Via al mercato, Gabriele Di Martino è il nuovo centrale

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Non è stato ancora reso noto il progetto della BioSì Indexa Sora che sarà, quella che disputerà il prossimo campionato di SuperLega 2018/2019, ma la società Argos Volley comincia a ufficializzare le nuovi pedine del suo scacchiere.
Alla corte dei coach Barbiero e Colucci arriva Gabriele di Martino, centrale classe 1997 proveniente da Wixo LPR Piacenza ma che vanta anche numerose presenze nelle Nazionali giovanili dove si è eletto a vice Campione Europeo, e piazzato al quinto posto ai campionati del mondo.

Nato nella capitale, Gabriele ha mosso i suoi primi passi ed è cresciuto pallavolisticamente nel club dell’M.Roma Volley. A 16 anni, l’ingresso al Club Italia ha contribuito alla sua formazione professionistica grazie anche alle esperienze vissute sui campi della Serie B e della A2 fino a quelle in Nazionale dove attualmente veste la maglia dell’Under 21 e con la quale ha attraversato periodi intensi anche sotto la guida di coach Mario Barbiero che ora, a Sora, ritrova.
Dopo tre stagioni nel club della Federazione, il salto in SuperLega lo ha fatto con Molfetta con i quali colori ha disputato nove gare di campionato prima di trasferirsi alla LPR Piacenza, club che lo ha confermato anche nella stagione successiva, quella 2017/2018.
Nei match contro Sora, a seguito delle scelte di coach Giuliani, Di Martino non ha potuto mettersi in mostra, ma lo staff tecnico di corso Volsci ha potuto ammirare e apprezzare le sue doti in ben altre circostanze.

“È un centrale dalle caratteristiche molto buone – dice coach Barbiero che l’ha fortemente voluto e che soprattutto lo conosce molto bene in quanto già suo atleta nelle squadre della federazione -. È un centrale con caratteristiche tecniche molto buone, completo in tutti i fondamentali: in attacco e a muro si fa valere con un buon senso della posizione e una buona tecnica, e anche in battuta ha un ottimo rendimento”.

Gabriele Di Martino dunque, che identifica l’esperienza più significativa della sua vita nella scelta di giocare a pallavolo, è il nuovo centrale della BioSì Indexa Sora e primo movimento di mercato di Patron Giannetti e del General Manager Adi Lami.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

#CuoreFedePassione, i tre fattori alla base della filosofia Argos Volley

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#CuoreFedePassione: domenica 20 maggio si sono celebrati questi tre fattori, alla base della filosofia Argos Volley e di tutto ciò che intorno vi ruota. La grande festa della pallavolo è stata illuminata, infatti, anche di spiritualità e morale, virtù che sono alla base dello sport. Ciò è avvenuto grazie alla presenza, alla manifestazione, di sua Eccellenza Gerardo Antonazzo, che come suo solito, sa spendere meravigliose parole in favore degli ideali condivisi dalla religione e dalla sana disciplina sportiva. Un momento toccante per tutti i presenti così come quello dedicato alla famiglia Polsinelli, ai congiunti del giovane Luca, alpino sorano scomparso nel 2006 in un attentato terroristico a Kabul, cui è stata consegnata una targa da parte della società bianconera e per mano del suo patron, Gino Giannetti. Ed è proprio lui a ripercorrere a tutto tondo le tappe di questo evento, oramai lustro e tradizione del club lirense:

“Questa è una immensa soddisfazione. Siamo riusciti a creare un’aggregazione importante a tutto tondo nel nostro territorio. Anche quest’anno ci ha fatto visita il nostro Vescovo. Questo è un gesto di accortezza e di interessamento importante, avvenuto, tra l’altro, nel giorno del suo compleanno. Per questo siamo stati veramente felici. Parecchi ragazzini e tantissime scuole, sia del nostro territorio che di quelli limitrofi, hanno partecipato con entusiasmo”.

A proposito del riconoscimento preparato per la famiglia del maresciallo capo Luca Polsinelli, dice:

“Questa è stata un’emozione forte; era una cosa a cui tenevo da tempo, poter omaggiare i genitori di un nostro conterraneo che è caduto nel momento più alto delle sue funzioni, è stato veramente qualcosa di importante. Ci siamo rinnovati i nostri auguri per una prossima e ulteriore presenza. Senz’altro sono rimasti contenti, ma noi, soprattutto, lo siamo ancora di più nel poter spendere quotidianamente il nome di Luca Polsinelli in tutte le scuole, in tutti i contesti e in tutte le parrocchie, perché è giusto così e perché ci fa onore”.

Giannetti conclude con un pensiero per tutti i suoi collaboratori:

“Oggi c’è stata anche una tappa provinciale di Mini Volley, oltre il torneo delle parrocchie. I bambini si sono divertiti tantissimo. Per questo dobbiamo dire grazie a tutti gli organizzatori, al nostro staff al completo, quindi non soltanto a quello che si dedica quotidianamente alla Serie A, ma a tutti gli altri che si impegnano per tutto il resto e che sono i nostri veri gioielli. Da domani continueremo a pensare al prossimo allestimento del roster di Superlega”.

A spiegare il fruttuoso connubio tra sfera spirituale e sfera sportiva, è invece lo stesso Vescovo, accolto dal PalaGlobo “Luca Polsinelli” con commozione e trepidazione:

“Senza dubbio siamo ostinatamente convinti dell’idea che lo sport, quando lascia parlare anche la fede, possa arrivare alla vita delle persone in modo integrale e quindi a formare ed educare a 360 gradi. Lo sport è come una via maestra attraverso cui la fede e l’esperienza di Dio, il valore del corpo, dell’azione, dell’amicizia, del costruire insieme, dell’impegno, del sacrificio e delle regole, diventano molto più completi ed efficaci. Siccome la Chiesa si interessa della persona, serve la crescita della stessa per realizzare il suo destino in modo felice, ha bisogno di inserirsi nel mondo dei giovani per formare la loro vita in modo compiuto e realizzato”.

Anche Mons. Gerardo ha rivolto un pensiero speciale a Luca Polsinelli e ai suoi genitori:

“il messaggio che noi ancora raccogliamo per la famiglia è capire come attraverso il sacrificio della vita, Luca insegna a tutti noi la fedeltà e la responsabilità del proprio dovere, secondo le scelte di vita che ciascuno fa; è una questione di principio molto importante. Oggi viviamo anche la debolezza e la fragilità della dispersione, della frammentarietà, della provvisorietà e anche del precariato, non solo nel mondo del lavoro, ma anche nel mondo delle idee e della responsabilità. Invece il sacrificio di Luca, così come il sacrificio di tanti altri soldati e tanti altri eroi nei tanti settori della vita militare, ma anche sociale, ci insegna che il compimento del proprio dovere è una grande sfida che bisogna vincere. Non si può essere precari nella responsabilità. Sappiamo che questo costa sacrifici, ma la fedeltà, attraverso il sacrificio, ci rende maturi e ci stagiona con una stabilità straordinaria”.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora