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Buon viaggio nel mondo della pallavolo Matteo “The Wall” Sperandio

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Matteo Sperandio non vestirà più la maglia della BioSì Indexa Sora: da pochi giorni, anche se i suoi colori continueranno a essere bianconeri, il vessillo che difenderà e per il quale si batterà sarà quello della Pallavolo Padova.

Di solito i comunicati con i quali una società sportiva saluta e ringrazia un suo uomo per il lavoro e l’impegno profuso, si aprono con “si dividono le strade tra” ma il cammino che Matteo “The Wall” ha fatto assieme all’Argos Volley dal 2014 a oggi, ha scritto un pezzo di storia importante del quale Matteo ne è stato vero e indiscusso protagonista nonché artefice. A ricordarcelo e a sottolineare che quei momenti sono e saranno sempre ben custoditi dentro di lui, proprio il centralone nel post di saluti che ha lasciato su Facebook:

“Trovare le parole in questi momenti è sempre difficile, soprattutto per una persona riservata come me che difficilmente si apre per esternare i propri stati d’animo. Dopo 3 anni le nostre strade si dividono, per me ora inizia una nuova avventura che finalmente dopo tanto tempo mi riporta a casa. E per chi come me vive lontano da casa da tanti anni sa cosa può significare.
Lascio nella vostra piccola cittadina tanti tifosi e amici. Tutte persone innamorate dello sport e soprattutto dei colori della propria città. VOI tutti che ogni domenica, anzi ogni giorno, con la vostra voce le vostre idee e i vostri colori fate da motore per tutto il movimento pallavolistico sorano e non. Sentirvi incitare la squadra tutte le domeniche, in tutti i momenti, sia quelli buoni che quelli meno buoni… Beh, quello lo porterò sempre dentro di me. Di ricordi me ne porto dietro tantissimi e sono contento di averli condivisi con tutti voi. La nostra è stata una avventura fatta di prime volte. La prima finale di Coppa Italia al Forum persa per un pelo… La prima storica promozione in Superlega e il primo anno nella massima serie. Queste cose ci legheranno per tutta la nostra vita e sono fiero di essere stato parte di queste fantastiche imprese.
Ringrazio tutti, i tifosi, la società, i miei compagni di squadra, lo staff tecnico, lo staff medico (per avermi sopportato), tutte le persone invisibili che lavorano al palazzetto e che credetemi meriterebbero una citazione in ogni intervista. E sperando di non aver dimenticato nessuno, ringrazio alla fine la città di Sora e tutti voi Sorani per questi anni passati insieme.
Auguro alla società e a tutti voi le migliori cose. Sono sicuro che dopo questa prima stagione in Superlega, col passare degli anni saprete affermarvi a livello nazionale e chissà anche europeo.
Buona pallavolo a tutti!”
Matteo Sperandio – “The Wall”

Lo abbiamo visto murare, schiacciare, battere, sudare in palestra, incitare i compagni, sostenere la squadra, intrattenersi con i tifosi, vivere la città, “muovere la colita” e cimentarsi nell’Hip Hop accettando la #KChallenge lanciata proprio da Padova. E poi esultare, piangere, e divertirsi con i bambini delle scuole e delle parrocchie, lo abbiamo visto con la medaglia al collo e sollevare il “piatto” della vittoria. Lo abbiamo visto lasciare spazio ad altri compagni ed essere prontissimo a riprenderselo nel migliore dei modi, mettersi al servizio di squadra e allenatori e fare gruppo sia in campo che nello spogliatoio.
Questo e tanto altro è stato Matteo Sperandio per l’Argos Volley, buon viaggio nel mondo della pallavolo “The Wall”.

Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Alla “Baisi” tutti in palestra con Rosso, Sperandio e Lucarelli

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E’ ancora la città di Isola del Liri il centro delle attività educative e sociali dell’Argos Volley: con la visita al plesso dell’ex “Giuseppe Baisi”, la società volsca completa il giro della scuola secondaria di primo grado del locale istituto comprensivo. La scorsa settimana, difatti, coach Maurizio Colucci si è recato presso la scuola media accompagnato da tre atleti della Biosì Indexa Sora, nello specifico il capitano Mattia Rosso, l’altro schiacciatore Marco Lucarelli e il centrale Matteo Sperandio.
Gli atleti bianconeri sono stati accolti in un clima festante con i giovanissimi che attendevano spasmodicamente di mettersi alla prova con i loro beniamini, soprattutto in virtù del torneo che stanno disputando. L’Oasi dei Sapori Volley Cup è difatti nel vivo della prima fase, quella che prevede gli scontri tra pari classi all’interno dell’istituto di competenza; solamente le migliori, poi, potranno accedere al secondo step, durante cui battaglieranno con gli altri istituti e avranno come tutor un giocatore della serie A, il quale metterà a disposizione dei ragazzi tutta la sua esperienza maturata sul campo, in anni di allenamenti, partite, palestra.
L’appuntamento si è svolto, come sempre: dapprima il dialogo con i campioni della Biosì Indexa, letteralmente tempestati da domande e curiosità di ogni genere, e poi la pratica, con palleggio, bagher e schiacciata e quesiti relativi proprio al gioco e alla tecnica. Per la prima volta, dunque, sono proprio i protagonisti dell’incontro a dire la loro sulle attività Argos:

“Avere qui a scuola i pallavolisti del Sora è stato davvero emozionante – spiega l’alunna Martina. Un conto è vederli alla partita, un altro è trovarseli davanti, faccia a faccia, poter parlare con loro, chiedergli tante informazioni e farsi spiegare i fondamentali, capire come si preparano all’agonismo, cosa fanno durante le giornate, conoscere da vicino la vita di un atleta; sapere come si sono appassionati a questo sport e cosa li spinge a fare tanti sacrifici”.

A Martina si aggiunge la voce della compagna Francesca:

“Non vedevo l’ora che arrivasse questo momento: io sono una grande appassionata di volley, amore che è nato qui a scuola grazie a queste belle visite. L’anno scorso non ho potuto partecipare al torneo perché mi sono fatta male in precedenza e ho sofferto tanto a restare sugli spalti, capace solo di poter incoraggiare i miei compagni a fare bene. Quest’anno per me ripetere questa esperienza è molto importante: stiamo disputando delle partite e speriamo di arrivare al palazzetto. L’anno scorso abbiamo avuto come tutor Federico Marrazzo, è stato bravissimo! E siamo sicuri che anche quest’anno, se riuscissimo ad accedere all’altra fase, avremo ancora un coach meraviglioso ad attenderci”.

La mattinata è poi terminata con un doppio in bocca al lupo: quello degli studenti ai giocatori della SuperLega per il post season e quello di Rosso, Sperandio e Lucarelli agli alunni isolani per il loro proseguo nel torneo: foto, autografi e abbracci sono poi, oramai, un rito consolidato per la gioia di ambo le parti.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Scattano i Play Off Challenge UnipolSai ed è di nuovo Sora Vs Padova

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In SuperLega scattano anche i Play Off Challenge UnipolSai con gara 1 degli Ottavi che la BioSì Indexa Sora giocherà contro la Kione Padova.

Lunga ma intensa l’attesa del club targato Argos Volley prima dell’esordio nella post season, con il campionato terminato domenica 26 febbraio e due settimane piene per programmare un nuovo torneo che non concede repliche ma che in ogni gara può mettere le squadre di fronte al dentro o fuori.
Domenica alle ore 18 alla Kione Arena, il signor Omero Santanassi coadiuvato dal signor Andrea Pozzato, fischierà per Sora e Padova l’inizio di un tabellone molto lungo che assegnerà un posto in Challenge Cup.
La tredicesima piazza conquistata dai volsci al termine della stagione regolare, la fa partire dal turno degli Ottavi che si disputerà al meglio delle tre gare e con lo svantaggio dell’eventuale bella fuori casa.
L’appuntamento con gara 1 è dunque per domenica alle ore 18 presso la Kione Arena, per gara 2 invece, a campi inversi, al PalaGlobo “Luca Polsinelli” si dovrà attendere la stessa ora di domenica 19, con l’eventuale bella in programma invece mercoledì 22 marzo alle ore 20,30 in casa veneta.
Chi tra i due bianconeri vincerà un totale di due match, staccherà il pass per il turno successivo che vedrà rientrare in gioco le perdenti, e dunque le uscenti, dei Play Off Scudetto che hanno iniziato a disputare lo scorso 5 marzo, le prime otto squadre classificate al termine della stagione regolare.
I Quarti di Finale avranno inizio domenica 26 marzo e si disputeranno al meglio delle 5 gare, Semifinali e Finale invece vivranno intensamente match secchi nel week and del 22 e 23 aprile. La squadra vincitrice dei Play Off “Quinto Posto” UnipolSai avrà diritto, nella prossima stagione, alla partecipazione alla Challenge Cup.

Così, dopo aver chiuso la Regular Season con due match disputati non al massimo delle proprie possibilità, la BioSì Indexa prosegue la sua prima SuperLega con un cammino tutto in salita che la potrebbe portare alla conquista appunto di un posto in Challenge e per farlo, il primo ostacolo da superare è proprio la Kione Padova, l’ultimo club affrontato in campionato. Il divario tra le due compagini nella classifica generale è di soli 2 punti e i precedenti della stagione sono in equilibrio, uno per parte con i sestetti ad affermarsi tra le proprie mura amiche.

“Abbiamo avuto due settimane di riposo per mettere benzina nei nostri motori in previsione play-off – spiega il centrale Matteo Sperandio -, e lo abbiamo fatto attraverso un lavoro mirato all’obbiettivo.
Il nostro primo avversario, Padova, è molto giovane ma allo stesso tempo solido a muro. Ha una buona fase punto e una notevole altezza soprattutto in prima linea.
L’alternanza dei palleggiatori potrebbe essere un’arma a nostro favore, mentre da tenere assolutamente d’occhio tra gli schiacciatore c’è Maar, giovane che dona molto equilibrio al sestetto. Il libero è molto forte ma anche sulla linea di muro bisogna stare attentissimi. Ci aspettiamo dunque una partita difficile nella quale dovremmo sicuramente giocare meglio del precedente incontro di campionato dove abbiamo sbagliato tanto in battuta raccogliendo poco dalla fase break. Domenica in campo ci vorrà più intensità, ora iniziano i match da dentro-fuori, quindi andremo lì agguerriti e con la voglia di vincere, consapevoli che non sarà facile ma consci di poter fare meglio dell’ultima volta cercando di imporre il nostro gioco”.

Carla De Caris – Resposabile Ufficio Stampa BioSì Indexa Sora

Tiozzo e Sperandio in visita ai piccoli della parrocchia del Divino Amore a Sora

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Seconda visita nelle parrocchie del comprensorio per l’Argos Volley, sempre più attiva e protagonista del progetto strutturato assieme alla Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo. Lo scorso sabato pomeriggio, gli atleti della Biosì Indexa, Matteo Sperandio e Nicola Tiozzo, hanno incontrato i giovani e i catechisti presso la Chiesa del Divino Amore a Sora, accompagnati dalla responsabile delle attività sociali ed educative del club bianconero, la dirigente Antonella Evangelista, e dal fautore dell’accordo con la curia, il sig. Orlando Polsinelli.
Quello vissuto a Pontrinio è stato un momento di forte aggregazione e coinvolgimento, sempre allietato dalla vivacità dei più piccoli, in un clima festante e gioioso. Il centrale e lo schiacciatore volsco sono stati accolti con tanto entusiasmo, lo stesso che ha pervaso i loro ospiti che non si sono risparmiati in domande e curiosità, avidi di conoscenza circa questo bellissimo mondo a loro introdotto attraverso le parole di Don Francesco Cancelli. I quesiti dei piccoli, proprio come solo loro possono fare, nella frizzante ingenuità che caratterizza l’età, nel tenero interesse che li contraddistingue, hanno davvero spaziato su ogni sorta di argomento: dal cibo al gioco di squadra, dallo stile di vita al rapporto che si instaura fra compagni.
“Ma gli spinaci vi piacciono”‘?, “Quanto siete amici da uno a cento”?, ” Come vi sentite prima di entrare in campo?”, “Chi è il più forte tra voi?”: sono stati questi solo alcuni degli interrogativi più simpatici che hanno fatto sorridere i giocatori della Biosì Indexa, disponibili a dare il loro contributo esperienziale ai bambini presenti sempre con il sorriso e con proficuo impegno, molto sensibili al patto concordato tra patron Giannetti e Mons. Gerardo Antonazzo.
Soddisfatti gli uomini Argos Volley:

“¬Ci siamo trovati qui ¬in questa bellissima ¬realtà, costruita amo¬revolmente da Don Fra¬ncesco Cancelli – commenta Orlando Polsinelli. Una moltitudine di ragazz¬ini ci ha accolto con gioia. Tantissimi già ¬conoscevano la squadr¬a, i ragazzi e l’espe-rienza sportiva vissu¬ta nel palazzetto, e ¬questo non può che fa¬r piacere perché si s¬ta cercando di promuovere quello che è il ¬valore di aggregazion¬e, anche a livello sportivo, il voler pass¬are del tempo insieme¬ in modo sano e di essere coinvol¬ti tutti come una squ¬adra e non come singo¬lo, cercare di essere¬ complementari l’un l¬’altro per raggiunger¬e un obiettivo comune¬”.

Dall’altra parte anche Don Francesco spende parole più che positive a riguardo e dice:

“Penso che questi i¬ncontri siano una bel¬lissima opportunità. ¬Il vescovo ha avuto questa idea che è stat¬a poi subito accolta ¬dall’Argos, proponend¬o alle nostre parrocc¬hie di aderire all’iniziativa che vu¬ole promuovere e far ¬conoscere la pallavolo come sport. La chiesa è semp¬re stata un po’ sensi¬bile al discorso dell¬o sport vedendo a¬l suo interno tanti ideali perché, come ha¬ già detto il papa, n¬on è solo intrattenim¬ento, ma una proposta ¬di grandi valori tant¬o umani quanto cristi-ani, come la solidari¬età, l’amicizia, la c¬ollaborazione o lo sp¬irito di gruppo. Per ¬i nostri ragazzi vede¬re concretamente ques¬ti giocatori che veng¬ono a parlargli può e¬ssere un modo per entusiasmarli e coinvolg¬erli nelle future ini¬ziative. Gli atleti li ho visti molto seren¬i, hanno risposto sap¬ientemente alle diver¬se domande, anche cur¬iose, dei nostri bamb¬ini. Penso che abbian¬o fatto veramente un ¬bel lavoro”.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

La scuola elementare “G. Ruggeri” accoglie Sperandio, Kalinin e Mauti

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Ottime prestazioni anche fuori il campo da gioco per la Biosì Indexa Sora che prosegue nel fruttuoso cammino educativo-scolastico. Nella mattinata di giovedì, difatti, il centrale Matteo Sperandio e gli schiacciatori Pierpaolo Mauti e Dennis Kalinin hanno fatto visita all’Istituto Comprensivo Sora II, nello specifico alla scuola elementare “Giuseppe Ruggeri”. Momento di grande entusiasmo per i piccini del plesso che hanno accolto coach Maurizio Colucci e i suoi atleti con la tipica gioia e la spontaneità dell’età. Davvero nessun imbarazzo per i bambini che, ricchi di curiosità e brama di conoscenza, hanno tempestato i loro beniamini con domande argute, quesiti intelligenti che, dall’altra parte, si traducono sempre più in uno stimolo per i professionisti della serie A che svolgono con grande piacere questo tipo di attività, assolutamente di punta per la società Argos Volley. D’altronde, il compito di un atleta che fa dello sport il proprio lavoro, soprattutto a questi livelli, e ne condiziona la routine in conseguenza alle esigenze che la disciplina impone, vuole che ci si proponga come un modello sano non solo sul rettangolo di gioco, ma anche al di fuori, dove i principi di cooperazione e reciproco aiuto sono basilari per la vita stessa nella moderna società, così come lo è anche mostrare uno stile di vita lontano da cattive abitudini e che si ripercuota positivamente sul proprio benessere psico-fisico. Sembrano averlo capito più che bene i piccoli dell’istituto, affascinati dai racconti di vita e del quotidiano di quei “giganti” che ora sono i loro idoli e in cui in tanti sperano di rispecchiarsi tra qualche anno. Tanta partecipazione, ovviamente, al momento ludico, quello che ogni volta illumina maggiormente gli occhi dei ragazzini che si cimentano con fervore e cercano di carpire quanto più possibile.

“Ogni qualvolta l’Argos Volley entra nel nostro istituto, per i miei alunni è sempre motivo di festa – spiega sorridente l’insegnante Marina Arena. Grazie a questi incontri, i piccoli vengono instradati verso la pratica motoria, con tutti i benefici che comporta, nonché verso un’educazione che non può prescindere dal rispetto delle regole, di valori condivisi e di chi ci troviamo di fronte, vuoi che sia un compagno, vuoi che sia un avversario. L’Argos, da sempre vicina all’ente scolastico, è fautrice di un lavoro davvero impagabile con queste giovani leve, regalandogli ogni volta piccoli e grandi sogni e dandogli l’opportunità di conoscere un mondo pulito come quello del volley e di farli svagare nel modo più sano possibile. I bambini vengono educati alla competizione corretta e al fattore gruppo, indispensabile a scuola, nello sport, quanto nel quotidiano. I giocatori, poi, sono davvero fantastici, così pazienti, così umili, semplici e disponibili con tutti. Non possiamo che essere soddisfatti”.

La visita, come da prassi, non poteva poi che concludersi con foto, autografi e quell’ultima carezza di saluto con la messa in agenda di un altro appuntamento.

Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora

Sperandio: “Stiamo dando continuità al gioco e ai risultati utili”.

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Davanti a quasi duemila spettatori, in un giorno ricco di eventi per tutta la società bianconera – dalla presenza del Vescovo mons. Gerardo Antonazzo all’animazione coreografica della Felix Factory Dancing -, la Biosì Indexa Sora ringrazia tutti nel migliore dei modi mettendo a segno un’altra importante vittoria.

Tra le mura del PalaGlobo si consuma il tie break vincente ai danni della Kioene Padova che mantiene vive le speranze per la qualificazione in Coppa Italia e aggiunge due lunghezze al tesoretto volsco. Vittoria fondamentale anche in termini di consapevolezza e morale, con gli uomini di Bagnoli sempre a punteggio nelle ultime quattro partite. A commentare il match program dedicato a “Sfornabontà”, partner commerciale del club di patron Giannetti, il centrale Matteo Sperandio, scelta titolare di coach Bagnoli in quest’ultima giornata e che ha ripagato ampiamente il mister per la fiducia concessa:
“E’ stata una vittoria importantissima per come è arrivata. Per noi ogni vittoria è importante ma questa ancor di più perché stiamo dando continuità al nostro gioco e ai risultati utili in casa, e questo ci fornisce fiducia per le prossime partite. Il terzo e il quinto set sono il bianco e il nero di questa partita. Se da una parte, infatti, abbiamo sprecato tantissimo, nel tie break siamo stati bravi a ribaltare il risultato e chiudere il match a nostro favore. Voglio ringraziare tutto il pubblico perché è difficile trovare palazzetti così pieni di venerdì sera. Sono stato molto contento e sicuramente è sintomo del fatto che stiamo andando bene e quindi la gente viene e si diverte. Adesso dobbiamo andare a Ravenna e giocarci il tutto per tutto; andremo lì con serenità e spero che i risultati continuino ad arrivare, anche magari per stare dentro la Coppa Italia. Della mia prestazione ne sono soddisfatto a tratti. Sono contentissimo perché era la mia prima da titolare in stagione e mi fa ovviamente piacere, ma sicuramente devo fare di meglio per poter partire ancora dal fischio d’inizio”.
Non poteva esimersi dal commento capitan Rosso: per lui un incontro molto particolare, che in carriera ha vissuto però stando dall’altra parte e indossando tante volte la casacca padovana.
“Per me Padova è una squadra importante – spiega il posto 4 cuneese. Per la prima volta, dopo 5 anni con la loro maglia, li ho ritrovati da avversario. La partita si è un po’ messa sui binari sbagliati alla fine del terzo set dove abbiamo bruciato un vantaggio consistente, e dal punto di vista psicologico ne abbiamo risentito. Nel tie break però, siamo stati molto bravi. Quando si vince, poi, bisogna sempre essere contenti. Potevamo fare meglio ma il percorso è lungo e per noi la terza vittoria di fila è già un traguardo. La pallavolo è strana perché essendo sport di azione, di situazione, lascia la parola ad un singolo scambio e gli permette di cambiare anche l’inerzia della partita. Così come nel terzo set abbiamo perso, al quinto siamo stati bravi a concretizzare. Credo che il tie break possa starci con quello che si è visto in campo. Avremmo anche potuto fare tre punti ma non eravamo nella nostra giornata più brillante soprattutto in attacco. Da un pubblico così, quello che venerdì sera ha riempito il PalaGlobo, credo ci sia parecchio da imparare soprattutto per altre piazze. Per noi giocare in un palazzetto così è eccezionale perché fa la differenza. Grazie mille al pubblico che, come sempre, ci ha dato una grossa mano. Ora dobbiamo fare più punti possibile a Ravenna, dopodiché guarderemo la classifica. L’obiettivo è vincere e fare più punti possibile, poi se viene anche la Coppa Italia saremo ancor più contenti”.

Cristina Lucarelli – BioSì Indexa Sora

La prima vittoria raccontata a caldo dai protagonisti

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L’urlo liberatorio della BioSì Indexa Sora arriva alla quinta gara di regular season di SuperLega: tre punti determinanti che la smuovono dall’ultimo posto in classifica, lasciando sola la Top Volley Latina ferma ad una lunghezza e appaiandosi con la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia un gradino più su.
Tre punti, questi contro la Gi Group Monza, figli di un lavoro certosino in palestra e della ferrea volontà di crescere. Tre punti che significano togliersi un sassolino dalla scarpa e affermare che Sora non è piazza da pubblico ludibrio ma una realtà che vuole esserci e che c’è e che continuerà su questa strada per crescere e fare ancora meglio. Sulla carta, la formazione brianzola aveva forse qualcosa in più di quella volsca, ma i bianconeri sono stati bravi a scacciare la paura e fare risultato, spiega uno dei migliori in campo, il libero Marco Santucci:

“Mi aspettavo una partita di questo genere, forse non un risultato così netto. Se andiamo a guardare i parziali raccontano una partita più equilibrata, punto a punto. Noi siamo stati più cinici e con il grande tifo a supporto, abbiamo fatto nostra la partita. Anche quando eravamo sotto di 4 o 5 punti nel terzo set, la tenacia è stata ripagata e abbiamo ribaltato il risultato chiudendo subito la partita. Nello sport bisogna comunque restare sempre con i piedi per terra e cercare nuovi stimoli. Il nostro era proprio quello di fare i primi punti in SuperLega ed era importante per noi giocatori quanto per una società che oramai vivo da anni. Ci tenevo particolarmente a questa gara e soprattutto alla risposta del pubblico: temevo che, magari, non essendo un match di cartello, venisse meno gente; invece i nostri fan sono stati grandiosi, hanno riempito gli spalti e sono felice che abbiano potuto godere di un grande spettacolo. Questo mese in cui ci siamo confrontati con club blasonati come Modena, Trento, Civitanova e Perugia ci è servito a crescere ed è stato formativo: lo ha esplicato l’incontro odierno con Monza che sulla carta aveva persino qualcosa in più a noi, ma che invece siamo riusciti a battere iniziando così il giusto cammino in campionato”.

La consapevolezza dei propri mezzi è ora sopraggiunta facendosi largo tra i referti delle prime gare che, nonostante sancissero delle sconfitte, andavano letti in chiave di parziali, eloquenti e positivi per gli uomini di patron Giannetti:

“Finalmente siamo riusciti a portare a casa i primi 3 punti della stagione – spiega Matteo Sperandio; importantissimo per noi farlo avanti al nostro pubblico, e questo ci da le energie mentali positive per fare al meglio i prossimi allenamenti in vista delle gare importanti che ci aspetteranno. Le nostre prime quattro partite sono state molto difficili perché abbiamo incontrato le quattro forze del campionato e, comunque, a tratti, siamo stati bravi a metterli in difficoltà come rivelano i parziali, e questo ci ha dato delle buone indicazione che abbiamo sfruttato stasera. Abbiamo messo in campo la giusta cattiveria mettendo soprattutto nel terzo set; non volevamo farci sfuggire questa occasione di vincere a punteggio pieno, e lo abbiamo fatto”.

Al centrale fa eco il compagno di reparto Andrea Mattei:

“Aspettavamo questa partita dall’inizio del campionato, considerando che le prime quattro sono state contro le squadre più difficili, senza nulla togliere a Monza che è un roster decisamente competitivo. E’ andata molto bene; questi 3 punti sono oro e sono felicissimo di aver vinto davanti la nostra città. Il pubblico è stato spettacolare. Anche se non giocavamo contro Trento o Macerata ad esempio, il palazzetto è stato riempito ugualmente, facendoci davvero sentire sostenuti. Per quanto riguarda la partita in se, il secondo set è stato la molla che ci ha trasmesso la fiducia. A darcene ancora di più è stato il recupero nel terzo game, con l’ace di Sperandio, i muri di Gotsev. E’ stato un sogno avverato”.

Riparte dalla “Evan Gorga” il progetto scuola dell’Argos Volley

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Dopo la conferenza stampa dello scorso giovedì di presentazione del progetto-scuole dell’Argos Volley, si parte a pieno ritmo con la realizzazione pratica delle attività sociali del club volsco.
Nella giornata di martedì, il coordinatore tecnico dell’iniziativa, coach Maurizio Colucci, ha fatto il suo ingresso nel primo plesso coinvolto, l’Istituto Comprensivo di Broccostella “Evan Gorga”. Doppio appuntamento per iniziare con determinazione gli incontri che caratterizzeranno tutta la stagione sportiva della società bianconera: da una parte gli atleti della SuperLega, targati Biosì Indexa Sora, dall’altra gli alunni della primaria divisi in due gruppi. I primi, dunque, a varcare l’ingresso della palestra e a mettersi a servizio dei circa 200 giovanissimi di Broccostella sono stati il centrale Matteo Sperandio, il palleggiatore Federico Marrazzo e lo schiacciatore Marco Lucarelli. I campioni della serie A si sono fatti conoscere ai loro ospiti, spiegando le ragioni che li hanno spinti a scegliere la strada dello sport e come si dispiega la vita di un professionista, divisa tra allenamento, vita sociale e privata e studio, senza mai perdere di vista l’importanza di una dieta corretta, ausilio determinante per la crescita e lo sviluppo individuale.

Enorme soddisfazione del corpo docente, come afferma l’insegnante responsabile Patrizia Martucci:

“L’attività dell’Argos Volley all’interno delle scuole è significativa e il riscontro dopo il primo incontro è già notevole, anche in virtù di una collaborazione oramai più che consolidata. Molti dei nostri bambini delle elementari si sono avvicinati ai corsi di minivolley ed ora sono certa di un forte incremento. La pallavolo è sicuramente una disciplina perfetta per i giovani, per due motivi sostanziali, a mio avviso: in primis è uno sport di squadra, in cui ognuno è chiamato a dare il proprio contributo e ad aiutare i compagni; inoltre accresce il gusto della condivisione, dello stare insieme, cosa che oggi accade sempre più di rado, con i giovani troppo coinvolti dai videogame o dal mondo virtuale. Un secondo motivo è certamente l’educazione alla motoria, la consapevolezza del proprio corpo all’interno di uno spazio. La cosa però più bella è che tutto ciò avvenga all’interno della scuola, un ambiente che appartiene ad ogni alunno e che vive intensamente durante la settimana, passando così dall’attività propriamente didattica al momento ludico-sportivo”.

Dopo le naturali spiegazioni e la fase dei quesiti ai rappresentanti dell’A1, quesiti che andavano dalle regole di gioco a curiosità sugli allenamenti, sulla vita personale, sull’alimentazione, i ragazzi si sono quindi cimentati nei fondamentali della pallavolo, divertendosi con Sperandio, Marrazzo e Lucarelli. Palleggio, bagher e schiacciata per i piccoli alunni dell’Evan Gorga, coinvolti e compiaciuti dal dialogo con i beniamini SuperLega.

“E’ stato bello rapportarsi ai giovanissimi, così acuti, così vivaci e carichi di curiosità – spiega il sorano doc Marco Lucarelli. Ovviamente il momento più atteso è stato quello pratico e mi auguro possano appassionarsi così com’è accaduto a me e ai miei colleghi”.

Parere condiviso anche da Marrazzo:

“Mi ha fatto molto piacere che ci abbiano rivolto tante domande soprattutto sul nostro stile di vita, perché è importante, soprattutto a quell’età, scoprire il mondo dello sport e di cosa si ha bisogno per praticarlo al meglio e condurre uno stile di vita sano, anche sotto il profilo alimentare”.

Aggiunge il proprio contributo Matteo Sperandio:

“Sono molto soddisfatto di questo primo incontro nelle scuole. Per me è il terzo anno a Sora e il progetto che ci vede entrare nelle scuole e interloquire con i ragazzini per indirizzarli allo sport e a delle sane abitudini è di estrema importanza. Sono felice di farne parte, di incontrare i giovani della città e delle zone limitrofe perché credo fermamente nel valore sociale del volley. Parlo un po’ a nome di tutta la squadra, quando asserisco che noi ce la metteremo tutta per rendere il più piacevole e appassionante possibile ogni singolo appuntamento negli istituti”.

“The Wall” blindato per il terzo anno consecutivo.

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Al centro della rete non poteva mancare lui, “The Wall”, a rassicurare la panchina e il pubblico volsco. La Globo Banca Popolare del Frusinate Sora infatti, blinda così per il terzo anno consecutivo Matteo Sperandio, atleta giovane, futuribile ma già di grande esperienza e spessore. A soli 24 anni il centrale di Treviso si è reso pedina indispensabile dello scacchiere di patron Giannetti confermando il suo valore tecnico attraverso la formalità numerica – miglior muratore di stagione con 83 block realizzati in 98 set giocati e terzo nella classifica di rendimento per ruolo con 243 punti totali messi a segno – e quello umano con la disponibilità e l’umiltà che lo contraddistinguono, facendone un esempio di professionismo.

Terzo anno con la maglia bianco-nera, quanto la società crede in te? e quanto tu credi nel suo progetto futuro?

“Personalmente ho creduto fin da subito nel progetto dell’Argos Volley, da quando due anni fa ho firmato per provare a vincere il campionato di Serie A2.
Dopo una prima stagione brillante cui però è mancato il coronamento finale, questo si è dimostrato l’anno giusto, quello della classica ciliegina sulla torta. Il sogno è stato sempre quello di poter giocare in SuperLega e dunque credo che il proseguimento del mio percorso proprio qui, dove c’è una società che ha creduto in me, sia la naturale e diretta conseguenza di ciò che un gruppo fantastico ha prodotto”.

Lo scorso anno durante l’intervista per la tua riconferma hai detto che “è arrivato il tempo di svestire i panni del giovane giocatore”; oggi ti senti di averlo fatto? che giocatore sei diventato?

“Si, ormai credo di aver smesso i panni del giovane atleta, un po’ per l’età e un po’ per l’esperienza maturata sul campo. Oggi sono un giocatore che sicuramente ha ancora bisogno di crescere sotto molti punti di vista, ma che almeno in A2 ha dimostrato il suo valore e si è imposto tra i migliori del ruolo. Certamente la SuperLega sarà una sfida tutta nuova e so che il confronto che mi aspetta sarà con atleti e con livelli per ora visti solamente da spettatore”.

La tua prima volta in SuperLega, che esordio sarà?

“Sono molto carico per questa grande opportunità e proverò a sfruttarla al massimo. Le curiosità sono molteplici e vanno dal potermi confrontare con alcuni tra i giocatori più forti del mondo, al ritrovare vecchi compagni e poter testare il loro cambiamento, passando attraverso palazzetti nuovi, parquet mai calcati, diverse e più numerose tifosi, insomma, scenari sa SuperLega”.

Saluti la Serie A2 come miglior muratore della stagione 2015/2016, ci fai un bilancio delle tue prestazioni in generale e in che misura hanno contribuito al raggiungimento della vittoria finale?

“Quest’anno per la prima volta sono riuscito a vincere la classifica dei muri ed è stata una grande soddisfazione personale. Credo che tra alti e bassi – spero più alti – in generale la mia sia stata una stagione molto positiva e le prestazioni sono state il risultato dell’ottimo lavoro che il gruppo ha svolto durante tutto l’anno sportivo. Sono cresciuto molto sotto l’aspetto mentale, soprattutto attraversando dei momenti di difficoltà in cui magari le cose mi venivano meno bene. Spero però di essermi riscattato a dovere nelle ultime tre gare di finale paly off dei momenti “no”, mettendo in campo tutto l’apporto di cui sono capace e che la squadra si aspettava da me”.

Hai qualche rimpianto? Mentre il ricordo più bello di questa stagione che ti porterai nel cuore qual’è?

“Ovviamente l’unico rimpianto della stagione è la finale di Coppa Italia, una partita il cui ricordo ancora mi tormenta di tanto in tanto. Avrei voluto fare meglio, ma anche la sconfitta fa parte della crescita in un giocatore.
Il ricordo più bello? Sicuramente i miei genitori in tribuna al PalaGlobo durante gara 4 di finale e ovviamente i primi momenti dopo l’ultimo punto di gara 5…un’esplosione di gioia nel cuore”.

Confermati Sperandio e Santucci, due atleti che valgono la categoria.

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Non ha dubbi la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora, sa da dove vuole partire e dove vuole arrivare per il suo primo anno in SuperLega e ha deciso che all’esordio di certo non possono mancare Matteo Sperandio e Marco Santucci.

C’è dunque la riconferma per il centrale e il libero che oramai nella maglia sorana riconoscono il loro vestito migliore.

Matteo sarà al suo terzo anno targato Globo e i progetti che la società Argos Volley gli propone lo entusiasmano sempre di più.
Matrimonio consolidato invece per Marco che, tra i tre anni di cavalcata dalla B2 alla A2, quelli dal 2007 al 2010, e il ritorno nelle ultime due stagioni segnate anche queste da una vittoria epica, oramai è alla sua sesta presenza.

Entrambi però nelle loro carriere pallavolistiche non hanno mai calcato i palcoscenici della Serie A1 e ora hanno la possibilità di farlo con Sora, continuando un percorso che ha portato il club nell’Olimpo del volley anche grazie al significativo contributo dei due giocatori.

È indubbio che entrambi gli atleti oramai siano dei veri professionisti dell’ambiente e a testimoniarlo ci sono i risultati raggiunti con numeri importanti non solo nel complessivo ma anche nel singolo.
Sperandio “The Wall” saluta la Serie A2 come miglior muratore della stagione regolare 2015/2016 con ben 83 block realizzati in 98 set giocati. Terzo nella classifica di rendimento del suo ruolo con 243 punti totali messi a segno di cui, oltre agli 83 muri, 19 ace e 141 attacchi perfetti con percentuali del 56,2%.
Santucci invece è il re della seconda linea. Statistiche e classifiche di rendimento stilate dalla Lega Pallavolo Serie A al termine della regolar season, lo vedo sul gradino più alto del podio. Nei 102 set disputati in 26 gare, 449 sono state le palle che ha ricevuto con il 37% di perfezione, permettendosi solamente 21 errori.

Parte così il mercato della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora, confermando due atleti che valgono la categoria e che venerdì conosceranno il loro nuovo allenatore nella conferenza stampa indetta per l’occasione presso l’Azienda Agricola-Agriturismo “Oasi dei Sapori”, in località Colle le Vicenne a Posta Fibreno, a partire dalle ore 12,00.