili qualità atletico-tecniche e umane dei singoli ma soprattutto del gruppo.

Per questo coach Soli elogia i suoi ragazzi e parla di perfezione:

“E’ la seconda volta nel giro di quattro giorni che mi trovo a ringraziare i miei ragazzi. Oggi hanno messo in campo il meglio di gara 1, sempre se sia possibile, e lo hanno fatto con una grande prestazione figlia di maggior continuità e addirittura maggior intensità. Dopo la prima partita ci eravamo detti che le cose da limare erano poche e penso che in questa gara 2 ne abbiamo limate parecchie, ragion per cui il risultato è stato così netto a nostro favore.
Di fronte abbiamo una squadra da rispettare, che gioca senza paura e non ha niente da perdere, ma soprattutto che messa spalle al muro diventa ancora più pericolosa di quello che è. L’ultimo set abbiamo fatto fronte anche a questa situazione e per questo non posso che ringraziare i miei ragazzi comunque dicendogli di tenere i piedi ben piantati a terra su quello che è il nostro gioco perché siamo solo 2-0 e bisogna vincere la terza partita.
La gara di mercoledì sarà la più importante perché ci da la possibilità di raggiungere un grande sogno per la società e per i ragazzi che è quello della finale. Il nostro compito quindi, è di stare concentrati e con i piedi per terra, essere umili e cercare di limare ciò che manca per essere simili alla perfezione che è quello che permetterebbe alla nostra squadra chiudere la serie mercoledì”.

“Sora ha giocato una grandissima partita, è stata molto attenta e precisa in tutti i fondamentali e ci ha massacrato – questa è la sintesi del match di coach Paolo Tofoli. Noi abbiamo giocato molto male ma di contro i nostri avversari hanno messo in campo un’ottima pallavolo che ha mostrato ulteriormente quello che è il loro valore. Sicuramente noi siamo in grado di giocare molto meglio di domenica, ma la Globo in questa gara 2 ha giocato molto forte, ci ha aggredito in battuta ed è quello che temevo di più, ci ha fatto male ed è stata scaltra soprattutto in quei momenti in cui noi eravamo imbambolati. È così che ha reso la sua partita perfetta.
I miei ragazzi sono partiti con il freno a mano tirato ma per vincere queste partite devi osare, altrimenti non si va da nessuna parte. Sicuramente quindi, chiederò ai miei ragazzi di osare in gara 3 per poterla vincere.
Sora ha un valore tecnico più alto di quello di Tuscania in quanto è stata costruita per vincere e conquistare il salto di qualità, mentre il nostro obiettivo era quello di rientrare tra i primi otto. Siamo arrivati terzi alla fine della stagione regolare e ora, in questa semifinale ce la metteremo tutta anche se per cercare di battere Sora dobbiamo dare il 120%”.

Protagonista indiscusso del match del quale è stato anche best scorer con 20 punti totali realizzati, Mattia Rosso:

“Siamo stati molto bravi nel portare a casa gara 2 perché non era affatto facile. Come era prevedibile nei play-off ogni partita ha una componente psicologica e sicuramente la prima in casa per noi è stata un po’ più dura in quanto avevamo l’obbligo del risultato ed eravamo un pochino più tesi. Oggi invece la pressione psicologica si è spostata su di loro e questo fattore ci ha aiutato. Siamo stati bravi, attenti e precisi sin dall’inizio ed è venuto fuori questo 3-0 comunque equilibrato ma bravi noi per aver espugnato questo campo così difficile. Mercoledì Tuscania verrà a Sora senza niente da perdere e giocherà spavalda e spregiudicata come già aveva fatto in gara 1, sta a noi non farci cogliere impreparati e cercare fin da subito di chiudere la serie”.

Per Sora sara’ una dura domenica a Brescia

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La Globo Banca Popolare del Frusinate Sora è in partenza per una trasferta ostica per distanza e avversario. La direzione che prenderanno Fabroni e compagni punta verso Brescia dove al Pala San Filippo domenica alle ore 18,00, la Centrale del Latte McDonald’s proverà a fare cinquina.

I ragazzi di coach Zambonardi infatti, nell’anticipo della scorsa giornata hanno messo a segno la quarta vittoria consecutiva di cui la seconda in trasferta, ammutolendo con un perentorio 3-0 Castellana Grotte dopo aver inflitto la stessa sorte ad Alessano e Civita Castellana. La scia positiva però è iniziata con il tie break strappato tra le mura amiche alla capolista Vibo Valentia, da allora i lombardi non si sono più fermati e tantomeno vorranno farlo in questa nona giornata del girone di ritorno.

La domanda che in casa Brescia si pongono però dopo le ultime superbe prestazioni è, “bravi i ragazzi del roster ora al completo o scarsi gli avversari?” e la risposta vorrebbero trovarla domenica contro la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora in quanto coach Zambonardi ha dichiarato “la partita con Sora ci dirà chi siamo veramente”.

Ognuno ha il suo modo di tirare le somme, certo è che questa Centrale del Latte ha trovato il proprio stato di forma ed è in grande crescita con gli atleti “più cinici e meno prevedibili” come descrive i suoi compagni lo schiacciatore Alberto Cisolla.

“Brescia è una squadra in salute che sta mietendo vittime un po’ su tutti i campi e tra le sue mura amiche si confermerà ancor di più squadra ostica da affrontare – spiega lo schiacciatore Mattia Rosso. Già nel girone d’andata al PalaGlobo ci mise molto difficoltà per cui andiamo in Lombardia consapevoli di lottare contro un grande ostacolo. Hanno delle bocche da fuoco importanti e molto brave, ben gestite da Tiberti palleggiatore di assoluto livello per la categoria. Ci presenteremo sul loro rettangolo da gioco con la voglia e l’intenzione di vincere anche se sappiamo che sarà tutto difficilissimo.

La nostra preparazione procede bene, stiamo affrontando un periodo di carico sempre in ottica play off cercando di abbinarlo ovviamente a delle prestazioni quanto più positive possibili. Quindi ci stiamo preparando adeguatamente per domenica ma anche per il turno infrasettimanale che ci aspetterà il prossimo mercoledì al PalaGlobo contro Reggio Emilia.

Anche noi come Brescia però possiamo dire di aver ritrovato fiducia.

La vittoria contro Siena ci ha fatto bene e ora tutta la fiducia ritrovata la metteremo in allenamento e in campo dove ci aspettano ancora tante gare impegnative. L’obiettivo per il proseguo del campionato è quello di intascare quanti più punti possibili e il nostro sogno resta sempre quello di conquistare il primo posto della classifica. Davanti non abbiamo un cammino agevole date le insidiose trasferte ma noi ci prepareremo al meglio come forma psico-fisica soprattutto nell’ottica play off”.

Contro Siena è stata una gara difficile, difronte abbiamo avuto una squadra dai valori davvero alti e con una posizione in classifica menzognera rispetto ai potenziali. L’aggravante era il nostro momento no, ma siamo stati bravi a capovolgere l’andamento della gara dopo il primo set perso e l’infortunio a Fabroni, con Marrazzo molto ingamba a fare il suo gioco fluido il quale, unito a tutto quello che io e i miei compagni abbiamo messo sia in campo che fuori, ha fatto si che portassimo nelle nostre casse due punti importanti in questo momento. Il bottino è stato utile anche a contenere il distacco da Vibo Valentia, la prima della classe che gara dopo gara ha rosicchiato terreno, ma con questa vittoria le abbiamo fatto capire che siamo in scia e che non molleremo fino alla fine”.