Al PalaGlobo il CT Blengini attento spettatore di Sora vs Padova

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Ospite d’onore a sorpresa al PalaGlobo “Luca Polsinelli” con il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di Pallavolo Maschile, Gianlorenzo Blengini, attento spettatore della gara tra la BoSì Indexa Sora e Kione Padova.
La scorsa domenica a partire dalle ore 18:00, entrambi i sestetti hanno avuto modo di lottare per i propri obiettivi e di farlo mostrando anche al CT le loro capacità tecnico-tattiche, la loro importanza nel gruppo e per il gruppo, la loro forza mentale e personalità in campo.
Ma cosa ha portato veramente coach Blengini e tutto il suo staff tecnico nel palazzo bianconero, lo abbiamo chiesto a lui:

“Credo fermamente che parte del mio ruolo sia anche quello di andare direttamente a vedere i giocatori, e quindi non solo di guardarli in televisione o sentirli telefonicamente. Per questo cerco di essere presente nei palazzetti, e dove possibile andrò anche a seguire gli allenamenti, ovviamente in quei Club dove ci sono più giocatori eleggibili per la nazionale in quanto mi sarebbe materialmente possibile assistere alle sedute di tutte le squadre per via della scarsità di tempo a disposizione.
Però, nonostante le varie difficoltà che possono esserci, credo che la mansione del CT sia quella di andare sui campi a guardare i giocatori per continuare anche d’inverno un lavoro che per me è di 12 mesi e non solo ridotto ai 4 estivi. Sfruttando tutto questo arco temporale posso avere modo di relazionarmi con i colleghi sulle varie panchine e direttamente con i ragazzi, capire e parlare delle varie problematiche tecniche, fisiche, dei problemi medici, ma anche ascoltare sensazioni, convinzioni, aspettative, dubbi, difficoltà, perché è soprattutto così che si può guardare e valutare il rendimento.
Credo che le convocazioni in Nazionale debbano essere una risposta al rendimento dei giocatori in campionato, e non solo se hanno giocato bene in nazionale nella stagione precedente”.

Nominato Commissario Tecnico della Nazionale Italiana il primo agosto del 2015 con il compito di guidarla nella World Cup e nel Campionato Europeo di quell’anno, è ai Giochi Olimpici del 2016 che Blengini porta l’Italia alla conquista della medaglia d’argento cedendo il passo in Finale al Brasile. Al termine della stagione 2016/17, dopo aver portato la Lube Civitanova alla vittoria scudetto e della Coppa Italia, in entrambi i casi in lotta contro la Diatec Trentino, ha cominciato a dedicarsi interamente al gruppo azzurro confermato dal Presidente Federale, Bruno Cattaneo, guida della Nazionale Italiana e Direttore Tecnico delle Nazionali Maschili.

“Sin dal primo giorno della mia presidenza – spiegò all’epoca il Presidente Cattaneo – ho sempre detto che l’intenzione del Consiglio federale era quella di avere due ct a tempo pieno e così è stato fatto. Analizzando la mole di lavoro e gli impegni che investono i tecnici delle nazionali non riteniamo opportuno il doppio incarico. Siamo fermamente convinti che questa scelta in termini futuri sia la migliore sia dal punto di vista della gestione delle nazionali maggiori, che per quanto riguarda la programmazione dei rispettivi settori”.

D’obbligo verso l’ospite d’eccezione del PalaGlobo, la richiesta di un’analisi del match dall’altro delle sue competenze:

“Una partita molto combattuta quella tra Sora e Padova, soprattutto nei primi due set che sono stati decisi davvero da un pallone. In questi frangenti la Kione ha mostrato qualche cosa in più soprattutto nella gestione delle palle lente, mi viene in mente ad esempio l’ultimo pallone del primo set quando Nelli ha giocato molto bene contro un muro ben schierato. Nel finale del secondo set invece, Sora ha avuto buone possibilità di chiusura ma su due situazioni di palla lenta non è riuscita a trovare il punto subendo muro. E’ stata brava Sora a portare a casa il terzo, giocando poi bene anche nel quarto dove, nonostante Padova sia partita forte, è riuscita a colmare il divario e portarsi avanti sul 15 pari. Poi forse gli ospiti hanno dato qualcosa in più in termini di esperienza nel campionato generale, ma credo sia stata una partita molto combattuta, una partita giocata con un buon atteggiamento e con voglia di vincere da parte di tutte e due le squadre”.

Sempre dal punto di vista tecnico, come vede invece la BioSì Indexa?

“Sora è in crescita. E’ una squadra che, rispetto all’inizio del campionato ha messo a segno qualche risultato che migliora la fiducia e da un po’ più di buon umore per andare in campo e giocare anche i momenti meno positivi delle partite. Vedo una squadra che sta in campo con automatismi sempre migliori e che sviluppa il gioco con più continuità, e quindi credo che stia facendo un cammino in linea con quella che era la consapevolezza di un campionato duro anche dal punto di vista tecnico”.

Un campionato che con la sua durezza tecnica diventa anche importante saper affrontare mentalmente:

“Il campionato italiano, a differenza degli altri, impone in maniera più assoluta la capacità di stare nella sofferenza oltre alla parte tecnica, in quanto il nostro è uno sport molto tecnico, ma la differenza con gli altri campionati la fa il fatto che devi giocare senza respiro sempre, e questo vale per le grandi e per le meno ambiziose. La capacità di stare nella sofferenza con l’atteggiamento giusto, che magari per Sora implica qualche sconfitta consecutiva, credo sia imprescindibile, come credo anche che lo stia facendo, e bene”.

Prima di tornare alle sue attività, sia lavorative e dunque ai colloqui con gli allenatori e i giocatori, sia ludiche per soddisfare tutte le richieste dei fai tra selfie e autografi, “Chicco” Blengini ci tiene a far sapere e a ringraziare:

“Al PalaGlobo mi sono trovato bene. Una grande ospitalità con tanta eleganza e gentilezza da parte di chi ci ha accolto mettendoci a nostro agio e a disposizione tutto ciò di cui avevamo bisogno”.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Giovanili: l’Under18 conquista il derby

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Tutto facile per la formazione dell’Under18 maschile di marca Biosì Indexa che si è aggiudicata in scioltezza il derby sorano contro l’Olimpia, guadagnando l’intera posta in palio con un secco 3-0 (27-25, 25-14, 25-20).
Nel palazzetto di via Ruscitto, la coppia Giacchetti-Ottaviani ha schierato Cocco al palleggio opposto a Florio Federico, Natalizio e Monticelli di banda, Cerrone ed Abballe dal centro e la coppia di liberi Costantini-Iafrate.

Il primo periodo vede due facce dello stesso Sora. Nella prima parte, infatti, gli ospiti si portano davanti fino al 9-21, complici alcuni errori di troppo nella metà campo della Biosì Indexa, con la panchina locale che prontamente blocca il gioco e richiama all’attenzione i propri ragazzi, mischiando le carte in tavola con l’ingresso di Caschera per Monticelli, D’Amico per Natalizio e Florio Filippo per Florio Federico. Al rientro sul parquet, la grinta e la tenacia fanno sì che tutto vada nel verso giusto, tanto che gli atleti dell’Argos mettono a segno ben 17 punti, contro i soli 3 refertati dagli ospiti, ribaltando così la situazione e portandosi sull’1-0 trascinati dall’esplosività di un Caschera mai domo.

Nel secondo parziale le guide tecniche locali scendono in campo con Cocco in cabina di regia, Florio Federico opposto, Natalizio e Caschera in posto quattro, Cerrone e Sili dal centro e la solita coppia di liberi Costantini-Iafrate.
Il divario tecnico tra le due squadre continua a palesarsi, con la retroguardia del sestetto di coach Anna Fabrizio che non riesce a contenere gli attacchi di un Cerrone in grande spolvero, merito anche della sinergia tra prima e seconda linea, con la coppia di liberi Costantini-Iafrate che continua a rappresentare una sicurezza per la propria squadra, permettendo a Cocco di smistare al meglio palloni. La Biosì continua quindi, caparbia e forte, ciò che aveva iniziato nel set precedente e, con l’innesto di un ritrovato D’Amico per Caschera, referta un netto 25-14 che sugella il 2-0.

Stessa formazione e stesso copione per il terzo tempo, con i padroni di casa che sprintano e subito mettono il naso avanti, ponendo break importanti tra loro e gli avversari. A pesare sul bilancio del set sono anche gli attacchi di Cerrone, che ben figura assieme al collega di reparto, Sili, alla prima stagione in Under18. La formazione del presidente Vicini, però, fa il bello ed il cattivo tempo e, a causa di qualche indecisione, lascia accese le speranze dell’Olimpia Volley che continua però ad arrancare. Gli atleti dei coach Giacchetti ed Ottaviani, allora, premono con il piede sull’acceleratore mettendo a terra ogni palla utile, impartendo così il 25-20 che decreta la fine del match con un netto 3-0.

Al termine della partita, coach Giacchetti ha dichiarato

“Sono molto fiero della prestazione dei miei ragazzi, soprattutto del modo in cui hanno ripreso un primo set che sembrava esserci scappato via. Il fatto di essere riusciti in una rimonta che, agli occhi di tutti, poteva risultare impossibile, ci ha resi ancora più consapevoli delle nostre capacità e ci ha permesso di fare nostro l’ennesimo derby di categoria. Abbiamo siglato un’importante vittoria ritrovando uno dei nostri fiori all’occhiello, Giuseppe D’Amico, assente sui campi da gioco per ben tre mesi. Molti dei miei ragazzi, poi, hanno dimostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, di poter dire la propria all’interno del campionato. Basta pensare, ad esempio, alla coppia di centrali Cerrone-Sili. Cerrone è decisamente il miglior centrale di categoria in quanto attacca con percentuali altissime, circa l’80-85%. Inoltre lavora e si impegna ogni giorno in palestra e sul campo da gioco, ed i risultati si vedono. Sili, invece, è alla sua prima esperienza nel campionato di Under 18 in quanto 2003. La scorsa stagione ha disputato, infatti, il campionato di Under 14 ma, nonosante questo, non si lascia intimorire e dice la sua in ogni match, con quel briciolo di ignoranza di cui ogni giocatore avrebbe bisogno. Tra i migliori giocatori dell’incontro c’è sicuramente Caschera che, non appena è stato chiamato in causa, ha risposto a gran voce, trascinando i propri compagni verso la rimonta. Christian è cresciuto in maniera esponenziale rispetto alla passata stagione, e sono i risultati a parlare per lui. Mi preme fare, però, una menzione speciale per la coppia di liberi Costantini-Iafrate. Sono ormai tre anni, infatti, che si avvicendano in ogni gara, in ogni set, suppotandosi l’uno con l’altro, nonostante la classica competizione tra pari ruolo. E’ entusiasmante la collaborazione che c’è tra i due che si aiutano, si sostengono, si incoraggiano, non dimenticando, poi, che sono entrambi bravissimi”.

Rosso: “Credevamo nella vittoria e meritavamo il tie break”

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E’ stata davvero una sfida tribolata quella tra la Biosì Indexa Sora e la Kioene Padova, ma alla fine la spuntano i veneti che chiudono la bagarre sull’1-3. I set sono stati tiratissimi, come evidenziano i risultati parziali, purtroppo per i volsci, i patavini hanno allungato il passo emergendo di “testa”, complice l’ottima regia di Travica:

“La colonna sonora è sempre la stessa. Combattiamo nel primo set perdendolo ai vantaggi, così come nel secondo – spiega il coach locale Mario Barbiero. Queste sono situazioni che generano un dispendio di energie enorme, nello stare sempre a inseguire e a lottare su ogni pallone e poi non essere premiati, soprattutto per inesperienza. Noi finora ce la stiamo mettendo tutta e continueremo a farlo perché abbiamo ancora tante giornate davanti e strada da percorrere. Il gruppo risponde, si allena bene, e più di così a questi ragazzi non me la sento di chiedere; in ogni partita stanno dando il meglio di loro stessi. Oggi al posto di Santucci ha giocato Mauti che ha fatto molto bene il suo dovere, e pertanto non abbiamo patito in quel ruolo. Come al solito utilizziamo 7/8/9 giocatori perché questa formazione ha bisogno di utilizzare tutti i giocatori, nelle varie pieghe dei set abbiamo la necessità di cambiare qualcosa, quindi complimenti anche a chi è subentrato, come Mattia Rosso, in campo a metà del primo periodo. Il capitano ha giocato una buona partita, ed è anche questo lo specchio del lavoro che si sta facendo. Per noi tanti avversari sono di livello più alto, ma nel complesso, non nei singoli. Siamo abituati a fronteggiare squadre che giocano una pallavolo con un’intensità diversa rispetto a noi”.

Il verdetto, che non ha premiato i sacrifici sul taraflex dei casalinghi, ha lasciato un po’ di amarezza a capitan Rosso, che in questa vittoria ci sperava davvero, come asserisce in intervista:

“Questa è stata una partita molto equilibrata, credevo molto nella vittoria perché stavamo venendo da un buon periodo, e per noi lo è ancora, forse non tanto per loro. Sapevamo di avere un po’ di problemi fuori casa a livello di prestazione, quindi ci speravamo in questa chance. Forse nel primo set siamo stati un po’ contratti, e lo abbiamo regalato. Partire già con un set di svantaggio diventa dura. Poi però siamo stati bravi a rimanere attaccati al match, e sono stati dei piccoli dettagli a fare la differenza per loro. Forse con qualcosina in più da sistemare, non tantissimo, avremmo meritato il tie break. Quando si arriva a giocare in tempi molto tirati ci vuole un po’ di grinta, e questa dovremo imparare a tirarla fuori al momento giusto, quello che hanno fatto loro. Vincendo quel game hanno incanalato la gara”.

Per gli ospiti è il martello Randazzo a dare la sua lettura dell’incontro:

“Questa per noi era una partita fondamentale perché servivano punti. Giocare a Sora è tortuoso, c’è un tifo molto caloroso. La Biosì Indexa, in casa, gioca molto bene. Il nostro obiettivo era fare 3 punti e ci siamo riusciti. C’era il CT della nazionale Blengini ad osservarci, sta girando molto per i campi, e poi farà le sue scelte. Questo naturalmente è uno stimolo in più. Tutti stiamo correndo ed è giusto che corra anch’io”.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Sora vende cara la pelle ma a Padova passa il mal di trasferta

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Al PalaGlobo “Luca Polsinelli” si chiude 1-3 il combattuto match tra la Biosì Indexa Sora e la Kioene Padova giocato sotto lo sguardo attendo del commissario tecnico della Nazionale Italia Gianlorenzo Blengini. A dispetto del verdetto finale, i quattro set sono stati molto battagliati e con repentini cambi di fronte, sorpassi e agganci a opera di entrambe le formazioni in campo, a esclusione dell’ultimo.
Complicata e difficile sono gli aggettivi che i coach hanno utilizzato per descrive una gara che ha visto i primi due set decisi da un paio di palloni con Padova a mostrare qualcosa in più e la reazione sorana che non è tardata ad arrivare con una positivissima frazione di gioco che ha riaperto il match nel quale buono è stato l’atteggiamento e la voglia di vincere di entrambe le squadre. Nel quarto però l’esperienza della Kione ha avuto la meglio confermando a gran voce che Padova non ha il mal di trasferta e vuole puntare dritta al suo obiettivo play off.
Nel suo lato di campo, Sora ha venduto cara la pelle, e anche quando Padova l’ha messa sotto, ha cercato e trovato il suo punto di ripartenza riuscendo a trasformare alcune occasioni in possibilità. La Kione si è trovata invece ad affrontare e a vincere una gara che le ha mostrato e fatto vivere molte più insidie di quelle che si aspettava con i padroni di casa che hanno continuato a viaggiare sui ritmi dell’ultimo turno aggiungendo qualcosa in più alla sua bella pallavolo.

“E’ stata una partita molto complicata – dichiara coach Mario Barbiero -. Noi, a tratti, abbiamo giocato bene, a tratti meno bene. Padova ha fatto una buona gara anche se ci ha dato, in alcuni momenti del match, la possibilità di rientrare in partita. Siamo stati bravi nel terzo set, meno nel quarto. Sicuramente da questa partita potevamo chiedere di più, ma è andata così quindi accettiamo il risultato del campo”.

“E’ stata una partita difficile, proprio come ce la aspettavamo – dice invece mister Valerio Baldovin. Entrambe le squadre hanno giocato molto a sprazzi e con troppi errori. Sapevamo che era una partita che si sarebbe giocata sull’aspetto tattico e così è stato”.

Allo starting players coach Mario Barbiero fa scendere in campo il 6+1 formato dal palleggiatore Seganov in diagonale con Petkovic, dalle bande Fey e Nielsen, dai centrali Caneschi e Mattei, ma con la novità Mauti libero. La guida tecnica patavina invece, Valerio Baldovin, propone la diagonale Travica-Nelli, Polo e Volpato in posto 3, i martelli Randazzo e Cirovic, e Balaso libero.

Con Petkovic i padroni di casa aprono il match 3-1, ma per un sestetto che scappa l’altro rincorre bene con break e contro break che accompagnano il primo set fino al 9-9. È la Kione ad alzare per prima la voce con Travica che si affida a Randazzo per l’11-14 che suggerisce a coach Barbiero l’interruzione del gioco con la richiesta del time out discrezionale e poi l’inserimento di capitan Rosso al posto di Fey. Nielsen di potenza rimette tutto in parità andando a segno sulla rete e dai nove metri per il 14-14. Padova vuole correre avanti ma Sora è brava sul cambio palla spezzando il gioco avversario che nel frattempo però ha portato il punteggio sul 20-22. L’opposto serbo per il 21-23 e poi, quando i veneti sembrano a un passo dalla vittoria del set, il video check inverte la decisione arbitrale mostrando l’immagine di Cirovic che a muro su Petkovic prende l’asta per il 21-24 che si trasforma nel 22-23. Entrambi i sestetti hanno la loro possibilità di portarsi in vantaggio game ma Sora, con una battuta a rete, la regala a Nelli che mette a referto il 23-25.

La BioSì Indexa torna in campo confermando il suo capitano Mattia Rosso e con poca convinzione che segna subito il distacco del 4-8 con il vantaggio ospite che in pochi minuti sale sul +6 del 6-12. Coach Barbiero richiama i suoi ragazzi a colloquio e poi opta per un cambio in regia, quello tra Marrazzo e Seganov. L’invasione patavina consegna nelle mani di Rosso la battuta, e l’esperto schiacciatore la trasforma in 3 ace che infiammano il PalaGlobo ma soprattutto nel turno dal parziale di 6-0 che si traduce nella parità del 12-12 con il rigore a porta vuota di Nielsen a chiuderlo. Mister Baldovin richiede il time out discrezionale e alla ripresa del gioco il suo sestetto rosicchia lunghezze importanti per il nuovo vantaggio del 16-20. Vende cara la pelle Sora e mattone su mattone rimette nuovamente tutto in equilibrio 21-21 con Seganov all’ace e al gioco di seconda intenzione e Rosso e Caneschi in attacco. Con un buon lavoro a muro Padova rimette il naso avanti ma come nel set precedente è il video check a negargli il 22-24 confermando out un attacco di Cirovic per il 23-23. La parallela di Nelli dà ai suoi la vera possibilità di chiusura ma la battuta a rete di Sperandio porta la contesa ai vantaggi. Mattei mura Cirovic per il 26-26 e gli errori al servizio sul 28-28. È Randazzo, in attacco e a muro, a portare i suoi sul vantaggio game di 2-0 chiudendo 28-30.

Ancora video check protagonista con coach Barbiero ad azzeccare la chiamata che inverte la decisione arbitrale per il 3-3. La diagonale Seganov-Petkovic finalizza per l’equilibrio del 7-6 mentre Nielsen spinge una lunghezza più avanti i suoi. Padova prova a reagire ma sul 13-11 Rosso incrementa il vantaggio e l’ace di Seganov lo fa salire fino al +6 del 18-12. È Nelli a tirare il carretto per i suoi con 4 attacchi vincenti consecutivi quando però il tabellone segna il 22-18. Porta la sua firma anche l’ace del 23-21 che fa richiedere a coach Barbiero l’interruzione e dell’attacco che annulla alla BioSì Indexa la prima possibilità set guadagnata con il servizio out di Randazzo. È l’esperienza di capitan Rosso, a giocare sulle mani del muro avversario, a chiudere il set in favore dei suoi e a tenere aperto il match.

La Kione, tutta d’un pezzo torna in gioco decisa a non concedere più nulla al suo rivale con il 2-5 che però Sora riaggancia subito per la parità del 5-5 e l’equilibrio del 10-11. Sono ancora i bianconeri ospiti ad andare avanti 10-13 e quelli locali, dopo i consigli della loro guida tecnica, a ricucire lo strappo alla perfezione per poi aprire il punto a punto del 16-16 con l’occhio elettronico a decretare in campo una battuta di Caneschi. Travica e compagni costruiscono ancora al meglio ma è Polo a muro a fare la differenza per l’accelerata del 17-21 costruita con Fey dall’altra parte del capo al posto di Nielsen. La BioSì Indexa non riesce ad andare oltre il cambio palla e Padova festeggia la vittoria del 25-21, del match 1-3 e il suo MVP Randazzo.

BIOSÌINDEXA SORA – KIONE PADOVA 1-3

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 6, Petkovic 21, Rosso 13, Nielsen 15, Mattei 5, Caneschi 5, Santucci (L), Marrazzo, Duncan Thibault n.e., Lucarelli n.e., Fey, Penning n.e., Mauti n.e.. I All. Mario Barbiero; II All. Maurizio Colucci. B/V 7; B/P 22; muri: 5.

KIONE PADOVA: Travica 3, Nelli 16, Randazzo 21, Cirovic 7, Polo 13, Volpato 8, Balaso (L), Peslac n.e., Gozzo n.e., Koprivica 1, Scanferla n.e., Premovic n.e.. I All. Valerio Baldovin; II All. Nicola Baldon. B/V 2; B/P 21; muri: 13.

PARZIALI: 23-25 (‘26); 28-30 (‘36); 25-23 (‘26); 21-25 (’25).

MVP: Luigi Randazzo.

ARBITRI: Sovrero Luca, La Micela Sandro.

SPETTATORI:1.438.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Esulta la BioSì Indexa nel derby Under 14 maschile.

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Esultano gli atleti dell’Under 14 maschile della Biosì Indexa che, nel pomeriggio di lunedì 8 gennaio, si sono aggiudicati il derby sorano contro i cugini dell’Olimpia Volley.

I “figli minori” di “mamma” Argos Volley, guidati dai coach Ottaviani e Giacchetti, sul campo da gioco del PalaGlobo M.llo Capo “Luca Polsinelli”, hanno conquistato 3 punti importanti sugellando un bel 3-1 (25-15;15-25; 25-22; 27-25).

Sin dai primi scambi, capitan Tomassi & Co. scendono sul parquet determinati e “cattivi”, mettendo tra loro e gli avversari punti importanti. I parziali di 5-1, 18-10 danno lettura del match: gli atleti del sestetto casalingo guadagnano terreno con una marcia costante, grazie anche agli ottimi turni in battuta di Colella e Iafrate che, con quel pizzico di cinismo in più, fanno pendere l’ago della bilancia nella propria metà campo, siglando così l’1-0.
Cala il livello di attenzione nella prima frazione del secondo game tra le fila della compagine seguita da coach Ottaviani che, complice qualche errore di troppo in battuta ed in fase di finalizzazione, permette agli ospiti di pareggiare i conti e riaprire le sorti dell’incontro.
Tutto da rifare, allora, per i giovanissimi Argos.
Il terzo game si apre all’insegna dell’equilibrio, seppur precario, in quanto, mentre il tabellone segna il 9 pari, il richiamo all’attenzione da parte della panchina locale fa sì che i propri atleti rientrino definitivamente in partita e prendano il largo fino al +4 del 21-17 grazie alle giocate di capitan Tomassi. Ci prova, allora, la formazione di coach Fabrizio ad accorciare il gap, ma i bianconeri insistono e, con due ottime serie al servizio, una di Mazza ed una del neo entrato Tatangelo, finalizzano il 25-22 che vale il 2-1.
Il quarto tempo vede gli ospiti, costretti alla perenne rincorsa, tentare il tutto per tutto per restare aggrappati al periodo e al match. L’ottima sinergia attacco-difesa e le alzate al millimetro di Bottoni, però, nella metà campo padrona, permettono a Marsella di piazzare agevolmente palla a terra.  Ancora un’ottima serie dai 9m, poi, firmata Iafrate (migliore in campo nel derby volsco), spinge il sestetto del presidente Vicini verso la vittoria. Ci provano i “cugini” dell’Olimpia a pareggiare la contesa portandola ai vantaggi, ma alla prima occasione utile, gli atleti della Biosì Indexa Sora chiudono la gara ed è 3-1.

Coach Barbiero: “Sono contento ma non possiamo accontentarci”

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Contro l’ex coach della promozione in Superlega, Fabio Soli, la Biosì Indexa Sora blinda finalmente un altro punto. La posta in palio divisa con la Bunge Ravenna ha sicuramente messo in mostra le capacità dei bianconeri, abili a vedersela contro una formazione che si era fortemente posta in “zona luce” nella prima parte di stagione, ma d’altra parte ne ha anche palesato le debolezze, come evidenziato dal secondo set, in cui è venuta fuori tutta l’incertezza volsca. Bravi i casalinghi a rimontare e riaprire i giochi nel quarto tempo, un pizzico meglio i ravennati con meno indecisioni nel set della verità.

Il primo ad esaminare l’incontro è il tecnico locale Mario Barbiero:

“La partita è stata gradevole, però se abbiamo picchi di prestazione di questo livello dobbiamo fare di più. Abbiamo nelle corde questo tipo di performance. Ho già chiesto ai ragazzi di fare il passo oltre perché non è più sufficiente giocare bene, dobbiamo essere più decisivi del nostro avversario, e per diventarlo bisogna tirar fuori quel qualcosa in più e che oggi in alcuni momenti è mancato. Sono contento della prestazione dei ragazzi, ma non possiamo accontentarci. Domenica abbiamo Padova e dobbiamo scendere in campo per vincere la partita, abbiamo la possibilità di poter affrontare qualsiasi compagine. Sono contento di aver strappato un punto alla Bunge e di aver mosso la classifica, soprattutto in questo impianto, dove mancavamo da parecchio tempo. Questa sicuramente è una cosa positiva, ma non possiamo più farcela bastare perché siamo nella seconda parte del campionato e i miei ragazzi devono dare di più. Grande rispetto per Ravenna che ha comunque alternato momenti meno buoni a momenti di ottima pallavolo. Onore all’avversario che ha vinto su questo campo”.

Per i romagnoli legge le dinamiche del match mister Fabio Soli:

Non avevo dubbi che oggi sarebbe stata una partita difficile perché Sora è cresciuta molto rispetto al girone d’andata e sta tenendo fede al progetto basato sui tanti giocatori giovani; allo stesso modo non avevo dubbi sul fatto che ci avrebbe messo in difficoltà, soprattutto a casa loro. Sono molto contento che la Biosì Indexa sia tornata a giocare nel proprio palazzetto perché penso che una città come questa, che si è guadagnata dopo tanti anni la Superlega, meriti di avere in casa il proprio team. Sicuramente dal punto di vista pallavolistico non è stato un grandissimo spettacolo, una gara molto intensa; siamo riusciti a strappare una vittoria importantissima perché torniamo a muovere la classifica in un periodo che per noi non è semplice. Abbiamo, dal punto di vista fisico, qualche tossina di troppo sulle gambe, ma questo capita a tutti perché tutti giochiamo ogni tre giorni. Noi abbiamo anche la coppa, che ad una formazione come la nostra porta via forze, però lo sapevamo e dovremo far fronte a questa spesa energetica in più con pazienza, intensità e furbizia, cose che oggi, in alcuni frangenti, sono venute meno”. 

Conclude il giro di interviste post incontro il libero giallorosso Goi, che dice:

“Oggi abbiamo vinto 3 a 2, è stata una partita molto tosta. Sapevamo che non sarebbe stata facile qui a Sora perché loro giocano una buona pallavolo, soprattutto in casa. In più noi non siamo nel nostro miglior momento, rispetto a come stavamo giocando all’andata, e ciò ha portato fuori una sfida molto lottata. Comunque, per noi, questi sono due punti molto importanti per rimanere attaccati al treno dei play off. Penso che qui faranno fatica in tanti, per questo siamo contenti della vittoria”.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Sora vs Ravenna, il tie break divide la posta in palio

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Al PalaGlobo “Luca Polsinelli” per il wednesday night valevole per la quarta giornata del girone di ritorno, di fronte due squadre cariche di voglia di riscatto che alla fine di una gara combattutissima hanno dovuto divedersi la posta in palio. La fetta più grande se l’è aggiudicata la Buonge Ravenna per continuare a credere nell’obiettivo play off, e con la parte restante invece la BioSì Indexa Sora torna a muovere la classifica agganciando momentaneamente Castellana Grotte che disputerà il suo turno il prossimo 24 gennaio.

 “Non sono soddisfatto perché per l’ennesima volta abbiamo giocato bene andando avanti spesso, ma come al solito in alcuni momenti dove potevamo chiudere non lo abbiamo fatto – commenta a caldo coach Mario Barbiero -. Abbiamo giocato male il terzo set dove potevamo veramente fare qualcosa di meglio. C’é un lato positivo che è quello di aver trovato un tie-break su questo campo. Finalmente torniamo a giocare bene al PalaGlobo e abbiamo mosso anche la classifica, però dobbiamo provare a vincere e scendere in campo con qualcosa in più. Ormai il campionato è giunto al momento più importante e dobbiamo fare di più”. 

“E’ stata una partita combattutissima, come dice il punteggio – gli fa eco mister Fabio Soli-. Sinceramente mi aspettavo fosse difficile perché non siamo brillantissimi e stiamo lavorando per tornare a un livello che ci apparteneva qualche mese fa, ma dobbiamo saper soffrire e saper portare a casa il risultato anche se non giochiamo benissimo. Oggi abbiamo avuto momenti di eccessivo nervosismo, relativi allo stato d’animo in campo, che non ci aiutano a giocare una splendida pallavolo, tenendoci legati agli errori e ad una pallavolo che non era nostra. Dobbiamo giocare sereni, spregiudicati, ed oggi non siamo riusciti a farlo. E’ sicuramente positivo perché le vittorie aiutano a costruire ma abbiamo ancora molto da lavorare. Complimenti comunque a Sora perché nonostante la posizione in classifica rende merito a questo campionato e alla propria gente che viene a vedere. Complimenti quindi a loro che ci hanno dato tanto filo da torcere”.

Allo starting players coach Barbiero fa scendere in campo il suo solito 6+1, quello formato dalla diagonale Seganov-Petkovic, la coppia Caneschi-Mattei al centro della rete, i martelli Rosso e Nielsen, e Santucci libero. La guida tecnica ospite invece, Fabio Soli, propone al palleggiatore Orduna opposto a  Buchegger, le bande Marechal e Poglajen, i centrali Diamantini e Georgiev, e Goi libero.

Il match si avvia subito su alti livelli di gioco con gli ospiti a segnare la prima distanza con Poglajan all’ace per il 2-4 e quello di Marechal per il 6-8. Il muro di Mattei a bloccare le intenzioni del pari ruolo Diamantini muove il primo passo verso il pareggio del 9-9 chiuso dal diagonale di Petkovic e apre un punto a punto che mostra in campo tutta la voglia di riscatto di entrambi i sestetti. Scivola così quasi tutto il set con Nielsen che gioca bene sulle mani alte del muro, Caneschi a bloccare e intercettare ogni palla sulla rete, Rosso a fare la differenza con l’esperienza, e Seganov, aiutato dal gran lavoro di Santucci, a orchestrare al meglio tutte le sue bocche da fuoco fino al 17-17. A sbloccare la situazione è il capitano bianconero con l’attacco di prima intenzione e l’ace che allunga il passo dei suoi 19-17 che con l’altra battuta vincente di Petkovic diventa 22-19. Con un mini break positivo la Bunge rientra perfettamente in corsa e con entrambi gli opposti la contesa va ai vantaggi. La lotta comincia senza esclusioni di colpi già dai nove metri con servizi a tutto fuoco che alle volte si trasformano in punti diretti sia in positivo che in negativo con il tabellone che sale fino a un 34-34 che offre uno spettacolo senza precedenti. È la prima intenzione di Nielsen a offrire la nuova ed ennesima possibilità set ai suoi che non dovranno però impegnarsi più di tanto perchè Marechal con una battuta out segna la definitiva sorte con il 36-34 che dopo 39 minuti di gioco si traduce nel vantaggio di 1-0 della BioSì Indexa.

Cala un po’ di tono Sora in avvio del secondo game con Ravenna che lo porta subito sull’1-5 anche grazie a una buona chiamata del video check. Capitan Rosso riporta la battuta nella sua metà campo e Petkovic rosicchia qualche lunghezza importante ma con Nielsen al cambio palla e poi a un lungo turno al servizio, che la BioSì entra finalmente nel secondo set con l’8-9. I ragazzi di coach Soli non restano a guardare contrattaccando con determinazione per il contro break che segna il nuovo allungo del 9-14 con Poglajen all’ace. Ferma il gioco coach Barbiero e poi inserisce Fey per Nielsen ma la musica non cambia con gli ospiti che aprono ancora di più il gas per l’11-18 che lo fa optare per l’altro cambio Lucarelli per Rosso. Per il rivisitato sestetto volsco il divario di ben 8 lunghezze sembra oramai incolmabile anche se non smettono mai di crederci e con Fey e Petkovic continuano a provarci fino al 16-25 chiuso da Orduna in attacco per la parità dell’1-1.

Stesso copione del game precedente nei primi scambi del terzo con la reazione sorana che però arriva sull’1-4 con Nielsen per il 3-5 ma soprattutto con il giro successivo, quello con Mattei al servizio ad autografare 2 ace e Seganov a stupire a una mano per Caneschi per l’8-5. Dopo il time out discrezionale richiesto da Soli, punto su punto i suoi rimettono tutto in equilibrio e si proseguirà così fino al 12-12 quando sale in cattedra Nielsen e con altre due battute vincenti porta Sora avanti 16-14. Qualche errore di troppo però capovolge la situazione con la Bunge sul +3 del 18-21. Caneschi, prima a ricevere e attaccare e poi a muro su Georgiev, rende più goloso lo spettacolo con il 20-21 che con le sue lunghe leve trasforma nel 22-23 che però con i suoi compagni non riesce a portare oltre così gli ospiti passano sul vantaggio del 2-1.

Valore e determinazione non mancano di certo ai ragazzi di coach Barbiero che ritornano in campo con pazienza, si rimboccano le maniche e ricominciano tutto da capo con l’ace che vale il 4-2 e la pipe di Nielsen per il 9-6. Con 3 lunghezze di vantaggio la BioSì Indexa prosegue il suo cammino fino alla metà del set dove Ravenna prova a rientrare sul 14-14 ma poi va in bambola e il sestetto bianconero non perdona. Con Caneschi al servizio per ben 7 turni è 21-14. Fa quello che può mister Soli dando ai suoi tutte le indicazioni del caso ma alla fine è costretto a sostituire la diagonale. Con il nuovo assetto i suoi reggono botta fino al 23-19 e poi hanno solo il tempo di annullare una possibilità set prima che il 25-20 tutto targato BioSì Indexa porti tutti al tie break.

Equilibrio e poca tensione, forza fisica e coraggio sono gli ingredienti di un quinto set giocato palla su palla fino al 4-5 quando Sora alza la voce con Seganov all’ace per il 7-5. Risponde presente e con la stessa moneta Buchegger con i punti diretti che fanno salire il tabellone sul 7-9. Caneschi interrompe la striscia positiva ma Poglajen riprende tutto da dove era stato interrotto per l’8-11 che costringe Barbiero al time out discrezionale.  Sul 10-12 è Soli a richiamare i suoi a colloquio e alla riprese portano a termine l’importante missione che aveva con il 12-15 che chiude un bellissimo match 2-3.

BIOSÌ INDEXA SORA – BUNGE RAVENNA 2-3

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 4, Petkovic 17, Rosso 10, Nielsen 23, Mattei 9, Caneschi 9, Santucci (L), Marrazzo, Duncan Thibault n.e., Lucarelli, Fey 2, Penning n.e., Mauti n.e.. I All. Mario Barbiero; II All. Maurizio Colucci. B/V 9; B/P 20; muri: 8.

BUNGE RAVENNA: Orduna 4, Buchegger 18, Marechal 21, Poglajen 21, Diamantini 7, Georgiev 10, Goi (L), Pistolesi, Mazzone n.e., Raffaelli 1, Gutierrez, Vitelli, Marchini (L) n.e..  I All. Fabio Soli; II All. Luigi Parisi. B/V 14; B/P 22; muri: 5.

PARZIALI: 36-34 (‘39); 16-25 (‘23); 22-25 (‘34); 25-20 (’26); 12-15 (’18).

MVP: Rasmus Nielsen.

ARBITRI: Luciani Ubaldo, Frapiccini Bruno.

SPETTATORI: 2.153.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Domani sera al PalaGlobo arriva Ravenna

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Il tour de force arriva alla sua quarta scalata, domani mercoledì 10 gennaio alle ore 20:30 al PalaGlobo “Luca Polsinelli”, la BioSì Indexa Sora ospiterà e affronterà la Bunge Ravenna. Il ritmo serrato del calendario di SuperLega prevedeva per questo periodo, che coincide con l’inizio del girone di ritorno, cinque gare in due settimane delle quali tre, quelle con Moza, Modena e Latina, sono state già archiviate purtroppo senza punti dai ragazzi dei coach Barbiero e Colucci. E domani si torna in campo, tra le mura amiche, per il quarto appuntamento che preannuncia ancora una volta una bella e intensa sfida guidata in panchina dall’ex allenatore bianconero Fabio Soli.

“Quella di mercoledì sera sarà una sfida molto complessa – spiega coach Maurizio Colucci -, contro un avversario che ha disputato un sorprendente girone d’andata. Ravenna può contare infatti su un organico ben allestito composto da un mix di giocatori esperti e giovani promesse. Dal canto nostro dovremo essere molto concentrati e determinati, perché sono convinto che abbiamo le carte in regola per metterli in difficoltà e portare il risultato dalla nostra parte”.

Coach Fabio Soli invece commenta così il match che lo attende:

“Rispetto alla gara di andata non siamo al meglio della condizione, mentre Sora è cresciuto parecchio. Buona parte dei punti in classifica dei nostri avversari sono stati conquistati nell’ultimo periodo e inoltre non dimentichiamo che loro possono contare sul secondo marcatore della Superlega e in più adesso giocano davvero a casa, su un campo molto caldo che conosco molto bene e dove torno sempre volentieri. Il compito della Bunge sarà quello di cercare di esprimere la sua miglior pallavolo, con l’obiettivo di conquistare un risultato positivo. Per farcela, però, dovremo stare molto attenti e non sottovalutare Sora, canalizzando nel modo giusto la rabbia per la gara di Trento, mettendo ulteriore concentrazione e pazienza nel gioco. Questo è l’unica strada per ripartire e continuare nel nostro processo di crescita, dopo che abbiamo toccato il fondo nel match casalingo con Civitanova”.

 

Nona della classe a quota 23 con sette vittorie da 3 punti e la restante parte rosicchiata in due tie break persi, la Bunge arriva al PalaGlobo dopo due turni negativi, quello in casa con Civitanova e quello esterno a Trento. Alla prima del girone di ritorno aveva vinto con Piacenza, ma si è trattato di un intermezzo che ha fatto riprendere ossigeno a coach Soli e ai suoi ragazzi in quanto prima, una serie da tre sconfitte, aveva segnato la parte finale del girone d’andata. E dunque, se nelle prime dieci giornate la Porto Robur Costa aveva guadagnato 20 punti classifica disputando una sorprendente prima parte di campionato, nelle ultime sei solamente tre sono entrati nelle casse mostrando completamente un altro volto di questo team ora in fase discendente.

Di tutt’altro genere il percorso della BioSì Indexa che mostra progressi a ogni nuovo turno anche se meriterebbe di raccogliere qualche frutto in più che ha ben seminato in tutti questi mesi. E invece tirando le somme i punti classifica sono 6 guadagnati con la vittoria piena a Vibo Valentia il giorno di Santo Stefano e in due tie break, quello vinto a Castelana Grotte e quello ceduto in casa a Latina. Proprio con la Top Volley, Sora ha disputato il suo ultimo match domenica scorsa al PalaBianchini con i suoi uomini entrati in campo con concretezza caratteriale ma anche tecnica continuando a mostrare tutte le positività del gruppo e il loro livello di gioco. A confermarlo è anche Pierpaolo Mauti:

“Siamo entrati in campo consapevoli che non sarebbe stata una partita facile, ce l’abbiamo messa tutta e abbiamo lottato su ogni palla cercando di ottenere il massimo da noi stessi. Forse è mancata quella aggressività e magari un po’ di esperienza in più che non ci ha permesso di portare a casa qualche punto prezioso.

Stiamo giocando una partita ogni tre giorni praticamente, quindi mantenere alto il livello di concentrazione mentale e di efficienza fisica non è affatto facile. Ma come per noi anche per tutte le altre squadre gli appuntamenti in calendario sono gli stessi per cui siamo sullo stesso livello.

Ravenna è una squadra tecnicamente molto forte e tenace, guidata da un allenatore preparatissimo e che sicuramente assieme ai suoi uomini farà di tutto per portare a casa il risultato. La gara sicuramente sarà combattutissima perché entrambe le forze in campo vorranno a qualsiasi prezzo i tre punti.

Noi punteremo tutto sulla voglia di riscatto, sappiamo che possiamo esprimere una bella pallavolo nonostante la giovane età di gran parte del roster. Ognuno di noi metterà anima e corpo per vincere la partita”.

Carla De Caris – Respomsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Foto: Komunicare

Sora vs Ravenna, le promozioni al botteghino

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Dopo il derby laziale contro la Taiwan Excellence Latina, non è previsto nessun riposo per i ragazzi della Biosì Indexa Sora che mercoledì 10 sfideranno la Bunge Ravenna dell’ex coach Fabio Soli. Il palcoscenico, però, stavolta sarà il prediletto dal popolo bianconero: alle 18.00, infatti, si scende tra sul parquet casalingo del PalaGlobo “Luca Polsinelli” per una sfida che ricorda un passato recente e ricco di soddisfazioni. Il grande ritorno a casa, festeggiato lo scorso 30 dicembre, ha segnato certamente una nuova parte di stagione che, non a caso, coincide con il girone di ritorno: siamo giunti alla quarta giornata, la prima però del nuovo anno nel palazzetto di Carnello, occasione giusta per offrire ancora le migliori promozioni ai tifosi della Biosì Indexa, agli appassionati del grande volley di SuperLega e a tutti i curiosi della pallavolo volsca.

La novità più allettante è quella che il club bianconero riserva ai giovanissimi: per gli under 18, partita quasi regalata con un costo davvero simbolico a soli 2 euro; una chance davvero imperdibile, questa, per portare bambini e ragazzi ad assistere allo spettacolo della serie A e fargli conoscere da vicino uno sport sano, pulito, che, appunto per tali valori, praticano anche a scuola. I pass riservati ai minori saranno validi per i settori “Curva” e “Tribuna Est”, dove anche i loro accompagnatori potranno usufruire di una speciale riduzione a 8 euro.

La società Argos pensa comunque davvero a tutti e apre le porte del proprio botteghino in via Ruscitto dalle 16.00 alle 19.00, mentre nel match day sarà possibile acquistare i titoli a partire dalle 10.00 del mattino. Resta sempre disponibile la chance on line, per scegliere il proprio ticket comodamente da casa, grazie alla piattaforma www.liveticket.it. Assieme alla ghiotta promozione riservata ai minorenni e ai loro accompagnatori, sono disponibili altre diverse tipologie di biglietto: tribuna ovest 14 euro con possibilità di ridotto U16 a 10 euro; tribuna est e curva sono acquistabili al costo di 10 euro per gli adulti non accompagnatori di under 18.

L’Argos Volley invita, dunque, tutto il popolo volsco a sostenere i propri colori e gli atleti che li rappresentano per ripartire al meglio in questo nuovo anno tra le ritrovate e calorose mura di casa.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

A Latina il derby laziale

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Al PalaBianchini di Latina il derby tra la BioSì Indexa e la Taiwan Excellence finisce 3-0 confermando i progressi dimostrati nelle ultime settimane dalla squadra di coach Barbiero ma soprattutto dicendo a gran voce che Latina ha superato il suo dicembre nero confezionando nel suo palazzo la seconda vittoria consecutiva.

Arrivati a questo match belli carichi dopo la vittoria netta sulla matricola Castellana Grotte, Sottile e compagni volevano liquidare in fretta la pratica derby e l’hanno fatto sicuramente con non poco sudore.

Gli uomini di coach Barbiero invece sono entrati in campo con concretezza caratteriale ma anche tecnica continuando a mostrare tutte le positività del gruppo e il loro livello con un gioco pulito e continuo. Rosso e compagni hanno tenuto sempre la testa nel gioco andando pochissime volte in difficoltà, ma Latina ha regalato pochissimo e ha gestito meglio alcune situazioni che sull’equilibrio hanno fatto la differenza.

“Potevamo fare meglio – commenta a caldo coach Barbiero -, anche se abbiamo incontrato un Latina attento e determinato. Nel primo set siamo partiti un po’ con il freno a mano tirato, nel secondo abbiamo fatto discretamente come anche nel terzo. Era una partita difficile e lo sapevamo. Ora ci aspettano due incontri importanti da giocare in casa e lì dobbiamo provare a far salire ancora il livello. Oggi comunque la squadra non mi è dispiaciuta”.

 “Una partita che dovevamo vincere – dichiara invece mister Di Pinto -, e l’abbiamo fatto nuovamente da tre punti oltre la prestazione. Questo era l’importante. In 9 giorni abbiamo aggiunto 6 lunghezze classifica e per noi è un buon punto di partenza”.

Il capitano pontino, Daniele Sottile:

“Avevamo un trend negativo prima di queste due gare dipeso dai tanti infortuni e l’abbiamo pagato caro. Ci siamo parlati e ci siamo detti che dovevamo reagire e abbiamo cambiato il corso. Ora dobbiamo cercare di vincere su tutti i campi per provare a risalire la classifica. Oggi siamo stati bravi nei momenti di difficoltà e siamo riusciti a reagire e a chiudere in tre set”.

Allo starting players stessi sestetti in campo del girone d’andata per entrambe le guide tecniche con mister Di Pinto a proporre Sottile in cabina di regia opposto a Starovic, Gitto e Rossi al centro della rete, Maruotti e Savani in banda, e Shoji libero. Coach Barbiero invece punta sempre sul suo sestetto tipo, quello formato dalla diagonale Seganov-Petkovic, i centrali Caneschi e Mattei, i martelli Rosso e Nielsen, e Santucci libero.

La battuta out di Savani apre il match e quella ficcante di Caneschi fa strada al contrattacco di Petkovic per lo 0-2. La fantasia della coppia Sottile-Savani riporta l’equilibrio in campo e la voglia di guidare il derby di entrambi i sestetti dà il via a un punto a punto spezzato da un break point pontino per l’11-9. Il vero strappo al set arriva sul 13-11 quando Latina riporta il servizio nei suoi nove metri e lo consegna nelle mani di Rossi che lo tiene stretto per ben 6 turni durante i quali è l’efficacia di Savani in attacco e del muro di Starovic e Gitto a far salire il tabellone sul 20-11. Caneschi dal centro della rete interrompe la striscia positiva avversaria e Seganov all’ace riaccende la miccia per i suoi che però non riescono ad andare oltre il cambio palla per il 23-17. Maruotti mette a terra la palla che vale ben 7 set ball e Petkovic (6 pt/set) ne annulla due prima che la Taiwan Excellence metta a referto il primo game 25-19.

Latina non lascia il pedale del gas per il 3-1 che però Sora, con Fey nel sestetto al posto di Nielsen, con un ace pareggia. Sale in cattedra Maruotti che con 3 punti consecutivi porta i suoi sul +3 del 7-4. Il gioco prosegue con Caneschi da un lato e Savani dall’altro ma è con una decisione arbitrale invertita dall’occhio elettronico su un tocco a muro e l’ace di Petkovic, che Sora si riporta sotto 10-9. A pareggiare i conti e a operare il primo sorpasso bianconero sono due punti diretti in battuta per il 13-14. Gito di prima intenzione manda Savani ai nove metri e rispondendo con la stessa moneta riporta i suoi avanti 17-15. Ferma il gioco coach Barbiero e alla ripresa ci pensa il suo opposto a dare positività alle sue indicazioni. È con l’ace di Caneschi che il punteggio ritorna in parità, e con quello del solito Petkovic a beffare la ricezione del neo entrato Ishikawa, a sorridere alla BioSì Indexa 18-20. È mister Di Pinto stavolta a richiamare i suoi a colloquio e a suggerire la strategia per il contro break che vale il 21-20. Sottile poi si affida al giapponese per dare la marca definitiva al set con il 23-21 che con l’esperienza e la grande grinta di Savani si trasforma nel 25-22 che archivia il secondo parziale.

In vantaggio per 2 set a zero la Taiwan Excellence vuole andare dritta al suo obiettivo ma trova la reazione della BioSì Indexa che trasforma il 3-2 nel 4-6. Richiede il time out discrezionale la guida tecnica locale ma Rosso e compagni tengono ben stretto il loro vantaggio fino all’8-10. Con due mini parziali positivi Latina rimette il naso avanti ma capitan Rosso alza la voce e riporta l’equilibrio del 14-14.  Petkovic all’ace e Mattei sulla rete per il 16-17 ma Latina risponde presente con il suo Giapponese per il sorpasso del 19-17 e poi ancora 22-18 con Gitto a muro. Con un mani out il capitano sorano dice ai suoi che questa potrebbe essere la loro ultima occasione ma un fallo a rete porta la contesa al set ball. Seganov di seconda intenzione annulla la prima possibilità ma Savani non concede più repliche agli avversari per il 25-20 che archivia 3-0 il derby laziale.

TAIWAN EXCELLENCE LATINA – BIOSÌ INDEXA SORA 3-0

TAIWAN EXCELLENCE LATINA: Sottile 2, Starovic 8, Rossi 3, Gitto 10, Maruotti 7, Savani 18, Shoji (L), De Angelis, Kovac n.e., Corteggiani, Huang n.e., Le Goff, Ishikawa 7. I All. Vincenzo Di Pinto; II All. Marco Franchi. B/V 6; B/P 10; muri: 8.

BIOSÌ INDEXA SORA: Seganov 3, Petkovic 15, Rosso 9, Nielsen 1, Mattei 7, Caneschi 5, Santucci (L), Marrazzo, Duncan Thibault, Lucarelli n.e., Fey 5, Penning n.e., Mauti. I All. Mario Barbiero; II All. Maurizio Colucci. B/V 7; B/P 9; muri: 1.

PARZIALI: 25-19 (‘25); 25-22 (‘28); 25-20 (‘26).

MVP: Cristian Savani.

ARBITRI: Zavater Marco, Santi Simone.

SPETTATORI: 1.187.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora